I cattolici massacrati, e il mondo se ne frega

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di Claudio Siniscalchi

E’ un dato di fatto. Il cattolicesimo è sotto attacco in buona parte del mondo, e non si tratta solo di una questione momentanea legata a contingenze territoriali e geopolitiche, ma di una intolleranza di fondo nei confronti della religione del Vangelo. Una questione culturale, generale, probabilmente destinata ad aggravarsi. La mobilità delle frontiere, la liquidità della cultura finisce per essere un elemento di instabilità, e un enzima di fondamentalismi. Ecco una considerazione di Claudio Siniscalchi a riguardo. 

Forse non tutti lo ricordano. Pochi mesi fa Papa Francesco riunì israeliani e palestinesi. Pace fatta in mondovisione. Francesco era al massimo della visibilità mediatica. Nessuno poteva immaginare che in un batter d’occhio quel clima di pace si sarebbe trasformato nella tragedia della guerra odierna, gravida di sangue e lutti. Il fallimento della pur lodevole iniziativa non va certo messo sul collo di chi promosse l’incontro. Serve a spiegare però che un conto sono le parole, le dirette televisive, le strette di mano e i ramoscelli d’ulivo. Altro conto sono i fatti, la bruta realtà.

L’altra sera ho partecipato alla manifestazione promossa a Roma da Giuliano Ferrara. Sarebbe stato bello ricevere in diretta una telefonata da Papa Francesco. Pazienza! Stavo lì per ricordare i nostri fratelli cattolici che vengono quotidianamente massacrati, talvolta allegramente, nell’indifferenza comune. Vivono perlopiù nell’Africa e nel Medio Oriente. Sono assediati a causa della loro fede. Minacciati di morte, costretti a far fagotto, spesso uccisi in maniera orribile. Il fondamentalismo islamico – e non i musulmani – li incalza, li insegue, li stana, li ferisce, li ammazza. Il giornale dei vescovi, Avvenire, il giornale dove ho cominciato a scrivere, tace sulla fiaccolata. E tace anche il giorno dopo. Il silenzio non è dovuto all’indignazione per la mattanza cattolica, ma perché Ferrara ha legato l’iniziativa ad una doppia preoccupazione: la difesa del popolo israeliano e la difesa del popolo cristiano. Le due cose non vanno bene per l’informazione «politicamente corretta». Dei cattolici non frega niente a nessuno. Degli ebrei invece frega, eccome. Ma bisogna rappresentarli al negativo. Alla manifestazione messa in piedi dal Foglio partecipano molti politici cattolici, ma poco popolo di Dio. Quasi tutti ebrei. Preti? Mah! Posso sbagliarmi. Adesso i preti si vestono come chiunque. Nella quotidianità Israele è una minestra indigesta per i cattolici. Ricordo ancora il vero, autentico maestro della mia generazione, Papa Wojtyla, Giovanni Paolo il Grande. A pochi passi da dove sono, dall’altra sponda del Tevere, entrò in Sinagoga, e chiamò gli ebrei i nostri «fratelli maggiori». Ai nostri fratelli, di più se sono maggiori, dovremmo voler bene. Partecipare alle loro sofferenze, condividere le loro difficoltà che, come Ferrara ha ricordato nell’iniziativa, sono le stesse nostre. Ma i cattolici oggi sentono altre sirene. Il sacerdote che incontro nel pomeriggio all’università e a cui dico provocatoriamente che andrò alla serata mi guarda perplesso. Non mi dice quello che pensa, per bontà cristiana. Ma glielo leggo in faccia. Si ammazzano i bambini, i vecchi, le donne, e tu partecipi? Tempo perso. Mi tornano alla mente i miei compagni di università quando gli ricordavo che gli inglesi alle Falkland stavano combattendo contro un sanguinario dittatore fascista. Stavano tutti con gli argentini. Mi guardavano alla stessa maniera. Oggi ho la piena consapevolezza che avevo ragione. Ne ho la certezza storica. E chi mi guardava storto da tempo insegna all’università, scrive sui giornali, è in Rai, in procura.

