“Rosso Istria”, a rischio il film sulle foibe?

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Rosso Istria, il dramma del confine orientale del dopo guerra è il titolo del lungometraggio del regista Antonello Belluco, presentato a fine gennaio a palazzo Moroni, Padova. Il film sarà prodotto da Venice Film ed Eriador Film, sostenuti dalla Regione Veneto, con il suo fondo del cinema e dell’audiovisivo, con la collaborazione del Comune di Padova, della Treviso Film Commission e dell’ANVG (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia).

Il capoluogo veneto sarà il teatro delle riprese che punteranno l’obiettivo sul 1943 anno in cui, per le popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate, si consuma la tragedia per mano dei partigiani di Tito spinti da una furia anti-italiana. Che il lungometraggio metta in risalto la figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, barbaramente violentata e uccisa nel 1943 dai partigiani titini, è già scritto nel titolo, infatti era proprio Istria Rossa (il rosso è relativo alla terra ricca di bauxite dell’Istria) il titolo della tesi di laurea che Norma Cossetto stava preparando nell’estate del 1943 con il suo relatore, il geografo Arrigo Lorenzi.

La Cossetto girava in bicicletta per i paesi dell’Istria, visitando luoghi, biblioteche, chiese, alla ricerca di archivi che le consentissero di sviluppare la sua tesi di laurea, che purtroppo non vedrà mai la luce perchè la studentessa verrà massacrata per la sola colpa di essere italiana. Non è un tema nuovo per Belluco, figlio di esuli, che già a novembre dello scorso anno era uscito con il film Il segreto di Italia, sulla strage compiuta dai partigiani nel 1945 a Codevigo; un film che non aveva mancato di suscitare aspre polemiche, che videro in prima fila l’ANPI di Padova. Chissà se anche in questa “opera seconda” Belluco inciamperà in quelle operazioni di boicottaggio che hanno rallentato e impedito la distribuzione del film nelle sale cinematografiche?

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Questa volta Belluco non sarà solo, poiché a dargli manforte ci sarà la collaborazione del cantautore Simone Cristicchi, anche lui presente alla conferenza padovana; l’autore di “Magazzino 18” sarà il compositore delle musiche che accompagneranno “Rosso Istria”. Quella tra Belluco e Cristicchi è una solidarietà artistica che, prima di sfociare in questa collaborazione, era già stata esternata dal cantautore romano sulla sua pagina Facebook con un post in cui sottolineava le similitudini tra l’ostruzionismo che aveva colpito il suo “Magazzino 18” e il “Segreto di Italia” e concludeva con questo messaggio d’ incoraggiamento: “Per fortuna, esiste una forma di promozione che nessuno può censurare. Si chiama “passaparola”. E allora…in bocca al lupo Antonello, e coraggio!” Non resta che augurarci che questa volta si faccia silenzio in sala ma, soprattutto, che ci sia una sala.

10 Commenti

  1. Cristicchi è una vergogna nazionale, e il finale di questo articolo non è una notizia ma una presa di posizione, ideologica come tutte le prese di posizione. Posto che non mi auguro nessuna censura, nemmeno per le patetiche revisioni storiche (fascistoidi e molto gradite agli storiografi prezzolati dall’esercito italiano) alla Cristicchi, io, lo dico apertamente, spero che ci siano meno sale possibili a disposizione di spettacoli che avvelenano la memoria storica ancor più di quanto è stata avvelenata fino ad oggi. Al di là della pur giusta condanna di tutte le violenze (che suona però un po’ astratta e preconfezionata, diciamo la verità), la retorica nazionalista sulle foibe si basa sulla totale rimozione delle responsabilità storiche e politiche (fu l’Italia a scatenare una guerra di aggressione contro la Jugoslavia, non viceversa), il silenzio sui crimini di guerra italiani, la distorsione dei fatti (con la propagazione di veri e propri falsi storici). I giornalisti seri dovrebbero pensarci bene prima di divulgare informazioni sbagliate sui fatti di allora, senza verificare le fonti.

  2. Per favore rimuovete immediatamente l’immagine a corredo dell’articolo che nulla ha a che vedere con foibe ed esodo istriano. La stessa immagine è stata ripetutamente utilizzata a sproposito in vari articoli e siti, in ultimo anche da “Porta a Porta” sollevando proteste diplomatiche della Croazia e prime pagine dei quotidiani ex jugoslavi, poiché ritrarrebbe invece dei contadini croati accusati di collaborazionismo con i titini fucilati dai soldati italiani nel corso della seconda guerra mondiale. E’ come scrivere dei criminali bombardamenti anglo-americani che hanno distrutto Dresda e illustrarli con immagini degli aerei tedeschi sull’Inghilterra! Grazie.

