È stat inaugurata sabato 27 novembre la mostra Passaggi di Qiu Yi (邱艺), esposta al Museo Casa Francesco Datini di Prato. La personale, che comprende cinque grandi opere dell’artista, si concluderà il 16 dicembre. Il curatore della mostra è Giandomenico Semeraro, che così si esprime nel saggio critico: “Le sue opere sono come un vero diario concreto che racconta del suo viaggio creativo, e ci mette in contatto con quel che sta loro d’intorno, proprio mentre volta a volta ci parlano in prima persona. Con voci diverse, garantite dall’autore. Sono pagine di libri, quasi terre emerse in pietra, sono tavole imbandite che ci invitano ad un convito che si terrà, sono nidi che diventano quasi giocattoli fatti degli strumenti dell’arte (i pennelli, ad esempio), come già furono per il grande Alberto Savinio.”
Opere che rappresentano la metafora dell’andamento della storia. Resti dimenticati, siano questi oggetti o parole, non sapendo dire da chi, non sapendone comprendere il quando. L’intento di Qiu Yi è quello di parlarci dello scorrere inesauribile della vita, dove scompaiono le nozioni di passato e presente. Le nobili sale si fanno così cornici perfette per questo percorso, dove i frammenti lasciati qua e là si fanno ancora più evocativi.
Il tema del dialogo tra passato e futuro è caro all’artista Qiu Yi, che da anni abita a Firenze promuovendo l’interazione tra cultura orientale e occidentale, sia come artista che come organizzatore di mostre, lavorando costantemente tra Italia e Cina.
L’esposizione è organizzata dal Museo di Palazzo Datini e dalla Fondazione Casa Pia dei Ceppi-Palazzo Datini, con il patrocinio del Comune di Prato e del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze e con la collaborazione dell’Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia.
