Amore, sogno e fragilità: al cinema il nuovo film di Mastandrea

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Il 27 marzo 2025 arriva nelle sale italiane Nonostante, il secondo lungometraggio da regista di Valerio Mastandrea, che ne è anche interprete principale e co-sceneggiatore insieme a Enrico Audenino. Presentato come film d’apertura della sezione Orizzonti alla 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film ha già catturato l’attenzione della critica per la sua originalità e la capacità di affrontare temi universali come la vita, la morte e l’amore con un approccio che mescola leggerezza, ironia e una profonda intimità emotiva. Distribuito da BiM Distribuzione, Nonostante si preannuncia come un’opera capace di lasciare un segno nel panorama cinematografico italiano.

La trama di Nonostante si svolge in un ospedale, un luogo che diventa metafora di un limbo esistenziale. Il protagonista, interpretato dallo stesso Mastandrea, è un uomo che vive serenamente la sua condizione di paziente. Ricoverato da tempo, trova in questa routine ospedaliera una sorta di rifugio, un’oasi di pace lontana dalle responsabilità e dalle incertezze del mondo esterno. Per lui, l’ospedale non è una prigione, ma un luogo di libertà, dove il tempo sembra sospeso e la vita scorre senza affanni. Tutto cambia con l’arrivo di una nuova compagna di reparto, interpretata dall’argentina Dolores Fonzi. Lei è il suo opposto: irrequieta, arrabbiata, incapace di accettare la stasi e le regole implicite di quel microcosmo. Il loro incontro diventa il motore di una storia d’amore tanto improvvisa quanto potente, che scuote le certezze del protagonista e lo spinge a confrontarsi con le sue emozioni più profonde.

Il film si muove su un terreno surreale e onirico, suggerendo che i personaggi siano anime sospese tra la vita e la morte, forse intrappolate in un coma o in uno stato liminale. Mastandrea e Audenino costruiscono una narrazione che sfugge al realismo tradizionale, abbracciando un registro fantastico che ricorda il realismo magico o certi lavori di autori come Hirokazu Kore-eda (After Life) e Paolo Genovese (The Place). Eppure, nonostante l’ambientazione eterea, il film affonda le sue radici in un dolore autentico, quello della paura della perdita e della fragilità dell’esistenza.

Accanto a Mastandrea e Fonzi, il film vanta un cast di altissimo livello: Lino Musella, Laura Morante, Giorgio Montanini, Justin Alexander Korovkin, Barbara Ronchi e Luca Lionello. Ogni attore contribuisce a creare un mosaico di personaggi che, pur non avendo nomi propri (sono definiti semplicemente “Nonostante” seguiti da un aggettivo sul copione), incarnano emozioni e stati d’animo universali. Laura Morante e Giorgio Montanini, in particolare, emergono come figure chiave, rispettivamente come presenza eterea e come volontario che funge da ponte tra i mondi dei vivi e dei sospesi.

Nonostante è dedicato ad Alberto Mastandrea, il padre del regista scomparso nel 2023. Questa dedica aggiunge un ulteriore strato di significato all’opera, rendendola un viaggio intimo e personale attraverso il lutto e la memoria. Mastandrea stesso ha dichiarato di essere un “nonostante”, una persona che, pur attraversata da sentimenti enormi, sceglie di non fuggire ma di affrontarli, un tema che permea il film dall’inizio alla fine.

Dopo il suo esordio alla regia con Ride (2018), un film sul lutto altrettanto personale ma più ancorato al reale, Mastandrea con Nonostante alza l’asticella della sua ambizione autoriale. Qui osa di più, sperimentando con una narrazione che abbandona il neorealismo tipico del cinema italiano per avventurarsi in una dimensione fantastica. Le anime dei pazienti vagano per la città, ballano, si allenano al salto in lungo: immagini che, pur rischiando di far “cigolare” la logica, mantengono una coerenza interna e poetica. La fotografia di Guido Michelotti e le musiche di Tóti Guðnason amplificano questa atmosfera sospesa, anche se alcuni critici hanno notato che l’uso delle canzoni potrebbe essere più misurato.

Il film non è privo di imperfezioni: alcuni personaggi secondari restano sottoutilizzati e la trama, volutamente esile, potrebbe lasciare insoddisfatti chi cerca una struttura narrativa più tradizionale. Eppure, è proprio questa fragilità a rendere Nonostante un’opera sincera e coraggiosa, capace di volare alto nonostante i suoi limiti.

In un’intervista, Mastandrea ha descritto Nonostante come una storia d’amore che esplode improvvisa, come quelle delle feste adolescenziali, ma inserita in un contesto estremo che la trasforma in una metafora della vita stessa. “I ‘nonostante’ sono persone che possono essere attraversate da un sentimento enorme e ci si riconosce quando ci si incontra,” ha detto, sottolineando l’universalità del suo messaggio. Il film parla di chi, pur immobile o spaventato, trova nell’amore la forza di opporsi alla sofferenza, di chi sceglie di attraversare la fragilità invece di evitarla.