A Padova l’unione (dei teatri Off) fa la forza!

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_MG_0752L’unione fa la forza, anche quando si parla di arte drammatica. Nel mercato odierno, il teatro non solo deve fare i conti con la riduzione del sostegno degli Enti Locali e del Fondo Unico dello Spettacolo, ma anche con la contrazione di pubblico, dovuta alla crisi economica e ad un ripensamento delle abitudini culturali e di fruizione dei prodotti di intrattenimento. In questo scenario, la chiave della sopravvivenza e della prosperità è quindi nella collaborazione e nel dialogo così come nella diversificazione. L’hanno capito le cinque principali realtà off padovane – Teatro de LINUTILE, Carichi Sospesi, TPR – Teatro Popolare di Ricerca, Talea Teatro (già Teatrocontinuo) e Amistad Teatro – che si sono unite nella Società Cooperativa di Impresa Sociale “TOP Teatri Off Padova”.

Sembrerebbe un discorso più da imprenditori che da gente di teatro, ma l’idea è proprio quella come ci dice Marta Bettuolo, presidente della neocostituita cooperativa: né lei né i suoi colleghi hanno una formazione manageriale, nascono come registi e attori che si sono messi in gioco in prima persona per gestire un teatro, sia esso stabile o no. “Quando si ha a che fare con realtà piccole e indipendenti si finisce per occuparsi un po’ di tutto e organizzarci a livello di team ci ha permesso di suddividere i compiti”. Collaborare dietro le quinte non significa perdere la propria identità artistica: i cinque teatri off operano da lungo tempo nella città di Padova e ognuno ha consolidato una sua specificità che qui viene a messa a disposizione e beneficio degli altri. Chi era da sempre attento alla comunicazione e promozione si occupa principalmente di quello; chi ha lavorato spesso sui progetti per il sociale ora è incaricato di realizzarli per la cooperativa e via dicendo per quanto riguarda tutti gli altri aspetti, dalla produzione alla formazione, dall’organizzazione di eventi al fundraising. Gestire il lavoro in questo modo permette di essere più competitivi da tutti i punti di vista.

Ad ottobre scorso è partita la prima stagione congiunta, sviluppata su tre diversi palchi – al Teatro de LINUTILE, al Teatro dei Carichi Sospesi e al Teatro Sanclemente – ma l’idea è quella di trovare uno spazio comune dove poter abbattere le spese di gestione e massimizzare i benefici del team occupandosi maggiormente del proprio compito. E’ ancora presto per parlare di risultati, ma Marta Bettuolo è molto positiva: se per quanto riguarda spettacoli, spettatori e laboratori di formazione hanno mantenuto gli standard ipotizzati – si parla di 130 spettacoli, 10mila spettatori e oltre 1000 iscritti ai corsi – ottima invece è stata la percezione del pubblico: “abbiamo risvegliato l’interesse anche di chi normalmente non si approccia agli spettacoli off e al teatro in generale”. C’è ancora da lavorare, invece, per quella che è la campagna abbonamenti: in una città come Padova, il pubblico non è aperto alla novità e sebbene incuriosito, preferisce ancora dare fiducia al Teatro Stabile del Veneto, con cui comunque è stata avviata una collaborazione bilaterale, e si riserva la libertà di scegliere all’ultimo minuto se optare per un off anche quando ha di fronte il top di TOP.