Il più grande labirinto del mondo firmato FMR

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Massimo Listri, Scorci interni del Labirinto di FMR
Massimo Listri, Scorci interni del Labirinto di FMR

“Da sempre i Labirinti mi affascinano. Insieme ai Giardini, sono tra le fantasie più antiche dell’umanità. Sognai per la prima volta di costruire un Labirinto circa venti anni fa, nel periodo in cui, a più riprese, ebbi ospite, nella mia casa di campagna vicino a Parma, un amico, oltreché collaboratore importantissimo della casa editrice che avevo fondato: lo scrittore argentino Jorge Luis Borges. Credo che guardandolo, e parlando con lui degli strani percorsi degli uomini, si sia formato il primo embrione del progetto che oggi presento. La passione per il bambù – questa pianta elegantissima, ma così poco utilizzata in Occidente, e specialmente in Italia – mi suggerì la materia prima ideale. Negli ultimi quattro anni ho piantato circa ventimila bambù di venti specie diverse, da quelle nane (il Pleioblastus Pomilius, che non supera i 30 centimetri) a quelle giganti (il Phillostachis Pubescens, che raggiunge i quindici metri). La superficie coperta è di sette ettari, e i percorsi si sviluppano per circa tre chilometri. Si tratta del più grande Labirinto al mondo, e anche della più vasta piantagione di bambù, almeno in Europa (in Asia non so).

Col passare del tempo quell’idea primitiva si è in gran parte trasformata. Forse è colpa dell’età, ma ormai penso al Labirinto di bambù soprattutto come a un lascito – a un modo di restituire, a un lembo di Pianura Padana che comprende Parma, il suo contado e le città vicine, una parte almeno del molto che mi ha dato. Accanto al Labirinto sorgeranno un Museo, una Biblioteca, un Archivio, e strutture turistiche che assicureranno, tanto all’Internazionale dei Colti e dei Curiosi quanto alla gente del luogo, specialmente ai giovani, accoglienza e occasioni di svago, di informazione e di ispirazione, nel segno della Civiltà, dello stile e del comfort. In effetti molte cose potranno accadere nel mio Labirinto, under the bamboo tree. Cose che non posso prevedere. Per esempio, un ragazzo potrà incontrare una ragazza o innamorarsi di un dipinto o di un libro… Apparterrà a una nuova generazione, bella e intelligente, che io non riuscirò a vedere. A volte ci fantastico su.

Mauro Davoli, Veduta della corte centrale dai portici del lato ovest del Museo di FMR
Mauro Davoli, Veduta della corte centrale dai portici del lato ovest del Museo di FMR

Il Museo accoglierà la collezione d’arte nata in questo ultimo mezzo secolo di collezione che oggi comprende oltre 500 opere (pitture, sculture e oggetti d’arte dal ’500 al ’900, tra cui opere di Bernini, Canova, Carracci, Ligabue, Savinio, eccetera… Il Museo presenterà anche esposizioni temporanee di artisti congeniali. La prima, intitolata “Arte e follia”, sarà curata da Vittorio Sgarbi e sarà dedicata ai pittori naif padani Antonio Ligabue e Pietro Ghizzardi. La Biblioteca sarà principalmente imperniata su tre protagonisti italiani dell’arte grafica e tipografica: Gian Battista Bodoni, Alberto Tallone… e infine moi, Franco Maria Ricci (credo di potere, senza presunzione, accostare il mio nome a quei Grandi, come ultimo testimone di una tradizione gloriosa). Chiuderanno il catalogo delle Biblioteca dodicimila volumi dedicati alla storia dell’arte o, meglio, delle arti: raccolta assortita che studiosi, ricercatori, laureandi, curiosi potranno esplorare liberamente.

Alla mia avventura editoriale, considerata in tutti i suoi aspetti, sarà dedicato l’Archivio, che riunirà e renderà fruibili, accuratamente ordinate e classificate, testimonianze di varia natura: le bozze, le prove di stampa, i progetti grafici, anche quelli poi abbandonati, la corrispondenza con i collaboratori della casa editrice (fra cui grandi scrittori come Calvino, Borges, Roland Barthes…) Altra iniziativa cui tengo molto: la Summer School of Art, che avrà lo scopo di far conoscere ai partecipanti, sia attraverso lezioni, sia organizzando visite guidate, le ricchezze d’arte e la memoria del territorio che comprende Parma e Mantova, Sabbioneta, Fidenza, Fontanellato, Busseto, Salsomaggiore… Sarà, in fondo, una prosecuzione in altra forma dell’attività iniziata con la rivista FMR che (almeno negli anni in cui l’ho curata io) ha fatto conoscere, in tutti i paesi in cui veniva pubblicata, molti tesori italiani poco noti e a volte addirittura inediti. Per quelli di buon gusto parmigiano nel labirinto che ospiterà due ristoranti: uno semplice ed economico, dove si potranno assaggiare le specialità del luogo, e un altro che ambirà a farsi ricordare, tanto per l’ambiente quanto per il servizio e la cucina, e due suites, pensate per accogliere ospiti d’onore. Al centro del labirinto, una piazza di duemila metri quadrati contornata sui tre lati da un grande porticato, ospiterà concerti, feste, esposizioni e riunioni di vario genere e, in forma saltuaria, mercatini di antiquariato o di bibliofilia; è inoltre presente anche una cappella a forma di piramide, dove un prete benedirà i matrimoni.

 

Link e riferimenti internet

– Sito: www.francomariaricci.com
– Per tenersi aggiornati sulle attività e sull’apertura del labirinto è possibile iscriversi a http://www.labirintodifrancomariaricci.it/
– Pagina facebook: Il Labirinto di Franco Maria Ricci (facebook.com/illabirintodifrancomariaricci)                                                   

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