Al teatro Libero regna la perversione delle “assassine”

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Un testo pieno di sangue, una discesa agli inferi senza redenzione, la storia delle donne che uccisero per voluttà

di Enrico Groppali

La prima ammantata di serici veli si dichiara Erszebeth Bathory, la sanguinaria contessa mitteleuropea che trafisse nel corso dei suoi innumerevoli amplessi ben seicento vergini innocenti; la seconda una feroce nazista attratta come un cane famelico dall’odore del sangue delle sue vittime; la terza è addirittura la Cianciulli, detta la saponificatrice di Correggio che, nel corso dell’ultima guerra, uccise barbaramente tre amiche in un rito propiziatorio volto a promuovere la salvezza dell’unico figlio arruolatosi volontario.

C’e’poi una strega che da uno schermo televisivo installato all’interno di un frigorifero esalta, incita e promuove la perversa volontà delle colleghe, e una fanciullina acqua e sapone ansiosa di cimentarsi in analoghe gesta. Mentre onnipotente, ma del tutto invisibile resta in sottofondo un sedicente Leo, da tutte amato e conteso come un lemure degli inferi che, in qualità di regista, le avrebbe spinte a misurarsi in questo copione splatter quant’altri mai. Che strizza un occhio allarmante in direzione dell’Ululato, lo storico film di Joe Dante che negli anni ottanta scioccò ad oltranza milioni di spettatori. Fino alla sorpresa finale dove, a differenza di ciò che accadeva in Otto donne si svela che il soggetto di tanta malcelata passione, ridotto a cadavere, giace al di la’ di una porta che fatica a schiudersi in quanto vittima delle morbose fantasie delle sue accolite.

Fin qui col copioncino gestito con furia maniacale e scoperto disprezzo nei confronti della virilità (questa scostumata) da parte dell’autore Tobia Rossi, ben coadiuvato con raccapricciante ludibrio dalla regia di Manuel Renga che forse, ma non ne siamo sicuri fino in fondo, ha ricavato più di un’ispirazione dagli strepitosi testi del compianto Charles Ludlam che, negli anfratti della fringe newyorchese, gesti gestiva negli anni sessanta il famoso Theater of the Ridicolous.

> Dal 14 al 21 ottobre 2014, al Teatro Libero di Milano
Assassine, di Tobia Rossi, regia di Manuel Renga