Ecco perché detestate Padre Pio al Giubileo

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Lettera a quelli che si indignano per l’arrivo delle spoglie del frate di Pietrelcina a Roma

Ditelo che sotto sotto Padre Pio vi fa schifo perché è sporco. Perché sanguina come una donna con le mestruazioni, perché fa i miracoli ai poveracci. Perché è anche terrone, via, come le tribù di subumani ai funerali di Mario Merola.

Esattamente per questi motivi stava molto antipatico ai cattolici milanesi così inibiti e giansenisti, primo fra tutti padre Agostino Gemelli. Per questo è odiato dai teologi chic come Enzo Bianchi. E da voi.

Dite pure che non vi piace perché si esprime attraverso il culto delle reliquie, l’uso del corpo a fini trascendenti come i santi antichi (e a voi fa schifo innanzitutto il corpo, se i santi antichi si trasformano in cazzoni patinati in confezione regalo come ha fatto San Nicola diventando babbo Natale vi va benissimo), perché è taumaturgico. E potente.

Perché viene da un’eredità culturale buona o cattiva ma pesante, e fragilissima, che si è fatta fregare tutto dal moderno, fino a far costruire intorno al Santo chiese sempre più brutte (e quella più brutta l’ha fatta Renzo Piano a San Giovanni Rotondo) e monumenti terribili come quello alla Rotonda di Pentri.
Monumenti all’incomprensione di una modernità che (esattamente come voi) più o meno consapevolmente lo odia. Odiatelo quindi. Quei monumenti non sono lui, siete, precisamente, voi.

Dite pure che lo odiate perché pigliava schiaffi dal diavolo, perché parlava del Male e della Morte. Perché ad esempio una volta ha detto a un ragazzo “tra una settimana te ne muori, non ne fare un dramma, torna a casa e prepara le tue cose”, e quello dopo una settimana è davvero morto.

Ditelo che lo detestate perché le sue Messe erano lunghissime, e perché ne usciva a pezzi lui e a pezzi i devoti, altro che il vostro teatro d’avanguardia e i vostri film con Di Caprio, che tanto l’Oscar lo vince l’orso, dilettantelli del sublime dinamico.

Ditelo che lo odiate perché è uno duro, che ricorda ancora la presenza del diavolo. Ditelo che è in grado di far uscire il vostro lato da mangiapretoni anche se siete (e lo siete) degli azzimati professorini da happy hour, il vostro lato razionalista anche se gli oroscopi sono l’unica cosa che leggete chiedendovi del vostro destino, il vostro lato “de sinistra” che quando vedete un negro che chiede l’elemosina è tutto nascosto nello scatto della testa che fate girandovi a destra.

Ed è strano che tra gli odiatori di Padre Pio ci sia gente come Fulvio Abbate, uno che sa fare della freakness uno splendida maschera in senso junghiano, che ti protegge e ti rappresenta. Un antiregolare che sul frate di Pietrelcina almeno ha una posizione coerente dal punto di vista estetico.
Ma poi arriva Oliviero Toscani, uno che ha giocato tutto l’artigianato sulle provocazioni e ora giustamente si rende conto che la potenza inverosimile di Padre Pio lo ha già sempre polverizzato sul suo terreno, e reagisce.  E anche Filippo Facci, uno che da ragazzino girava con gli occhiali tenuti su dal nastro adesivo giallo, anche lui che difende Craxi, davanti al frate terronissimo, e al suo sporchissimo popolo, e alla reliquia restaurata col silicone (altre sono esposte e portate in processione in teche di vetro, che differenza c’è?) non sa resistere e via con le pedatine da babbuccia borgatara. Facile.

E ditelo che lo odiate perché siete dei giocafacile, perché vi ricorda una qualche vecchia zia scassacazzi, l’origine che voi pettinati non vorreste aver mai avuto, e invece l’avete avuta anche se tentate di liberarvene dicendo che schifo, che credulità, che Medioevo (eh volterriani postdatati eh). Ditelo che lo odiate a Padre Pio perché è dis-com-fort-able. Perché vi attacca la povertà come a Baby George.

Ditelo infine, agnostici manco in grado di fare apertamente gli atei, che lo temete, che temete una qualche forma di giudizio che non sia il vostro pregiudizio. Odiatelo perché siete neoprimitivi senza passato. Odiatelo, come dicevamo all’inizio perché vi fa schifo la sua gente. Odiatelo per irriflessa allofobia. Odiatelo per antiumanesimo, come vendetta dell’ottuso verso ciò che non capisce. Padre Pio vi fa schifo perché è giustificato solo se c’è una trascendenza. Ma il solo pensare a una trascendenza vi terrorizza. Odiatelo, infine. Perché avete paura.

