di Francesco Sala
Quando il teatro è fatto bene le parole non servono e “Zitti zitti” è uno spettacolo ben fatto, visuale, tenero, ironico, divertente. È uno sguardo poetico su alcuni momenti salienti della nostra esistenza: nascita, crescita, adolescenza, maturità, vecchiaia, morte; senza parole, con il solo ausilio dell’espressività corporea clownesca, e di candide, tenere maschere indossate dagli attori, favorendo così l’interazione fra musica, danza, teatralità. Elementi universali che necessitano di una grande preparazione: ci sono i passi di danza, il mimo, il clown, l’improvvisazione buffonesca, la sapiente drammaturgia.
Questi artisti sono parte del Teatro Actores Alidos (in sardo vuol dire ” attori che si rinnovano”). Gruppo fondato a Cagliari nell’82, hanno vinto numerosi premi e continuano ad avere riconoscimenti perlopiù all’estero: Svizzera, Germania, Polonia. Gestiscono un teatro che hanno ristrutturato nel 2000 a Quarto S. Elena. In questo spettacolo che ha debuttato con successo al Fringe Festival di Roma, aggiudicandosi il Premio del pubblico, particolarmente divertenti e toccanti risultavano le scene dove due adolescenti, in preda alla musica da discoteca, si mandavano messaggi con lo smartphone, altalenando umori positivi e negativi: attrazioni, corteggiamenti, rifiuti, delusione, scoramento.
O quella dei vecchietti sulla panchina di un parco pubblico, ancora intenti a godersi la vita e riluttanti all’invito di un signore distinto che gli faceva segno di entrare in una bara perché il tempo accordato è scaduto. Lo spettacolo è solo apparentemente consolatorio. Adatto anche ai bambini, rivela anche grazie al mezzo della maschera bianca, aspetti inquietanti e fortemente evocativi. La musica che accompagna tutte le scene di “Zitti zitti” è indispensabile commento delle varie fasi narrative, è griglia parallela e consonante; essa fa da sostegno all’azione e a volte l’indirizza col suo evocare varie atmosfere (tenebrose, incalzanti, cullanti, evocative, romantiche, inquietanti). Sorpresa finale: ai ringraziamenti un simpatico svelamento. Sono tutte donne. Quella prontezza del gesto, quella forza che a noi sembrava maschile? Tutte brave: Valeria Pilia, Manuela Sanna, Manuela Ragusa, Roberta Locci.
24.08.2014