Oggi stanno tutti con i palestinesi. Israele è il nemico. A me, come trent’anni fa, la verità sembra un’altra. I cattolici, i cristiani del medio Oriente stanno scomparendo. Le statistiche fanno rabbrividire. Se continua così in pochi anni non ci saranno più cattolici e cristiani in certe aree mediorientali. Neppure uno. Non mi risulta che un cattolico sia mai stato molestato in maniera persecutoria in Israele. Se qualcuno lo è stato di certo le autorità hanno fatto di tutto per rendergli giustizia. I «fratelli maggiori» e i «fratelli minori» hanno parecchi problemi in una zona del mondo. Per una sera li abbiamo ricordati insieme, all’aperto, con un bel po’ di venticello, in un angolo incantevole della città, tra la Sinagoga e San Pietro. Non siamo fra il popolo di Dio molti a pensarla così. Ma ce ne facciamo una ragione. La Chiesa è grande, c’è posto per tutti. Anche per gli stolti, sempre in gran numero.

Da l’intraprendente.it

http://www.lintraprendente.it/2014/08/i-morti-cristiani-politicamente-scorretti/

15 Commenti

  1. I terroristi estremisti islamici trucidano gli ‘infedeli’ e il mondo occidentale manda loro sostegni ed aiuti umanitari.
    Siamo o non siamo degli stupidi che credono di avere in mano e possedere l’intero pianeta, mentre invece i musulmani si stanno infiltrando tacitamente in tutte le nostre città?

  2. Papa Francesco: quello del “vergogna” a Lampedusa, contro chi poi? Senza nomi dei “vergognosi” la colpa è nostra, degli italiani che sopportano costi enormi, tanto economici che civili. E’, se non sbaglio, anche quello del digiuno e della preghiera contro la guerra alla Siria. Vebbè che contro la Siria c’era il fior fiore del capitalismo: Usa Francia e Germania e pure noi , tirati per i capelli. Giornata di digiuno e preghiera contro la vergognosa persecuzione dei cristiani?. E perché mai? Gli islamici, tanto cari e sensibili potrebbero offendersi. Spero tanto che la smetta con i buongiorno, buon pranzo e buonasera, cose delle quali non mi importa nulla. E si occupi dei nostri fratelli scacciati, torturati e uccisi. Non avrà la benedizione di Padre Scalfari, ma forse quella di Cristo che conta un pochino (poco poco veh!) di più.

  3. @voxetveritatis

    Sono d’accordo con lei nell’inorridire di fronte alla crudeltà musulmana. Sono d’accordo con lei quando dice che il pericolo odierno è l’islam.

    Purtroppo non posso essere d’accordo con lei quando dice che il mondo reagirà ai loro crimini, per il semplice fatto che NON lo sta facendo. I crimini dell’islam si perpetuano di giorno in giorno e l’occidente tace.

    Purtroppo Lepanto e Vienna sono lontane. Allora c’erano armate da contrastare. Guerre sanguinose, ma che si potevano combattere. L’islam l’ha capito, l’occidente no.

    L’islam ci sta invadendo di giorno in giorno e l’occidente non solo non li combatte, ma li accoglie.

    L’islam ha capito che non può batterci sul campo aperto, allora prende l’esempio del Cavallo di Troia, si infiltra nel nostro tessuto sociale e poi sferrerà l’attacco dall’interno e noi non potremo fermarli.

    L’islam ha capito la lezione, l’occidente no.

    Ma Libano prima e Kosovo poi, tanto per citare due esempi, non ci hanno insegnato nulla?

    Mi dispiace cara voxetveritatis, ma lei ha troppa fiducia nell’occidente ottuso e miope. Se continuiamo così, NOI SOCCOMBEREMO!!!

