Il coraggio di “Dirsi addio”

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Sette racconti che diventano short-movies

di Laura D’Amore

“Lo scopo dello scrittore è comunicare un’impressione che non si potrà più dimenticare”. Così scriveva la scrittrice francese Marguerite Yourcenar e da qui sono partiti i giovani ideatori del progetto “Dirsi Addio”, prodotto da Amygdala – editore multimediale -, Francesco Favale e Jacopo Fantastichini. Un progetto al centro del quale “abbiamo deciso di mettere la scrittura”, nelle sue forme diverse: da 7 racconti, elaborati da altrettanti giovani autori contemporanei, hanno preso forma 7 sceneggiature per 7 short-movies. Il sette si ripete, quel numero che nella mitologia esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto e rappresenta un ciclo compiuto e dinamico. Un ciclo appunto di sette episodi che hanno come denominatore comune il tema dell’addio, della separazione, del distacco e della frattura, una delle inevitabili soglie delle nostre esistenze. Ogni episodio ha per protagonisti due soli personaggi che “si dicono addio” appunto, nell’unità di luogo di una sola location per racconto.

Vincoli chiari, all’interno dei quali si sono mossi con maestria gli autori Ascanio Celestini, Giorgio Vasta, Fabio Geda, Chiara Gamberale, Simona Vinci, Paolo Di Paolo e Marco Cubeddu. Vincoli chiari attraverso i quali hanno raccontato il loro addio, dando forma a storie incredibili ed avvincenti, sette separazioni struggenti o anche grottesche, commoventi e emozionanti. Da qui poi il passaggio successivo, ancora parole ma quelle delle sceneggiature elaborate proprio da Favale e Fantastichini, per realizzare sette short-movies che diventeranno prossimamente un’opera unica per il cinema. Sette episodi in cui la parola ha lasciato spazio alle immagini altrettanto suggestive ed emozionanti, sette episodi interpretati da eccellenti attori del panorama italiano dall’eclettico Ennio Fantastichini alla signora del teatro Lina Bernardi, dalla bellissima Ana Caterina Morariu a Giorgio Marchesi, Francesco Montanari, Antonia Liskova, Nicola Nocella, Gaia Scodellaro, Andrea Bosca, Elena Radonicich e i giovanissimi Jacopo Olmo Antinori e Luna Miriam Iansante.

All’elenco dei giovani nomi va senza dubbio aggiunto quello di Nathalie, vincitrice della IV edizione del talent show X Factor, che ha ‘impreziosito’ l’episodio firmato da Chiara Gamberale, con la cover del brano L’Anamour di Serge Gainsbourg. L’eleganza e la freschezza di una giovane cantautrice raffinata, per un brano senza tempo sulle note del quale comincia il racconto del primo episodio. Un motivo che ti tocca dentro con leggerezza e malinconia, un arrangiamento con il quale Nathalie ha dimostrato ancora una volta con quanta passione partecipa alle nuove sfide.

Passione appunto, entusiasmo e coraggio, quello che non è mancato ad Amygdala che ha creduto nell’idea dei due sceneggiatori, che ha voluto investire per quella che senza dubbio è la prima serie d’autore made in Italy in cui la letteratura incontra il cinema, il cui fine è quello di veicolare la cultura attraverso tutte le forme espressive possibili per regalare con orgoglio al pubblico una nuova esperienza di fruizione, lettura e visione. “Essere orgogliosi dei propri lavori, come nel caso di “Dirsi Addio”, è un sentimento naturale – dichiara Cristian Casella, editore del progetto e produttore di Amygdala – Scrivere, raccontare, produrre nei formati contemporanei delle storie straordinarie è il mestiere più affascinante che esiste. La vera sfida è quella di realizzare prodotti che possano avere il riconoscimento del pubblico”.

E il coraggio è stato premiato, il riconoscimento è arrivato. “Dirsi Addio” è stato presentato al Salone del Libro di Torino ottenendo un notevole consenso, grazie anche alla partecipazione di alcuni degli autori e degli attori Andrea Bosca e Elena Radonicich che hanno interpretato alcuni brani del libro di Ascanio celestini “Così presto ma già troppo tardi”, di cui sono anche protagonisti. In quell’occasione con un simbolico click il sito www.dirsiaddio.it è andato online, un contenitore di foto, interviste, testimonianze dell’intenso lavoro fatto, dove si possono trovare i sette ebook dai quali è partito il progetto; un punto d’inizio per un’avventura che andrà avanti con tappe già segnate: in autunno l’opera unica al cinema, poi in televisione e per chiudere l’invasione del web. E poi, chissà, un altro tema, un’altra idea, altri vincoli, altri autori per una seconda edizione con le stesse emozioni.

 

16.05.2014