Dalle Macchine di Leonardo alla macchina virtuale

0
sniper1_002
Sniper Siemens – L’automobile di Leonardo, particolare

C’era un tempo in cui nei mondi virtuali interattivi non era possibile importare alcun oggetto realizzato con strumenti di modellazione 3D. Dunque se avevi l’estro artistico e volevi costruire qualcosa dovevi imparare a modellare i prim. Da un semplice cubetto, o cilindro, sfera, piramide, torus, eccetera, nascevano delle sosprendenti strutture di ogni genere che spesso traducevano in 3D importanti reperti storici. Fu così che, grazie al lavoro di una appassionata di storia, nacquero “Le macchine di Leonardo”.
Ricostruite in Second Life tramite la modellazione dei prim, le macchine hanno fatto il giro di numerose sim, attirando costantemente visitatori di questa bellissima mostra itinerante, curata ogni volta in maniera diversa dagli owner che l’ospitavano. La builder, di Siena, laureata in ingegneria informatica, è nota nel metaverso col nick name Sniper Siemens. Nella vita reale è direttrice di un’azienda che lavora sui server e connessioni internet, ma il suo spirito dirigenziale si estende con competenza anche nel mondo virtuale. Possiamo dire che Sniper sia una vera pioniera di Second Life, poichè il suo ingresso nel mondo virtuale è avvenuto nel 2005, quando sulla piattaforma non s’incontravano ancora italiani. Da subito ha cominciato a sperimentare il building, ed è diventata un mentor entrando nel programma “RHN” di Linden Lab, ovvero “Resident Help NEtwork” dove è rimasta fino al 2009 quando il programma ufficiale fu chiuso. Nel 2010 costruì le Macchine di Leonardo grazie alle quali fu conosciuta a livello internazionale.

“Sono sempre stata attratta da Leonardo” ci rivela Sniper. “Quando ho intravvisto la possibilità di ricostruire le sue macchine in maniera dettagliata dentro Second Life mi sono catapultata nella realizzazione. Qualcosa era già stato fatto, ma con poche rifiniture. La prima esposizione l’ho fatta nella sim della pittrice Marisa Falbo, la Merkaba Art. Successivamente a “Rho Cassiopea” di LaraGrace Rau e poi nel 2012 al MIC-Imagin@rium, dove la mostra si estendeva in tutta la sim. Un grande successo di pubblico, inaspettato dal momento che ci trovavamo in piena estate. Al MIC è stato girato il machimima”.

Dopo quell’enorme consenso molti utenti stranieri, proprietari di land, le hanno chiesto di esporre alcune macchine nelle loro sim e ancora oggi è possibile trovarne qualcuna in bella mostra. Malgrado i riconoscimenti, Sniper Siemens non si è mai ritenuta un’artista. Questo lavoro lo fa per passione, ma con il distacco necessario per non montarsi la testa. Presso il LEA, Linden Endowment for the Arts, ha persino ricostruito “Da Vinci’s World” dove, oltre le famose macchine, si poteva visitare la casa di Leonardo, il suo studio, la chiesa, respirando le suggestioni delle architetture rinascimentali.
Tra gli impegni nel metaverso della builder senese c’è anche la gestione della Firestorm Help Land italiana. Firestorm è uno spettacolare viewer OS per accedere ai mondi virtuali, che supera di gran lunga quello fornito dalla Linden Lab e Sniper Siemens è la beta tester italiana, poichè quasi mensilmente esce una nuova release.

“Quello di Firestorm è un bellissimo gruppo, siamo il terzo team più numeroso dopo americani e tedeschi” ci racconta Sniper. “Abbiamo un nostro sito dove scarichiamo tutto, dalla release al codice e dove facciamo dei test. Ogni release viene testata in situazioni anche estreme con qualsiasi pc o sistema operativo, sia Windows che Mac o Linux, un po’ come le macchine che fanno i crash test. Però per ogni bega gli americani chiamano me, e così vado anche a tutte le riunioni. Il wiki l’ho tradotto io. Un lavoro immenso, ma una grande soddisfazione”.

sniper1_011
Sniper Siemens – Il Carro Armato di Leonardo

Non c’è segreto tecnico di Second Life che Sniper Siemens non conosca e la sua passione la vede sempre disponibile ad aiutare chiunque le chieda spiegazioni o le ponga quesiti specialistici. La sua generosità la contraddistingue. Se le offri del denaro per una collaborazione o per un oggetto si offende. Ma se la chiami in soccorso per una difficoltà con i prim o in una sim è sempre pronta a risolverti il problema. L’unico neo è che non ama le mesh.
“Io odio le mesh!” esclama ridendo. “Sono belle, molto, ma non sono ancora perfette. E poi la gente ha perso l’inventiva, il 90% delle cose importate proviene dal web. Secondo me a modellare ogni pezzo mesh su un programma sono davvero pochi. Se dovessero rifare in mesh le Macchine di Leonardo prenderebbero pezzi di cose già fatte, le smonterebbero, le riassemblerebbero. Sarebbe comunque un lavoro enorme, ma non credo che qualcuno si metta a ricostruire ogni pezzo delle macchine mesh dal nulla. Creare in SL secondo me è un’altra cosa: un programma esterno ha molte piu funzioni, fai qualsiasi cosa. Non dico sia piu facile, perchè usarlo è davvero complicato, però hai molti piu strumenti. In Second Life ti devi arrangiare: un cubo lo puoi forare solo nel mezzo e nemmeno tutto. Guarda le opere di Nessuno Myoo! Favolose, tutte fatte con prim dentro al mondo. Vuoi mettere il fascino?”.

sniper1_008
Sniper Siemens – Leonardo: Meccanismo difesa muro

Ora che è in corso la preparazione di Sansar Project, la “nuova Second Life” il cui beta sarà in rete da Agosto a Dicembre 2016 e che comprenderà anche l’utilizzo di Oculus Rift, chiediamo a Sniper Siemens cosa custodirebbe della vecchia SL.
“L’epoca dei mentor era bella. Quando Linden Lab chiuse il programma ufficiale rimasero i gateway, uno per ogni nazionalità. Per l’Italia c’era Itland. I nuovi entrati imparavano subito ma soprattutto s’instauravano immediatamente rapporti di conoscenza reciproca. Ora hanno introtto l’helper nel viewer e non è la stessa cosa. Linden Lab è sempre stata carente nel rapporto con gli utenti e, secondo me, è il loro lato debole. I Linden non li vedi mai in giro, mentre all’epoca potevi incontrare Philip Linden, alias Philip Rosedale, il creatore di un altro nuovo mondo virtuale del 2016, “Hight Fidelity”. Una volta sola volta mi son trovata alle spalle Ebbe Linden, ovvero il nuovo CEO di Sansar Project, Ebbe Altberg. Ecco, sarebbe bello che loro fossero un po’ più vicini alla gente, soprattutto quella che sulla piattaforma crea e lavora”.

Piacerebbe anche a noi poterci relazionare con i gestori di questo magnifico mondo virtuale, magari facendogli un sacco di domande sul futuro prossimo, ma sappiamo che per il momento è tutto straordinariamente “top secret”. Quando si scioglierà questo embargo sappiamo già che la nostra Sniper Siemens ci aiuterà a indagare.