d’Annunzio, il poeta italiano più cliccato del mondo

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Gabriele d’Annunzio diceva che “la poesia italiana nasce con Dante e rinasce, dopo sette secoli, come me”. Se la frase dà l’idea del suo ego smisurato, il mio si è gonfiato parecchio quando, poco tempo fa, Google ha comunicato che nel 2013 d’Annunzio è stato il poeta italiano più cliccato nel mondo, appunto dopo Dante. Il lavoro svolto dal Vittoriale degli Italiani nel 150° della nascita del poeta, che il 12 compirebbe 151 anni, ha reso parecchio. Mostre, convegni, spettacoli in tutta Italia, mostre e convegni in cinque capitali europee, a Tokyo, a Kyoto, altre iniziative in preparazione a Melbourne, Buenos Aires, Montevideo. L’Opera Omnia messa, intera, in e-book da Mondadori, feste e studi, come sarebbe piaciuto a lui.

E, come sarebbe piaciuto a lui, la sua immagine storica sta finalmente cambiando nel senso giusto: non decadente e protofascista, ma modernizzatore e libertario, anticipatore della cultura e della vita del nostro tempo. Il tutto, senza che le esauste casse pubbliche abbiano dovuto estrarre un centesimo per onorarlo e studiarlo. Anzi, il Vittoriale ha, per il quarto anno consecutivo, chiuso il bilancio in attivo contando soltanto sulle proprie forze e sull’aumento di un 7 per cento dei visitatori, che ormai si avvicinano a duecentomila.
È la prova che, come si dice, “i beni culturali sono il nostro petrolio”? No, il petrolio più lo estrai e prima si esaurisce.
Il Vittoriale è la prova che i nostri beni culturali, come la cultura, più li fai lavorare e più si accrescono. Farli lavorare significa non perdere mai di vista il loro significato e valorizzarli, ma anche tenere conto che un museo deve operare come un’azienda: gestione attenta, marketing, comunicazione, reperimento del denaro dove c’è, intervento dei privati, inventiva, intraprendenza, nuove acquisizioni. In una parola, lavoro. Lavoro che produce lavoro: negli ultimi anni il Vittoriale, invece di licenziare, ha assunto nuovo personale.

È curioso, ma non sorprende, che – mentre si ama diffondersi su ogni pietra che cade, e su ogni arma in braccio al David – passi sotto silenzio il miracolo che ogni giorno si compie al Vittoriale: code di gente in fila per vedere la casa di un poeta.
È una delle nostre tare nazionali lamentarci di ciò che va male e ignorare ciò che va bene. Ma così ci si fa del male, inutilmente, contraddicendo la frase di d’Annunzio che amo di più: “Non chi più soffre, ma chi più gode conosce.” E, splendidamente, vive.

Giordano Bruno Guerri. Presidente del Vittoriale degli Italiani

Gabriele d'Annunzio - 150°

Il 150 esimo anniversario della nascita del Vate si chiude con la ripresa dello spettacolo del nostro direttore: “Gabriele D’annunzio tra amori e battaglie”.

Qui sotto i link per seguire la tournée:
https://www.facebook.com/GabrieleDAnnunzioTraAmoriEBattaglie

Segue il link per acquistare l’ebook dello spettacolo, nato in collaborazione con il Vittoriale degli italiani:
https://itunes.apple.com/it/book/gabriele-dannunzio-tra-amori/id645385984?mt=11

 

3 Commenti

  1. adesso aspettiamoci fantastiche e machiavelliche giravolte per trasformarlo in un occulto sostenitore del comunismo… e se ci sono riusciti con scalfari e fo…

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