Milano è forse il luogo in cui lo stile Liberty ha avuto maggiore sviluppo e diffusione, ed è stata la città ideale per l’affermazione di questo stile raffinato ed elegante. Oltre che per i suoi stilemi ispirati al mondo naturale, il Liberty milanese si caratterizza per l’uso di alcuni materiali privilegiati, ma non mancano nemmeno le innovazioni tecniche, come l’impiego di strutture metalliche e in calcestruzzo armato, anche se queste ultime restano il più delle volte celate alla vista. La città si configura quindi come il posto ideale per presentare Italian Liberty, e lo è ancora di più se l’opera viene presentata nell’ambito del progetto Expostory.
Expostory (con il patrocinio ufficiale di Expo oltre che di Expo in città e Regione Lombardia, Urban Center e Consiglio Nazionale Architetti) nasce dalla volontà di raccontare la storia, il presente, ma soprattutto il futuro dell’Esposizione Universale. Un percorso di contenuti che parte dal 1851 a Londra e si proietta nel 2020 a Dubai, ponendosi come principale obiettivo quello di declinare contenuti divulgativi e storici in contenitori innovativi, interattivi e soprattutto emozionali. Il progetto si configura come una mostra con eventi e conferenze in tour, e la prossima tappa, appunto, sarà ExpoGate, nella cornice del quale è stato presentato presentato Italian Liberty, Una nuova stagione dell’Art Nouveau.
Il libro si inserisce appieno nel contesto di iniziative che mirano a divulgare contenuti di carattere storico con forme innovative e dalla forte carica emozionale. L’opera, infatti, nasce come monografia fotografica e sfrutta appunto le potenzialità espressive di un’arte come la fotografia per veicolare la bellezza dello stile Liberty. Il libro è frutto del concorso fotografico ITALIAN LIBERTY, organizzato da Andrea Speziali con l’obiettivo di riportare alla luce e valorizzare meravigliosi esempi di Liberty italiano. Una carrellata di immagini di oltre 100 fotografi di tutta Italia che hanno voluto cogliere scorci inediti di architetture Liberty presenti in tutta la penisola e hanno portato così a compimento uno straordinario percorso volto alla conoscenza di una corrente artistica affascinante e maestra d’eleganza quale è lo stile Liberty. Il volume, lontano dai normali canoni descrittivi dei testi universitari, permette di compiere un viaggio attraverso opere sconosciute o, peggio, dimenticate, e sfrutta le potenzialità espressive delle immagini, del colore per rappresentare uno stile sinonimo di Grande Bellezza.
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Un altro appuntamento è a Pesaro nella villa Molaroni con la mostra Diletto e Armonia. Villeggiature marine Liberty (fino al 27 agosto) organizzata dal Museo della Marineria. L’attenzione si ferma sui villini presenti in varie città costiere sia del versante tirrenico che di quello adriatico. Vengono presi in esame alcuni edifici di rilievo rilevati ad Alassio, Savona, Rapallo, Genova, Napoli, Palermo, Pesaro, Cesenatico, Cervia, Venezia, Trieste, mettendo in rassegna le opere di Mirko Vucetich, Matteo Focaccia, Enrico Macchiavello, Paolo e Alberto Sironi, dei fratelli Somazzi, progettisti del Grand Hotel Rimini, Giuseppe Brega autore assieme a Orese della villa Ruggeri e di altri autori meno noti. L’esposizione sempre curata da Andrea Speziali offre in sintesi una ricca campionatura di case per la villeggiatura marina sorti nel primo Novecento attraverso un’ideale passeggiata lungo le coste italiane.
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Per celebrare l’anno del Liberty c’è però tempo fino al 31 ottobre per iscriversi gratuitamente al terzo concorso fotografico ITALIAN LIBERTY. Chiunque può partecipare raccontando il Liberty in Italia sia con fotografie (massimo 30) che con la tecnica del video (solo 1 filmato). Una ulteriore categoria è stata aggiunta in questa edizione: “The World Art Nouveau” nata per raccontare le opere Liberty presenti fuori dall’Italia. Sarà possibile, infatti, presentare 20 fotografie dedicate alle opere Art Nouveau estere: questo grazie alla collaborazione con prestigiose istituzioni estere quali European Route, Barcellona, Magazine Coup De Fouet, Rèseau Art Nouveau Network, Victor Horta Museum.