17 Commenti

  1. Bruno Giurato fare il giornalista è altra cosa, non è affar suo. Il suo gioco è troppo scoperto. Vorrebbe provocare il lettore aggredendolo su temi gratuiti, urlati con toni accusatori. Vorrebbe di alzare la testa, gridare ci sono anch’io. Padre pio non farà miracoli neanche questa volta.

  2. è IDOLATRIA pura e semplice e vietata anche dalla Bibbia.

    Solo “noi” cattolici ce lo siamo dimenticano, mentre lo ricordano bene gli ebrei ed i musulmani che, come religione più giovane, ha attinto alle basi della bibbia.

    è uno schifo, ma è quello che il popolo chiede.

  3. Bellissimo articolo, e detto da un nordista come mè………..è proprio l’amore che accomuna le persone del pianeta, superando razze, colore della pelle, ideologie, religioni………complimenti

  4. Dietro ogni guerra (o contesa) vi è l’economia; dietro l’economia vi è la politica (lotta di potere); dietro la politica vi è un’idea (spesso una religione, ma anche un’idea totalitaria, o antireligiosa, o solo laica); un’idea che comunque sta alla base delle contese umane e che quasi sempre non è del tutto razionale, ma è un assunto di fede. Quando si devono sostenere delle idee (in questo caso la nostra religione cattolica), ogni mezzo usato va bene, anche far viaggiare una bara. Sempre meglio che gli atti di violenza o le tante pazzie del nostro mondo. Spesso la devozione popolare assume una forma che una mente moderna stenta a condividere; ma questa forma è l’unica che riesce a trasmettere qualcosa sul piano della trascendenza. Poi ricordiamo che Padre Pio è un santo nostro contemporaneo, la cui santità è uscita dal mondo secolarizzato attuale, dalle stesse cose che vediamo noi, non certo dal Medio Evo o dai secoli trascorsi. Perciò il suo ricordo ci mette di fronte ad una realtà che spesso non vogliamo vedere.

  5. Bell’articolo. Sentito. Urlato fuori dai denti.
    Tuttavia, io non insisterei sulla contrapposizione NORD-SUD. Non c’entra nulla.
    C’è il credente fervente, e quello moderno. Quest’ultimo tiepido credente, perchè guidato dalla corrente.
    Toscani non è del nord, è semplicemente un arrogante irrispettoso. Le sue dichiarazioni evidenziano il suo poco spessore: ‘fotografo’ del banale e del vuoto. Non lo biasimo, deve essere un’impresa assai ardua per un pigmeo cimentarsi in una divinità come Padre Pio.

  6. Se l’articolo e’ gratuito, passi. Se e’ stato pagato (il che e’ sacrosanto) e’ solo un mezzo per guadagnarsi il pane. Vista la passione perche’ non ci illumina sui resti che giacciono a Santiago DE Compostela?

  7. Signor Carlo, lei scrive “La Fede e la propria Identità non vanno sbandierate come forsennati che attendono l’inizio partita in uno stadio da calcio , ma vanno coltivate con discrezione e sopratutto con rispetto per se stesso e per altri”….ma perchè la fede e la propria identità devono essere coltivate come dice lei? Forse perchè così non se ne accorge nessuno e nessuna la critica? Ma sì dai….è così bello essere apprezzati dal mondo 🙂

    • Gentile Sig Paolo ,
      La ringrazio per aver osservato quanto da me scritto .
      Io , sinceramente parlando , ho provato imbarazzo nel vedere il nostro Caro Frate essere : prelevato dal Suo Sacro Riposo , sballottato , poi , in una vettura per centinaia di Km ed , infine , ripreso dalle telecamere come fossimo ad un circo equestre . Un esempio , anche se del tutto diverso MA simile nel suo concetto , é quando, sopratutto noi meridionali , stendevamo le lenzuola sporche di sangue post prima notte di nozze … ricorda ?? Ho provato anche imbarazzo a spiegare a mia figlia come e cosa hanno fatto a Padre Pio per conservarLo cosi come abbiamo visto in Tv .
      Io , personalmente , anche se fosse stato il mio piu’ acerrimo nemico non avrei mai e poi mai profanato la sacralità della sua morte tantomeno avrei steso le lenzuola menzionate .
      La vita e la morte meritano la Loro sacralità e , infine , come disse il Principe De Curtis nel recito ” A livella : ” Nuie simme persone serie … appartenimm a morte … ”
      I miei piu’ cordiali saluti
      Carlo Night
      NACUN

