Expo Scala: il solito ricatto di CGIL

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scala milano

Come da copione: la “prima” alla Scala di Milano è a rischio di stop sindacale. Quest’anno la Turandot di Puccini non inaugura tanto e solo la stagione scaligera 2015 quanto l’Expo, e dovrebbe (potrebbe) contribuire al prestigio planetario del teatro milanese. Una Prima che vale tre volte tanto, ma che il Fato ha fatto coincidere, per somma sfortuna, con il 1° maggio, festa del lavoro.

Da tempo la lirica è campo di una polemica continua, tra bassa produttività e basse retribuzioni, tra progressivo disimpegno pubblico e assegnazione dei fondi Fus. La Scala resta comunque un caso di successo: l’unica che può vantare di restituire in tasse quanto ricevuto.

E anche il caso Turandot è un unicum. Questa prima, infatti, non è a rischio solo e semplicemente per una vertenza, piuttosto per un principio, per l’etichetta: il sovrintendente Pereira e il predecessore Lissner non avrebbero avvisato per tempo i sindacati della coincidenza temporale tra la festa del lavoro e l’apertura dell’Expo.
Quest’anno, anche se il 1° maggio è tutelato da tradizione, contratto e Cassazione, la maggioranza dei lavoratori scaligeri dovrà infatti privilegiare il grande evento Expo. Ed è per questo motivo, che tutti i sindacati (Uil, Cisl, Fials), la Cgil nazionale e regionale, il sindaco e il sovrintendente si stanno appellando al senso di responsabilità dei 13 delegati e 400 iscritti (duri e puri) del sindacato di categoria Cgil, decisi invece a sfilare, comunque e ad ogni costo, in piazza durante la Prima.

Ancora una volta, le divisioni interne al primo sindacato italiano si guadagnano la ribalta. Questa volta però l’effetto negativo sarebbe mondiale. Non è passato molto tempo dalla petizione degli orchestrali che fermò uno sciopero delle maschere. Allora venne rifiutata con sdegno l’insinuazione che “noi scaligeri non vogliamo partecipare al concerto inaugurale dell’Expo”.


Tutto ora è appeso all’offerta conciliatrice (di far finta) di dedicare l’evento Expo ai morti sul lavoro.
E così sia.