Eduardo negli scatti immortali del maestro Tommaso Le Pera

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Il mensile dello spettacolo Sipario diretto da Mario Mattia Giorgetti dedica questo mese un numero monografico di sole foto, agli spettacoli dell’autore Eduardo senza l’Eduardo attore. Un omaggio visivo al teatro, un contributo doveroso anche al percorso tortuoso e variegato di valorizzazione/condivisione del diritto d’autore portato avanti in questi anni dal figlio Luca. Ma chi fa teatro, chi scrive, ama, vede il teatro,  sa benissimo che quando parliamo di immaginario, di archivio storico, di occhio della scena, stiamo parlando di Tommaso Le Pera. Lui è il fotografo ufficiale di quest’arte. Ha immortalato con il suo obiettivo più di quattromila spettacoli e se riguardiamo il suo archivio, questi spettacoli sembrano tutti belli. I fratelli De Filippo si accorsero subito del suo talento, come pure Gassman, Romolo Valli, Albertazzi, Lavia, Gianrico Tedeschi, Aroldo Tieri, Mariangela Melato.  Negli anni della sperimentazione Tommaso Le Pera testimonierà con gli scatti tutta l’Avanguardia teatrale: Sepe, Nanni, Perlini, Vasilicò. Costante, appassionato, sorridente, discreto, educato, leggerissimo col suo cavalletto risulta invisibile e comunque presente: “se suda mentre fa le foto– racconta il regista Antonio Calenda- vuol dire che lo spettacolo avrà successo“. Le Pera studia sempre: testi, regie, tecniche di illuminotecnica, aggiornamento digitale per la stampa. Se il teatro è l’arte dello sguardo, dobbiamo rivolgere un sentito grazie al suo lavoro: finissimo, sensibile, rispettoso. In un’epoca in cui si sentono tutti fotografi, attori, registi, Le Pera è un venerato maestro, amico dei teatranti e della bellezza.