Il coraggio di alzarsi in piedi. Assange, Manning, Snowden

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Un manifesto etico che promuove e sprona il singolo osservatore all’evoluzione. È questo il senso autentico dell’installazione scultorea Anything to say? concepita un anno fa dal confronto fra l’artista Davide Dormino e il suo amico giornalista Charles Glass: “Una discussione sul suo impegno per la libertà di informazione e sulle mie visioni legate al coraggio dell’arte, ci ha condotto al deflagrante caso Wikileaks. Senza alcun intento pubblicitario, perciò, ho voluto dar sembianze proprio Julian Assange insieme a Chelsea Manning e Edward Snowden per sviluppare un’idea. Ognuna delle tre figure iconiche dell’era della comunicazione contemporanea è stata rappresentata in piedi su una sedia”.

Perché la sedia? “È un elemento con il quale tutti abbiamo quotidiani rapporti, ma spesso chi si adagia troppo comodamente non ha alcun istinto di reazione. Ogni animatore di rivoluzione sociale e culturale opera in piedi, ecco perché ho voluto far assumere al trittico in questione una posizione che interpretasse al meglio il coraggio di alzarsi senza paura di essere giudicati e giustiziati. In abiti vagamente simili a tute da lavoro o a divise militari, i tre sono dritti e fieri come ogni essere umano dovrebbe essere; questa duplice veste rappresenta la visione soggettiva del mondo nei loro confronti: amati o odiati, coraggiosi o criminali, ché – rivelando delle verità scomode – hanno pagato il prezzo altissimo della libertà personale”. La protagonista dell’installazione, però, sembra essere la quarta sedia, quella vuota: “Rappresenta un punto di domanda. Chi sarà il prossimo? Chi avrà il coraggio di schierarsi per solleticare le coscienze? La cultura e la formazione dei giovani passa sempre di più attraverso un flusso costante di informazioni, spesso inutili e fasulle”.

davide Dorminoro

Continua Dormino: “Anything to say? vorrebbe incoraggiare ogni osservatore a non leggere superficialmente fra le righe, ma ad approfondire quel che i media ci sferrano violentemente addosso per comprenderlo meglio”. L’opera a vocazione itinerante – a ora realizzata in creta – sarà pronta poco prima della primavera 2015. Subito dopo la colata in bronzo, attraverserà l’Europa e – come un qualunque monumento bronzeo riservato a uomini illustri – darà la possibilità a tutti di conoscere le storie di Assange, Manning e Snowden: “Abbiamo organizzato sulla piattaforma Kickstarter una campagna di raccolta fondi che saranno utilizzati esclusivamente per gli elevati costi di realizzazione, per il trasporto, per l’installazione del complesso e – ci tengo a sottolinearlo – non per pagare coloro che lavoreranno al progetto. Non chiederemo supporto alle istituzioni, ma alla gente e ai privati. La prima tappa del viaggio sarà molto probabilmente Parigi, grazie al preziosissimo supporto dell’organizzazione non-governativa Reporters sans frontières. Faccio l’artista – conclude Davide Dormino – E la mia responsabilità primaria è quella di raccontare il mondo in cui vivo, di tradurre in forma i pensieri che gravitano nell’aria, e di creare confronto”.

davide Dorminoro

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