Renzi vuole abolire l’Umbria

11

foto (2)Da sempre le identità territoriali sono una miniera di cultura per l’identità italiana, e non solo. Pensiamo ai tesori artistici e architettonici ognuno legato a tradizioni, a forme di fruizione e di espressioni molto precise, ma anche ai rituali civili e religiosi, al cibo, alla grandissima ricchezza dei dialetti, vera e propria terra madre dell’Italiano. Non solo curiosità antropologiche, o storiche, o reperti da museo, ma ricchezza viva, vera. Sarebbe giusto quindi promuovere il progetto redatto con la Società Geografica Italiana, quello dell’Italia delle 31 Regioni a statuto speciale, tutte uguali, senza province e città metropolitane. Un progetto che scatta una fotografia precisa delle identità territoriali, valorizzandole.

Solo che ora, con la riforma delle “macroregioni” presentata da Matteo Renzi, tutto questo rischia di finire nel nulla. Prima tra tutte, l’Umbria: rischia di scomparire non solo in quanto entità amministrativa, ma in quanto fonte di identità culturale. Ci sono tante zone del Paese già mortificate nell’assetto territoriale ed istituzionale. Dal Salento alla Ciociaria, dalla Romagna a Salerno: tutte zone che non hanno trovato la loro dignità nella nostra Costituzione. E ora tante altre rischiano di perdersi. Il neo regionalismo renziano rischia di ucciderle. Per questo dobbiamo batterci contro la miopia dei finti-rottamatori: dalle bellezze archeologiche alle testimonianze di una storia importante, l’Italia deve ripartire da se stessa. Ma, per favore, evitiamo di parlare di riforme che determinerebbero solo aumento della spesa pubblica e appiattimento culturale.

11 Commenti

  1. e meno male che l’Umbria e’ rossa…sai che casino se era una regione di destra…lololololo

  2. Non c’è ombra di dubbio che tutti questi governi regionali siano una fonte incredibile di sperperi. Si dovrebbe tornare al passato quando le regioni c’erano ma non avevano un governo semiautonomo. Io abolirei anche le vecchie regioni autonome!!! Del resto uno che è nato in Sicilia sa benissimo di essere siciliano anche senza la Regione Sicilia, così vale per tutte le Regioni. Quello che non va non è la Regione in sé e per sé ma il Governo regionale. Se i politici italiani fossero persone serie invece di essere dei ladri matricolati, qualsiasi forma di Governo andrebbe bene. Purtroppo non è così. Allora meglio ridurre le tentazioni dei politici !!! Che senso ha che una Regione debba costare 5 o 10 volte di più di un’altra????? Eliminiamole tutte. Un solo Governo centrale basta, ed è anche troppo costoso. Tutti i vari Presidenti di Regione, i consiglieri e tutta l’amministrazione pubblica che ne consegue, se ne vadano a lavorare invece di fottersi i nostri soldi!!!!!!

  3. Sono d’accordissimo con la riforma, pur non essendo mai stato di sinistra. I sentimentalismi lasciamoli da parte perché qui c’è bisogno di cambiare andazzo e pure rapidamente. Ben vengano le 31nuove regioni.

  4. Quando abbiamo 7 delle attuali regioni, ne abbiamo fin troppe. Altrimenti facciano 40 macro regioni abolendo tutte le province. Ragioniamo ancora come nell’ Italia dei Comuni !

  5. Micro -Macro Regioni. Se vogliamo risolvere i problemi dell’Italia dobbiamo eliminarle tutte comprese le
    provincie ‘ che di fatto costano come prima, quindi stato centrale e grande autonomia ai comuni.
    Ovviamente non devono esestere comuni con meno di 30.000 abitanti.

  6. la moltiplicazioni delle regioni e..la conservazione delle provincie fantasma.
    In sostanza moltiplicazione delle poltrone

    • Non è così, il riordino della società geografica italiana prevede l’abolizione delle attuali 110 province e 20 regioni, oltre le 10 + 7 città metropolitane. Solo 31 enti territoriali virtuosi. Risparmio della spesa pubblica e rilancio dei territori. Contro il centralismo e lo statalismo privilegiando la responsabilità e il protagonismo dei cittadini . Efficenza , Vicinanza e prossimità sono i giusti ingredienti di una buona amministrazione.

  7. Se davvero si vogliono creare delle entità omogenee al loro interno una delle prime cose da fare sarebbe separare il Friuli dalla Venezia Giulia, che sono aree geografiche contigue ma assai diverse tra loro per lingua, tradizioni, storia, visione del mondo ecc. Invece nel progetto della Società Geografica Italiana l’assetto attuale romane inalterato.

  8. … ma se al posto della verde Umbria fosse abolito Renzi non sarebbe tutto più semplice?

    • Il prgetto delle 12 macroregioni è stato presentato da Renzi e prevede anche 10 città metropolitane e altre sette in arrivo e lascia inalterato il pastrocchio delle Province
      Il progetto di riordino territoriale della Società Geografica Italiana, invece prevede solo 31 nuove regioni virtuose di dimensioni ottimali, tutte uguali, senza città metropolitane, senza alcuna disparità tra cittadini di serie A e di serie B.

Comments are closed.