Manuale di sopravvivenza per giovani signorine che sono costette a seguire il fidanzato alla partita di pallone
Mettiamo una domenica italiana qualsiasi di metà ottobre. Le parti sono già assegnate, è il triangolo amoroso più classico: lui, lei, la partita di pallone. Come in Febbre a 90°, in Eccezzziunale… veramente e nel tormentone di Rita Pavone. Davvero non c’è via di scampo? Simonetta Sciandisvasci ha voluto prendere il problema di petto, in un libro che ha un titolo che è tutto un programma: La domenica lasciami sola, in uscita nelle librerie il 22 ottobre. Una sorridente resa ai ruoli che fa riflettere su quanto uomini e donne siano diversi e sul fatto che in fondo sia giusto così.
Si dice che le donne e i motori non vadano d’accordo. E le donne e il calcio invece? In Inghilterra le bambine indossano parastinchi e scarpini tre volte alla settimana, tutù rosa da danza classica nei restanti giorni feriali. In Italia il calcio è una cosa da uomini. E per il maschio italiano, una giornata di campionato non è semplicemente una selezione di cosce e polpacci sudati che rincorrono una palla: «il calcio è la serra dei sogni irrealizzati dei maschi». Nessuno di loro vuole essere svegliato da una voce fuoricampo che chiede: «Ma i nostri sono quelli vestiti di bianco?».
Cosa dovrebbe fare allora una donna che ha difficoltà anche solo a capire qual è la porta dell’avversario, quando si innamora di un uomo che preferirebbe l’estinzione piuttosto che privarsi dell’abbonamento a Sky Sport? Cercare di farsi piacere il calcio per forza? Per diventare una di quelle Erinni scarmigliate che si agitano in curva con la formazione della Magica tatuata sulla scollatura? No, grazie. Fare una scenata ogni volta che un uomo preferisce una partita alla compagnia femminile? Controproducente, e poi è il più classico dei cliché. La domenica lasciami sola, risponde semplicemente Simonetta Sciandivasci, che a sorpresa offre un punto di vista che dribbla con ironia le solite sessiste o post femministe.
Le donne e il calcio, quindi, sono incompatibili? Forse. Ma uomini e donne possono comunque provare a venirsi incontro. Simonetta Sciandivasci ha pensato anche a questo e propone, in coda al suo libro, una serie di consigli di sopravvivenza per signorine espressamente invitate dai propri uomini ad accompagnarli allo stadio. E pazienza se a un certo punto scapperà la classica domanda sul fuori gioco. Perché gli uomini e le donne non sono uguali, come cantava Cremonini. Ed è proprio questo il bello.
