“Tender eyes”: non si sfugge al passato

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Cercando la verità nell’abisso di Pierpaolo De Mejo Torna sempre. Quando meno ce lo aspettiamo, quando meno lo vorremmo. Siamo convinti di averlo sepolto per sempre sotto quintali di menzogne, e che il silenzio lo abbia polverizzato. Invece torna sempre e ripresenta il conto. È il lato oscuro del nostro passato (i nostri “spettri”, per scomodare Ibsen), tutto ciò che vorremmo lasciarci alle spalle ma che inevitabilmente siamo, ci appartiene. Scappare è inutile, serve solo a ritardare l’inevitabile, oppure serve a percorrere un labirintico viaggio verso la verità; nel nostro caso, una discesa verso gli inferi.

Verrà presentato in anteprima per la stampa, il 21 giugno al cinema Adriano di Roma, “Tender eyes”, thriller opera prima di Alfonso Bergamo (campano, classe ’86). Il film racconta la fuga di un uomo spaesato, terrorizzato, inseguito da una minaccia indefinita. Il luogo in cui si svolge la vicenda è un abisso misterioso abitato da personaggi indecifrabili, e in cui si susseguono situazioni drammatiche, grottesche, erotiche. Un’esperienza che porterà il protagonista alla rielaborazione di un trauma ancora inespiato; la ragione per cui, forse, si trova lì. “L’idea – racconta il regista – era quella di raccontare questa storia con la profondità dovuta, ma anche attraverso un meccanismo e delle dinamiche di genere, oscillando tra il thriller puro e semplice e il dramma mentale basato su pedinamenti e colpi di scena”. La pellicola prende ispirazione da un cortometraggio girato dallo stesso regista nel 2011 (intitolato The Labyrinth).

L’idea di un uomo solo, contro se stesso e contro il mondo sommerso e ostile che gli si materializza intorno, è stata ampliata seguendo varie suggestioni cinematografiche, letterarie e psicologiche. In particolar modo Jung e la sua teoria sugli archetipi dell’inconscio collettivo, fonte d’ispirazione per la delineazione di molti momenti e ambienti di questo viaggio simil dantesco. “Il film è stato girato in lingua inglese e con molti piani sequenza (cifra espressiva che prediligo).

Una vera e propria sfida soprattutto tecnica per un film low budget, finalizzata, in questo caso, a immergere lo spettatore nelle situazioni più frenetiche, con un coinvolgimento a tratti quasi video-ludico”. Nel cast, tra gli altri, gli attori Marco Pancrazi, Vincent Riotta, Craig Perit, Mario Paradiso Jr., Marzia Dal Fabbro, Claudia Samaras, Gary Brackett, David Copley. Fotografia di Davide Manca. Prodotto da Look inside – FJFM.

19.06.2014