Israele: Ultimo avamposto dell’occidente

1

EditorialeIsraeleCrespiIl tragico agguato in una sinagoga di Gerusalemme ad opera di due fanatici islamici che ha causato la morte di cinque persone ci impone una riflessione su Israele. Nell’Europa dei burocrati e dei banchieri sembra ci sia la tentazione di non capire la battaglia di civiltà a cui ci chiama l’integralismo islamico, per viltà e sensi di colpa storici, per opportunismo laicista e radicalismo anticristiano, non sappiamo più distinguere le cose giuste da quelle sbagliate. Nel nome di un multiculturalismo da salotto, fatichiamo a prendere difesa delle nostre radici e dei nostri valori che ci provengono da un’idea liberale dell’uomo e da una millenaria storia di cultura greca vivificata dalla tradizione giudaico-cristiana. E siamo così ottusi da sostenere chi dileggia e si beffa della nostra civiltà. Così fingiamo di non capire per quieto opportunismo che Israele è un avamposto dell’Occidente; anche per quanto riguarda la cultura, pensiamo alla vitalità nel campo delle arti visive e performative di una città come Tel Aviv, al rispetto delle tradizioni e dei luoghi e dei monumenti che le rappresentano nella capitale Gerusalemme. Oggi l’Europa è inerme: si impegna per il riconoscimento dello stato Palestinese come è avvenuto in Spagna e come qualcuno sottobanco anche in Italia sta cercando di fare ( il Movimento 5 Stelle e il PD) ma non capisce l’importanza di far diventare lo stato di Israele membro della stessa Comunità. L’Occidente con tutte le sue contraddizioni va difeso dal fanatismo islamico di quel califfato che a macchia d’olio si presenta alle nostre porte, forte di una pericolosa e conformista omertà culturale della nuova Internazionale delle banche.

Leggi anche l’opinione di Franco Cardini : Se uccidere un cristiano non è reato 

Leggi anche l’opinione di Claudio Siniscalchi : I cattolici massacrati, e il mondo se ne frega

1 commento

  1. Fate leggere e commentare in tutte le scuole i libre della GRANDE Oriana Fallaci . non guasterebbe anche che i nostri ” onorevoli ” li leggessero per meditarci sù, prima che sia troppo tardi.

Comments are closed.