Dalla musica all’arte visiva: Bug Gabriele Pandiani

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Il fermo-immagine psichedelico e surreale per non sfuggire a una presa di coscienza della cruda realtà

Andare oltre è l’imperativo di Bug Gabriele Pandiani, artista poliedrico che partendo dalla composizione musicale approda, per esigenze espressive, alla creazione nell’ambito dell’arte visiva. Questo passaggio avviene gradualmente e in maniera spontanea durante le sue sperimentazioni in ambito video: attraverso l’analisi dei materiali elaborati egli cattura dei frame che costituiscono la base per l’elaborazione digitale delle sue immagini. Nella sua ricerca l’autore si avvale di colori luminescenti, volutamente surreali, attraverso cui genera uno spazio alternativo, vibrante, tanto fluido quanto concreto, che si propone allo spettatore in una curiosa dicotomia tra movimento e stasi. Nella sua produzione spesso i confini tra astrazione e figurazione si annullano accogliendo tematiche d’attualità di cui l’autore si fa portavoce non solo per narrare il nostro tempo ma anche, e soprattutto, con l’intento di scuotere i nostri animi.

“Climate Alert”

In Climate Alert il magma fluido dell’entità cromatica popola un’area dall’inconsueta prospettiva in cui vetture, canne fumarie e uno squarcio urbanistico ci offrono una visione tanto familiare quanto allarmante, inducendo il fruitore a riflettere sulla responsabilità delle scelte quotidiane di ogni uomo che vive e agisce sulla superficie del mondo. Funesto è il panorama messo in scena nell’opera Armies in Action, Humanity in Regression, contraddistinta da uno stile neo-figurativo di cui protagonista è il palazzo del Cremlino di Mosca, simbolo della contemporanea avanzata Russa sull’Ucraina, che si staglia con supremazia e potenza cromatica sull’orizzonte di un cielo cupo e nuvoloso digitalmente manipolato con abilità dall’artista per suggerire il possibile incombere di deflagrazioni minacciose, con lo scopo di destare la nostra attenzione sugli effetti devastanti della guerra e delle armi. Possiamo dunque definire efficace quanto splendida la capacità di sintesi di Bug Gabriele Pandiani, onorevolmente messa al servizio di una comunicazione di immediata efficacia al fine di una necessaria presa di coscienza nei confronti di una cruda realtà che spesso, invece, attraverso l’arte tendiamo a fuggire.