  3. figlio ella guerra, (1943) non sono um fanático di destra , piuttosto anarghico, ma decisamente anticomunista, in quanto avendo letto ed essendomi documentato sul potere comunista , imposto (STALIN-MAO_& C ) decisamente similare se non peggiore per la lunga durata di quello nazi-fascista, mentre facciamo memoria dela morte di milioni di ebrei da parte dei Nazisti, nulla si disse degli altri morti (ebrei-comunisti-nazisti-) e molte alpra gente, in quanto morti da parte dei compagni Rossi, di cui e´proibito RICORDARE, e´vero che la storia la scrivono i vincitori, ma il passato non si dimentica, . La verita´ per i nostri poltici del quel tempo che fu, oggi vecchi bavosi potenti fa molto male in quanto alle nuove generazioni viene insegnato il FALSO, la menzogna, la sporca bugia, negando ogni amara verita´, per puro interesse personale, questa le la terra dove a quel tempo tutti erano com il DUCE , ma poi esser italiani senza idealismo comunista , fu uma grave colpa che pagarono com la vita, pur no essendo facsisti, come allora si diceva.vorrei riocrdare ala nuve generazioni che il Fascismo naccque sotto la spinta del socialismo per opposizione al comunismo , ma allora erano altre realta´e momenti storici . Tutto cambia nel ciclo dela vita (storia) ma a questi squallidi esseri il tempo e´fermo e solo la Nera Signora potra mettere fine alle loro menzogne e vigliaccherie, ´

  4. Purtroppo l’ignoranza che regna in Italia tra le ultime generazioni post ’45 è dovuta al fatto che, come sempre, la storia la scrivono i vincitori. E nel nostro Paese, purtroppo, la storiografia è stata dettata da quelle stesse persone che, toltisi gli abiti di assassini, si sono appropriati della cultura e dell’istruzione impartendo cognizioni parziali e faziose, perpetrando un’ingiustizia lunga decenni. Nessuno ha mai valorizzato tutto il patrimonio culturale ,ed economico che ci ha lasciato il ventennio fascista, anzi, si rinnega tutto e in toto, perdendo in questo modo quei vent’anni di storia che avevano portato l’Italia ad essere una nazione di eccellenza.
    Quindi, dovendo e volendo negare le positività del passato, come possono i nostri comunisti togliattiani-stalinisti ad ammettere le loro infamie che non erano da meno di quelle naziste?
    Anche questa è storia e se non si conosce il passato, come si possono ovviare agli errori e alle brutture commesse da chi ci ha preceduto?

  5. Ci vuole coraggio in un’Italia ipocrita come quella di oggi per affrontare certi temi,quindi in bocca al lupo Cristicchi e Belluco,il tempo vi rendera’merito!

  6. La verità sulle FOIBE , è una verita , che i FASCIO-SOCIAL-COMUNISTI, CHE ORA FORMANO LA DEMOCRAZIA-CRISTIANA NON HANNO MAI VOLUTO FAR FRONTE SEMPLICEMENTE PERCHÈ “””NON VOGLIONO PERDERE LA FACCIA !!! Le FOIBE, hanno sulla coscenza CENTINAIA DI MIGLIAIA DI GENTE, ITALIANI, che non la pensavano come i politicanti di allora, per questo a volte non sprecavano neppure le pallotole, li gettavano VIVI.
    Chiedetelo all`EX Capo di Stato,””” Napolitano”””, il signore ne sà tante su queste Foibe , ma il marciume dei fatti di allora devono rimanere segreti , TUTTO PER AGEVOLARE I MEMBRI,
    i FASCIO-SOCIAL-COMUNISTI , CHE HANNO E ALCUNI ANCORA OCCUPANO LE PIÙ ALTE CARICHE, NEI POSTI CHIAVE DEL PAESE.
    DI TUTTO QUESTO ,IN EUROPA NON SE NE PARLA, SI PARLA SOLAMENTE DEGLI EBREI!!!

  7. Pacificazione nazionale. Almeno dopo 70 anni. Ma così non si fa. Ma con una sinistra italiota becera non ci sarà soluzione. Mi aspetto che il presidente Mattarella oggi renda omaggio alle vittime delle Foibe e agli esuli Istriano-Dalmati. Con la visita alla fosse ardeatine in occasione della sua nomina (non essendoci quel giorno ricorrenza) ha dato segno di partigianeria. Non è il mio presidente. Se facesse il gesto oggi da vero presidente degli italiani e super partes gli darei un punto.

  8. Forse è arrivato il momento di fare pace con il passato chiedendo perdono non solo da una parte ma a tutti coloro che hanno subito scelleratezze anche da coloro che si sono vantati di essere vincitori. Dobbiamo mettere sul peso della bilancia delle infamie della seconda guerra mondiale i crimini dei nazifascisti e di crimini i coloro che vestendo all’improvviso una casacca rossa sono responsabili delle foibe e dei trecentomila morti ammazzati della guerra civile la cui gran parte nulla avevano a che fare con la politica ma furono vittime della infamia di coloro che si sono spacciati per partigiani e invece hanno dato sfogo alla loro avidità e miseria.
    Non avveleniamo più le nuove generazioni a cui dobbiamo lasciare l’ingrato compito di riedificare una società che tratti in modo eguale tutti gli esseri umani ma insegniamo loro la verità e chiediamogli perdono insegnandoli a non commettere più nostri errori

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