Sette artisti, con poetiche e tecniche differenti, rivisitano il linguaggio di uno dei fenomeni più innovativi della cultura del Novecento, la pop art, e con ironia, divertimento e assoluta libertà creano una propria visionaria e spesso surreale immagine della donna. L’iconografia della donna nell’arte ha, infatti, subito rivoluzionari cambiamenti nel corso della storia, legati all’evoluzione delle tecniche artistiche, ma anche al ruolo simbolico e sociale attribuitole; da simbolo di fertilità e abbondanza a madonna angelicata, da simbolo di bellezza astratta a femme fatale, l’immagine della donna ha acquisito nel contemporaneo una rinnovata identità sociale, sessuale e poetica.
Riprendendo alcuni aspetti peculiari della rivoluzione pop, gli artisti in mostra dipingono nuovi mondi al femminile, all’insegna del colore, del dinamismo e dei valori positivi e divertenti dell’arte contemporanea, senza paura di contaminazioni con altri mondi creativi, colti o popolari, elitari o seriali.
In fila: le donnine “superflat” di Tomoko Nagao, artista giapponese formatasi alla scuola di Murakami e Nara, che da tempo lavora sul linguaggio della cultura manga, rivisitando con ironia e atteggiamento critico le icone più classiche dei fumetti occidentali come quelle dell’iconografia popolare e consumistica; le colorate donne seduttrici di Max Ferrigno, che crea strane pin up dall’aria cupa e desolata, nuove icone iper pop di una postmodernità in perenne evoluzione, che risentono delle atmosfere, del clima e dei toni tipici del Pop Surrealism di marca americana; Domenico Pellegrino, artista siciliano riproduce invece a grandezza naturale icone pop dell’universo fumettistico popolare, personaggi fantastici e surreali, come una super pop Catwoman, trasferendo secondo i canoni del folklore siciliano le tecniche artigianali in una dimensione pop-fantasy immaginifica e fantasiosa; pin up super-pop per Felipe Cardeña, che immerge le sue femme fatale anni Cinquanta in un pattern ricco di fiori e di elementi decorativi, in collages coloratissimi e strabordanti, dalle forme impazzite e dall’effetto eccentrico e volutamente barocco; e ancora le desperate housewifes del video che presenta Desiderio, che si muove attraverso quasi tutti i linguaggi espressivi, con grande raffinatezza tecnica e formale, dal video alla performance, dalla pittura all’installazione, con uno straordinario effetto di spettacolarizzazione e di sorpresa; quindi le nuove icone femminili di Stefano Gentile, che nelle sue tele propone con intento ironico e parodistico, e uno stile anni Ottanta, gli eventi emblematici e drammatici della storia contemporanea, in bilico tra intento ludico e impegno sociale; e per finire le donne evanescenti e surreali di Loredana Catania, immerse in atmosfere oniriche e inquietanti dove strani personaggi femminili si muovono in un mondo fiabesco, senza riferimenti di spazio e tempo, e abitato da creature improbabili provenienti da realtà differenti, con atmosfere vicine al pop surrealismo italiano e con una pittura attenta e meticolosa.
> SUPER POP WOMEN. L’icona femminile nella nuova arte pop
a cura di Silvia Fabbri
fino al 15 febbraio 2015
GIUSEPPE VENIERO PROJECT
piazza Cassa di Risparmio 21, Palermo
info: + 39 333 60 66 232