Se Amleto diventa un dramma legale

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di Nina Mele

Una drammaturgia del reale, una storia simile ai grandi canovacci della tragedia trasposti nell’era contemporanea. In “Please, continue (Hamlet)”, a un’autentica Corte di giustizia (composta da veri giudici del Foro di Trani) Roger Bernat e Yan Duyvendak consegnano il destino dello spettacolo. Un processo vero, sottoposto ai codici della Giustizia e contaminato da quelli della drammaturgia, in cui Amleto viene accusato di aver ucciso Polonio, padre della sua fidanzata Ofelia: così lo spettacolo diventa un reale intrigo per risolvere un caso di omicidio dall’esito tutt’altro che prevedibile.

Il secondo dei quattro debutti in “prima” nazionale al Festival “Castel dei Mondi” di Andria va in scena nella Sala consiliare del Comune domenica 24 agosto, con inizio alle 18.30, per iniziativa delle sezioni “Internazionale e nuove tecnologie” e “Nuova drammaturgia”, in collaborazione con il team giuridico del Foro di Trani. Il progetto è del network “Finestate festival”.
Una suggestione nata nel 2001, quando la Svizzera decide di eliminare dai processi penali la presenza della giuria popolare. Gli autori, perciò, s’interrogano sull’opportunità di inibire la partecipazione del sentimento popolare alle vicende di un procedimento giudiziario e costruiscono una trama che, ogni volta, in ciascuna rappresentazione, riserva nuovi e imprevedibili colpi di scena.
Non a caso, all’inizio della performance, il sorteggio sceglie tra il pubblico gli 8 Giudici popolari che, in Camera di Consiglio, si confronteranno con il Presidente e con la Corte per stabilire le sorti del processo.

La vicenda è ambientata in un sobborgo popolare. Un giovane uccide il padre della sua amica. Lei lo accusa di assassinio, lui sostiene che è stato un incidente. Tre anni dopo si apre il processo. Per preservare l’anonimato delle persone coinvolte nel caso i nomi veri sono sostituiti da nomi di fantasia: l’imputato si chiama Amleto, la vittima Polonio e l’accusatrice Ofelia.
Il caso Amleto è trattato secondo le regole della procedura giudiziaria. E quasi tutto è vero: solo le parti di Amleto, di sua madre Gertrude e dell’amica Ofelia sono interpretate dagli attori Benno Steineger, Francesca Mazza e Francesca Cuttica. Tutti gli altri esercitano queste funzioni anche nella vita di tutti i giorni: Filippo Bortone presiede la Corte, Marcello Catalano è il Pubblico ministero, Mario Malcangi il difensore di Amleto, Beppe De Candia l’avvocato di Parte civile, Filippo Iovine lo psichiatra, Francesca Alicino il Cancelliere.

Su un fatto di cronaca reale Duyvendak e Bernat hanno istruito un processo che è anche il canovaccio di un dramma teatrale che confonde i confini fra fiction e procedura reale. “Please, continue (Hamlet)” stimola e provoca il senso civico di ogni spettatore nel suo rapporto con la giustizia, misurando lo scarto fra la definizione che ognuno di noi ne dà e quella che lo Stato ci rimanda.

24.08.2014