  8. Stupendo e azzeccatissimo articolo che terrò nella mia piccola emeroteca.
    Tanto ho dubitato di San Pio in passato, quando lo conoscevo solo tramite le agiografie degli opportunisti, tanto lo amo adesso, che ho capito finalmente chi è. Esattamente come mi è successo per San Leopoldo Mandic. Dio possa perdonarmi anche questi atti di presunzione, di cui sono amaramente pentito.

  9. Buongiorno ,
    Egregio Sig Giurato ,
    cio’ che ha scritto nei confronti di coloro che non concordano in merito all’esposizione della salma é un articolo violento composto da un miscuglio di rabbia e supponenza .
    Ma , a prescindere da cio’ , non ha considerato che noi ” cattivi cristiani e cattolici ” l’esposizione della salma , possiamo averlo interpretato come villipendio di cadavere e della nostra fede ??
    Non era sufficiente esporre il saio , una sciarpa e/o altro per coloro che volevano tangibilità con la propria con il Santo Padre Pio ??
    Non pensa che un defunto meriti ” il Rispetto e meriti di NON essere rimosso ” , anziche’ strattonato e mercificato da terzi senza un suo consenso iniquivocabile ??
    Lei , anzi noi , siamo proprio sicuri che Padre Pio approvi quanto deciso dai rappresentanti della Chiesa e dello Stato ??
    Lei parle e scrive di : puzza , terroni , mestruazioni , schifo , odio ecc ….
    Da fieri terroni che siamo, in casa nostra Padre Pio é una figura sacra !! e abbiamo il massimo rispetto per coloro che credono oppure non credono e il massimo rispetto per le diverse religioni .
    Ed é proprio in queste tre differenze elencate che tutti noi dovremmo essere concordi , ovvero : il rispetto dei defunti a prescindere da chi essi siano .
    La Fede e la propria Identità non vanno sbandierate come forsennati che attendono l’inizio partita in uno stadio da calcio , ma vanno coltivate con discrezione e sopratutto con rispetto per se stesso e per altri .
    Francamente sono sorpreso dalla Direzione di codesto illustre quotidiano per il nullaosta concessoLe per la pubblicazione delirante e volgare di questo lettera nei riguardi di coloro che si dissociano alla mercificazione pacchiana della propria Fede e della propria Identità.
    Cordiali saluti Cristiani
    Carlo Maldarelli
    NACUN

    • Egregio Sig. Carlo Maldarelli, alle 15,21- a me più che l’articolo del sig. Giurato, ho ritenuto molto più accettabile e valido il Suo commento. Pertanto le faccio i miei complimenti sentiti, per aver saputo con molta eleganza dire, al su nominato, quello che io stesso gli avrei detto ma con termini meno eleganti. Distinti saluti. forbot.

      • Gentile Forbot 21.45 ,
        La ringrazio per il sostegno inerente il mio pensiero delle : 15.21 .
        Anch’io avrei voluto esprimermi in termini decisamente diversi MA
        dal delirante articolo farcito con violenza e volgarità era doveroso dissociarsi e disatinguersi .
        Come ho scritto al Sig Paolo : 20.05 il caro Principe De Curtis disse :
        ” Sti cose e fanne solo e viv .. nuie simme persone serie … appartenimm ‘a morte ….”
        Cordialissimi saluti
        Carlo Night
        NACUN

  10. Splendido articolo, gustosissimo, caro Giurato i miei complimenti più sentiti.
    Saluti.

  11. Articolo sciocco. Non è Padre Pio che non piace, ma l’uso detestabile che si fa dei resti del suo corpo. Il cadavere bighellone, venuto a dare ossigeno ad un Giubileo pirlesco, indetto da uno squinternato ed ignorante beone gesuita, è idolatria feticista, sacrilega, è supestizione ignorante…

  12. Bellissimo articolo, e vorrei aggiungere che Padre Pio ricorda, a tutti noi, che il peccato esiste ed esiste anche il Giudizio di Dio, unito alla sua Misericordia. Padre Pio tutto questo lo vedeva nelle persone e vedeva le coscienze di tutti……………

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