    • Quindi lei pensa che l’Occidente diventerà musulmano.
      Ne dubito.Perchè,come detto, a parte su internet,che dilaga la rassegnazione totale,al di fuori della rete,avverto l’ira del popolo italiano.
      Noi non siamo stupidi.I politici lo sono,ma non il popolo.Noi reagiremo,non è una fantasia troppo montata.è la realtà,perchè come detto il popolo si ribella sempre a ogni dittatore e dittatura,a ogni invasione e invasore.La storia lo insegna.
      Oggigiorno va di moda essere pessimisti e negativisti estremi.Cosa veramente brutta,perchè è proprio questo che il sistema vuole,creare debolezza nel popolo.
      C’è una parte che vuole essere debole,una parte che vuole essere forte e reagire,quest’ultimi non sono pochi.
      Mi dispiace vedere in lei la rassegnazione,perchè la rassegnazione è sempre sbagliata.
      La maggior parte del popolo vuole reagire.

  4. come è facile scordarsi di quanti mussulmani sono stati uccisi nel nome di Cristo…povero Cristo!!!

    • …non si è accorta che sono passati mille -dico mille- anni da quegli eventi?
      Ma non solo, mentre il mondo occidentale ha fatto progressi e si sono evoluti, anche culturalmente, i musulmani sono rimasti all’età della pietra dove ogni nefandezza è lecita.
      Si legga il commento di voxetveritatis e ci mediti sopra.

  5. Il pericollo odierno è l’Islam,che predica morte per tutti coloro che non sono musulmani.L’Islam è la religione della guerra e dell’odio.L’obbiettivo dei musulmani è quello di conquistare tutto il mondo,renderlo tutto sottomesso.Vogliono privarci della nostra libertà e identità.
    Dove c’è l’Islam c’è povertà e guerra.
    Vogliono schiavizzare le donne,e io come donna ne sono inorridita.Vogliono portare la pedofilia,nelle zone musulmane è normale togliere l’innocenza alle bambine.Volgliono portare decapitazioni e torture gli animali.
    Vogliono portare il loro merdaio in tutto il mondo,portare il mondo indietro ai tempi del loro profeta( profeta di cosa,di pedofiia e morte??).
    Si dimenticano però,i musulmani,gli occidentali e gli Italiani stessi su internet,che il mondo reagirà ai loro crimini.
    Noi non vogliamo diventare come loro,delle merde.Lotteremo per la nostra libertà,lo abbiamo fatto secoli fa quando i musulmani provarono a invadere l’Europa.La Battaglia di Lepanto ne è la dimostrazione.Gli Italiani reagirono contro quei criminali,e li sconfissero.
    Su internet si fa il gioco dei musulmani,dire che è destinato che l’Italia e l’occidente diventeranno musulmane,e tutto quello che ne comporta.Perchè dire che l’occidente non reagirà?! Ma vi pare che gli italiani e il mondo vogliano farsi schiavizzare??Nessuno lo vuole.NON LO PERMETTEREMO.
    Io stessa lotterò per la mia libertà.
    Mi sconcerta la debolezza di coloro che su internet dicono che il mondo cadrà,perchè costoro se scrivono queste cose dimostrano la loro fragilità.Costoro forse non vorranno reagire,perchè poi??Costoro non sono capaci di reagire.
    Su internet per lo meno.Al di fuori della rete,parlando con la gente comune,sento discorsi realisti,che fanno ben sperare.Gli Italiani sono stanchi e incazzati di tutto quello che ci stanno facendo.Sono pronti a ribellarsi e a difendere i loro diritti.Mi dicono che non permetterano che i musulmani entrino nelle loro case.
    I musulmani si dimenticano di questo,che il popolo si ribella a ogni dittatura.Anche voi.
    La storia lo insegna.

