UN PO’ DI SANO “PATRIOTTIMISMO” NEL PAESE DELLA BELLEZZA

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“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”

È l’articolo 9 della Costituzione Italiana ma potrebbe tranquillamente essere il 139esimo, visto l’interesse che le Istituzioni del nostro Paese hanno nei confronti di un settore così fondamentale come quello culturale. D’accordo che questa Costituzione va un po’ svecchiata, però per una volta diciamo pure che i Padri costituenti ci avevano visto lungo nel dare la maglia n.9 (quella del bomber, per intenderci) a un settore che il mondo intero ci invidia. Bisognerebbe tornare a un Paolo Rossi icona di quell’Italia che, usando la metafora calcistica, nel momento di maggiore difficoltà trovò la forza di reagire e di conquistare un Mondiale. Sì, perché c’è sempre una sorta di ottimismo insperato grazie al quale l’Italia trova soluzioni brillanti solamente nei momenti di crisi. E questo ottimismo ha radici nella cultura e nella storia italiana. È un sentimento patrio fondato sull’identità che proviene dall’immenso patrimonio artistico che ci contraddistingue nel mondo e ci rende orgogliosi. Provate a dire a uno straniero Roma, Firenze, Venezia, Leonardo, Michelangelo, Bernini, Dante, d’Annunzio, Verdi. Gli brillano gli occhi!

Insomma, la partita si vince con il Patriottimismo!

I Beni culturali, lo ripeteremo come un mantra, sono per l’Italia un fattore identitario e un giacimento di senso prima che una leva economica. Essi contengono e riflettono la nostra identità anche nei confronti degli stranieri. Abbiamo completamente dimenticato che siamo il Paese del bien vivre? Che malgrado il mare di fango che ci gettiamo quotidianamente addosso, in questa autolesionista guerra politica che c’è da più di vent’anni, siamo ancora il Paese della Bellezza? E nessun cattivo politico, nessun cattivo magistrato, nessun cattivo giornalista potrà mai far diventare brutta una bella donna come l’Italia.

Ci avviciniamo a un importante appuntamento come quello di Expo 2015 e questa bella signora, per fare gli onori di casa, ha bisogno di trovare l’abito giusto per fare la sua meritata figura. Siamo a un bivio. C’è una strada larga, ma pericolosa, che ci fa competere con gli altri Paesi sul terreno della globalizzazione. Un’altra strada più stretta, ma forse più lungimirante, che ci differenzia dagli altri grazie a quel quid che nessuna nazione al mondo possiede: il patrimonio artistico e paesaggistico.

È arrivato il momento che lo Stato agisca con una riforma strutturale che permetta alle oltre 450mila aziende che operano nel settore dell’intrattenimento culturale e della creatività di svolgere con meno difficoltà il proprio lavoro. Perché queste aziende, malgrado tutto, generano quasi 80 miliardi di euro di PIL e 1 milione e mezzo di posti di lavoro, che potrebbero moltiplicarsi, ad esempio, con la defiscalizzazione degli investimenti in cultura o con l’abolizione delle norme di spending review verso i Comuni e altre Amministrazioni Pubbliche. Ogni euro prodotto nel settore ne genera circa 2 sul resto dell’economia! Con le liberalizzazioni la Cultura e i Beni Culturali possono essere un asset strategico su cui fondare il rilancio del Paese. La conservazione, come recita la Costituzione, è compito principale dello Stato, alla valorizzazione devono partecipare gli enti locali e i privati. Alla faccia degli austeri burocrati dell’Europa dei banchieri!

Solo così, invece di strumentalizzare Pompei per far cadere un ministro o di spendere milioni di euro per inspiegabili rotonde, torneremo ad essere fieri di una striscia unica di terra che perfino agli occhi di un extraterrestre ci rende la Nazione più bella e variegata del globo.

1 commento

  1. Buongiorno vorrei postare una foto che esterna la meravigliosa Bellezza della mia città :FAENZA , le meraviglie neoclassiche della signoria Manfreda che fanno da contorno alla capitale delle Ceramiche e delle Maioliche . Come posso fare ??
    Avrei diverse foto molto rappresentative che mi piacerebbe pubblicare.
    Grazie.
    Saluti

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