Movimento, immediatezza e velocità per un’opera in continuo cambiamento.
di Laura Coccoli
Comunicatore per elezione e pittore per passione, Raffaello Setten va oltre la staticità del quadro per restituire l’idea di movimento, di immediatezza e di velocità. Ispirandosi all’espressionismo astratto americano, imprime alle sue opere la dinamicità del gesto pittorico, della pennellata o dello schizzo di colore sfruttando spesso il dripping reso famoso da Jackson Pollock, ma spaziando anche in altre tecniche dell’arte contemporanea.
Da sempre interessato a tutte le sfumature della cultura e della comunicazione, Setten è stato protagonista nel 2008, agli albori di Facebook, di un esperimento proprio su questo social network, dove ha intervistato, da illustre sconosciuto, personalità del mondo dello spettacolo e della musica. Proprio su internet e sulle piattaforme social si sviluppa il suo lavoro principale, mentre quello dell’arte rimane un hobby, uno sfogo momentaneo che lo accompagna ormai da 15 anni. Il punto di partenza, però non è stato il pennello bensì la penna: è infatti approdato alla pittura partendo già nei primi anni Novanta dalla poesia. Inizialmente ha accompagnato con i suoi versi le esposizioni di altri artisti; oggi al contrario le sue composizioni affiancano le sue opere.
L’idea di velocità e di movimento permea ogni aspetto delle realizzazioni di Setten, dall’ispirazione fino alla fruizione del pubblico. “Per me la pittura è un’azione veloce, un gesto immediato che fa subito seguito al momento in cui ho pensato ad un quadro” ha detto l’artista a IlGiornaleOFF. Dall’idea al prodotto finito, passa solo mezz’ora ed è questo il motivo per cui ha scelto l’astrattismo: “Apprezzo l’arte figurativa, ma non fa per me”. Anche una volta completato, il quadro è sempre in continuo cambiamento. Una variazione di senso che, attraverso il titolo passa dall’artista al fruitore, lasciando a quest’ultimo la possibilità di vedere e interpretare ciò che è rappresentato. Un mutamento di aspetto come nel caso delle opere ispirate al lavoro di Fontana: lamiere bucate dal retro e non trattate che arrugginiscono con il passare del tempo. Infine una trasformazione a seconda della prospettiva: ampia parte dei quadri di Setten è realizzato con smalti industriali, con diverse tempistiche di presa sui materiali; una volta asciutti i colori rimangono molto lucidi e cambiano a seconda della posizione delle spettatore e della luce, in particolar modo l’oro, con cui sta sperimentando molto in questo ultimo periodo, che cambia sfumatura a seconda del punto di vista.
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Queste opere mi piacciono e vorrei mettermi in contatto con l’artista, mi potete aiutare? Grazie
Maurizio
Buongiorno Maurizio, eccole la mia mail [email protected] della sua attenzione.
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