Omaggio alla “saggezza antica” di Giovanni Reale

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il filosofo Giovanni Reale

“Tutti i mali di cui soffre l’uomo d’oggi hanno proprio nel nichilismo la loro radice”, scrive Giovanni Reale in La saggezza antica, uno dei tanti libri che ci ha lasciato in eredità. Accademico italiano, filosofo, storico della filosofia, instancabile difensore del pensiero greco e promotore di notevoli iniziative editoriali, Giovanni Reale si è spento lo scorso ottobre. Due tra i suoi allievi più brillanti, Roberto Radice e Glauco Tiengo, hanno voluto ricordarlo curando un volume importante per mole e per contributi: Seconda navigazione, omaggio a Giovanni Reale (Ed. Vita e pensiero, pp. 756, € 40), in cui confluiscono saggi in memoria del maestro redatti da discepoli ed estimatori italiani. Una quarantina in tutti, tra i quali Migliori, Cattanei e il filosofo e matematico rumeno Imre Toth. Ma anche studiosi della scuola platonica di Tubinga, come Hans Kramer, dei quali Reale importò in Italia le idee in conflitto con l’interpretazione romantica che di Platone aveva dato Friedrich Schleiermacher, dando finalmente peso alle dottrine non scritte.

seconda-navigazione-293591Perché qui Reale voleva arrivare ed è arrivato: al recupero meditato, in una nuova chiave interpretativa, delle fondamenta della nostra cultura, il pensiero greco innanzitutto, perché “l’assimilazione e la fruizione di alcuni messaggi della saggezza antica, se ben recepiti e meditati, possono, se non guarire, almeno lenire i mali dell’uomo d’oggi”.

Egli i mali li leniva insegnando storia della filosofia antica alla Cattolica di Milano e poi al San Raffaele, sempre nella stessa città. Diffondendo i classici introdotti da nuove, magistrali letture, quindi attualizzandoli: un’operazione ottimamente riuscita, per esempio, con i presocratici. A ricordarne la grandezza, tra le altre, la collana Il pensiero occidentale di Bompiani: un monumento alla memoria e all’intelligenza che spazia dalle opere di Platone a quelle degli stoici, da Plotino a Gregorio di Nissa, Teresa d’Avila, Giulio Cesare Vanini e Derrida. Tutto il pensabile pensato in Europa da Socrate ai giorni nostri, fino a Jan Patocka, recensito anche in questa pagina poco tempo fa.

Giovanni Reale è un filosofo di fama internazionale. Sarà ricordato, tra l’altro, per aver correlato il pensiero di Sant’Agostino al neoplatonismo e l’aver ribadito l’unitarietà della metafisica aristotelica. Ma ad addentrarci troppo si corre il rischio di perdersi: il modo migliore per comprendere un filosofo è leggerne i libri. Anche in questo la generosità di Reale ci soccorre: non c’è che l’imbarazzo della scelta tra opere e curatele da cui emerge chiaramente il suo assunto fondamentale. Non ci sarebbe alcun occidente senza il pensiero greco e quest’ultimo, lungi dall’essere uno sbiadito ricordo, non smetterà mai di insegnarci a vivere e a morire.