Sogni, malavita e legami di sangue a Little Italy

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Siamo nei primi del ‘900 e a New York, Little Italy, vive la famiglia Palermo: Luigi, Carmela e i quattro figli, Frank, Sal, Nina e Tony. Emigrati dalla Sicilia con il sogno di una vita migliore, hanno trovato un’America violenta e difficile dove c’è la Mano Nera (organizzazione criminale che dà origine a Cosa Nostra) che esige il pizzo, si patisce la fame, il freddo, e non mancano le umiliazioni.

Protagonisti principali della storia sono Frank e Sal: il primo è un ragazzo posato e onesto, che vuole lavorare e studiare per diventare un americano vero, mentre il secondo, intelligente ma troppo irruento, cede presto al fascino del malaffare.

I due ragazzi prenderanno così strade completamente opposte: Frank diventerà un poliziotto, Sal il più potente mafioso di New York. Due personaggi diversissimi, ognuno con la propria etica e la propria morale, ma uniti da un forte legame di sangue. E ci sono i genitori: Carmela, straordinaria figura femminile, che nei momenti difficili cercherà disperatamente di preservare l’unione familiare; Luigi che cercherà fino all’ultimo di riportare Sal sulla retta via. Poi ci sono i figli minori: Nina, ragazza fragile con il sogno del grande amore, che pagherà le conseguenze di una vita spietata, e Tony, con il sogno del cinema che, grazie alla sua caparbietà, riuscirà a divenire un grande regista. Sarà proprio lui a narrare la storia dei Palermo: convincerà Jack Warner, il re dei produttori di Hollywood (che realmente fu uno dei primi a fare film sulla mafia), a produrre il film sulla storia della sua famiglia. Il romanzo con una narrazione molto cinematografica coinvolge totalmente il lettore procedendo su due piani alterni, da un lato il racconto della storia e dall’altro la lavorazione del film di Tony, dove soprusi, violenze, intimità e episodi cruenti vengono alla luce dando vita a inaspettati colpi di scena. Un susseguirsi di sequenze in cui il cinema rivela ciò che la società nasconde.

Prima Famiglia (Mondadori, pp.423, 20 Euro), romanzo d’esordio del produttore cinematografico e televisivo Pietro Valsecchi, nato inizialmente come progetto per una serie televisiva, rappresenta un meraviglioso affresco non di una sola famiglia, ma di un intero popolo di quegli italiani accomunati da un’identica voglia di riscatto. E’ una storia appassionante, con una descrizione di particolari così minuziosa da far rivivere quei luoghi come in un film di Leone, Coppola o Scorsese, e dove le vivide emozioni dei personaggi non possono non entrare nell’anima del lettore. Un salto in una realtà spesso amara in quella terra che non regala nulla, dove i sogni sembrano rimanere tali e la vita schiaccia gli inermi.

Una Little Italy che freme di vita, passioni, riscatti. E soprattutto di voglia di realizzare il proprio piccolo grande sogno. E’ la vita di chi non si arrende, di chi ogni giorno trova il coraggio di ricominciare e andare “avanti, sempre avanti”.

 

 

1 commento

  1. Conciso ed efficace. Brava Giulia, i tuoi articoli sono sempre affascinanti!

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