Claudia Cardinale, diva dalle mille sfaccettature, è stata recente protagonista di un omaggio unico, la retrospettiva personale organizzata da Cinecittà al MoMA di New York. Un evento storico, celebrato in una delle massime istituzioni culturali del mondo, come rararamente avviene per un’attrice in attività. Ora quell’omaggio viene riproposto da Cinecittà in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma, alla Casa del Cinema da Venerdì 19 a Domenica 21 maggio con una selezione ad hoc di 5 film più un cortometraggio inedito, tutti a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, per dare al pubblico romano una summa del talento, il carisma, la bellezza, lo stile di una delle più grandi interpreti del cinema mondiale. In questa tre giorni la sala Cinecittà di Casa del Cinema offrirà dei titoli entrati nell’immaginario collettivo, con delle visioni assolutamente da riscoprire.
Venerdì 19 maggio, alle ore 19, la proiezione di La Ragazza di Bube, capolavoro di Luigi Comencini, restaurato da Cinecittà, prodotto da Cristaldi nel 1963, restituito al pubblico in una versione tornata a splendere nel bellissimo bianco e nero di Gianni Di Venanzo, con una magnifica Cardinale, dalla voce graffiante, in un ruolo che le valse il primo importante riconoscimento, il Nastro d’Argento come Migliore Attrice. La proiezione sarà introdotta al pubblico da Francesca Via, Direttrice generale della Fondazione Cinema per Roma, Nicola Maccanico, Amministratore delegato di Cinecittà, e da Claudia Squitieri, figlia dell’attrice e curatrice del volume di recente uscita “Claudia Cardinale. L’indomabile”, edito da Cinecittà ed Electa.
Il film sarà preceduto dall’ultimo lavoro che vede la diva protagonista: Un Cardinale Donna di Manuel Maria Perrone, prodotto da Claudia Squitieri e girato nella sua residenza nei pressi di Parigi. Un cortometraggio-gioiello che restituisce la grazia incantata e insieme ironica della protagonista. Da riscoprire, Sabato 20 maggio, alle ore 17, Il magnifico cornuto, opera del 1964 di Antonio Pietrangeli, straordinario nel descrivere la società italiana attraverso un racconto intimo, cui Cardinale dà un carico di sensualità e intelligenza perfetto. E alle 21, un titolo immortale come Il Gattopardo di Luchino Visconti, del 1963, alla cui gloria l’Angelica di Claudia Cardinale deve una parte importantissima.
Domenica 21 maggio, alle ore 17, si riprende con un altro capolavoro del 1963, 8½ di Federico Fellini, a sottolineare quanto in un anno magico del nostro cinema Claudia Cardinale sia stata un personaggio-chiave, e sia entrata nell’immaginario collettivo.
Infine sempre domenica 21 maggio, alle 21, Atto di dolore, del 1990, con il ritratto di una mater dolorosa stravolta dalla storia di droga di un figlio, porta, oltre alla statura dell’attrice (premiata qui con un Globo d’oro), anche quel filo costante e fondamentale che è stato il rapporto di lavoro e di vita con il regista, Pasquale Squitieri. E a presentare il film sarà la figlia del regista, Paola Squitieri, insieme a vari collaboratori del film, a cui parteciparono, tra gli altri, Enrico Lo Verso e Gabriele Muccino.