    • Lei ha perfettamente ragione. I nostri politici, buonisti a sproposito, non si accorgono che stiamo andando a prendere, con mare nostrum, tutti quelli che in africa non li volgiono più. Arrivano donne incinta senza mariti, bambini senza nemmeno un genitore, giovannottoni che, se nel loro paese c’è la guerra, dovrebbero restare e combattere per la libertà. Mio padre ha fatto la grande guerra e mi raccontava che se disertavi o fuggivi, venivi fucilato alla schiena. Questi invece scelgono di bighellonare per l’italico paese, spesati di tutto e con diritti maggiori dei locali……..

  6. Dovremmo fare lo stesso, con i mussulmani che approdano in Lampedusa, allora, forse anche il Pontefice si sveglierebbe dal letargo e con lui tutta la Comunità CRISTIANA.

  7. Ed io aggiungerei che con le orde barbariche di clandestini che quotidianamente a MIGLIAIA continuano a sbarcare a casa nostra saremo costretti all’estinzione o nella migliore delle ipotesi alla fuga. Quello che i nostri politici perseverano a non capire è che presto o tardi il dramma degli ebrei sotto la furia nazista degli anni trenta penderà sul capo di tutti i cristiani europei.

  8. Egregio agosto5, a parte la sua notevole avversione per Israele, non si capisce bene se lei è contro la persecuzione dei cristiani che avviene in tutto il medio oriente ed anche in gran parte dell’Africa, oppure se giustifica tali aggressioni. Secondo lei Israele è da punire perché non solo ha cacciato i palestinesi dalla loro terra ma perché alcuni di questi palestinesi erano cristiani. La cosa mi sembra alquanto strana, perché non risulta che questo sia avvenuto.Lei forse non sa che le terre che occupano gli israeliani sono state date loro dall’ONU in tempi ormai lontani.Ma questo con le persecuzioni dei cristiani da parte degli estremisti islamici c’entra poco e niente. Lei forse dimentica che il cristianesimo si è diffuso in tutto il mondo a cominciare proprio dal medio oriente, è da lì che è partita la “buona novella”, la predicazione di Gesù che si è poi diffusa in tutto il mondo. I cristiani erano in medio oriente molto prima degli islamici, pertanto avrebbero tutto il diritto di rimanerci senza essere perseguitati pochi per quanto sono. E si ricordi di una cosa molto importante: Israele non ha mai perseguitato i cristiani, come non ha mai perseguitato gli islamici, Israele ha sempre e solo voluto restare in pace senza avere rotte le scatole da nessuno.

  9. fritz1996, perchè lei fa dei distinguo fra chi è perseguitato dagli islamici? Le risordo che tutto il pianeta è obiettivo della persecuzione coranica altrimenti detta Jihad. Ma le cintinui pure a gingillarsi coi particolarismi locali, che i jihadisti godono.

  10. Avvenire: silenzio assoluto davanti agli islamisti ma in compenso ha linciato Welby e il padre di Eluana per scelte assolutamente personali, e soprattutto perché non avrebbero mai reagito. Debole coi forti e forte coi deboli. Che bello!!!

  11. Siniscalchi, forse le sfugge che Israele ha dato un bel contributo alla scomparsa dei cristiani – non solo cattolici, ma anche ortodossi e giacobiti – dal Medio Oriente. Più del 10% dei palestinesi cacciati dalle loro case nel corso dei decenni era costituito da cristiani: essendo mediamente più istruiti e intraprendenti dei loro fratelli di sventura musulmani, invece di rintanarsi nei campi profughi hanno quasi tutti abbandonato la zona per l’Europa e l’America. Inoltre, mi spiega che senso ha mettere insieme in una stessa manifestazione la solidarietà per una piccola minoranza disarmata e perseguitata, come sono i cristiani medioorientali, con quella per lo stato ebraico, ricco, potente e ultramilitarizzato, che non esita a sparare nel mucchio e a uccidere i civili a centinaia? Perciò Avvenire, come l’immensa maggioranza dei cristiani italiani, giustamente non si è riconosciuto nella manifestazione di Ferrara e si è tenuto alla larga dalla sua solidarietà pelosa.

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