L'attrice Camilla Filippi_credits Courtesy of Press Office

La recitazione come specchio dell’anima, il personaggio da interpretare che si indossa come fosse seconda pelle. Nell’abito dell’attrice Camilla Filippi sembra esserci nata, lo dimostra continuamente nei suoi progetti a teatro, in tv e al cinema. Non poteva che essere suo il ruolo del mito Giulietta Masina nella nuova stagione della docuserie “Io e Lei”, da martedì 14 febbraio in esclusiva alle ore 21.15 su Sky Arte, in streaming solo su Now e disponibile on demand. Targato MaGa Production, per la regia di Massimo Ferrari, un viaggio nelle opere delle grandi artiste che hanno scritto le pagine più importanti della storia del secolo scorso e restano nella memoria collettiva. Sul piccolo schermo, in programma cinque episodi che, accanto a Masina, spaziano nella vita della cantautrice Gabriella Ferri (Carolina Crescentini), la fotografa Tina Modotti (Cristiana Dell’Anna), la stilista Elsa Schiaparelli (Valeria Bilello) e la danzatrice Isadora Duncan (Sonia Bergamasco). E, come se fosse davanti ad una platea che la ascolta, Filippi si racconta svelando il lato più intimo della sua personalità, in un crescendo di emozioni che lo spettatore riesce a recepire, accogliere e applaudire.

Su Sky Arte interpreterà Giulietta Masina nella serie “Io e Lei”. Come si è preparata al ruolo? 

«Ho rivisto tutti i suoi film, ho visto tutte le interviste che sono riuscita a trovare e letto l’unica “biografia” che hanno scritto su di lei. La serie si basa proprio sulla ricerca di Giulietta, quella personale e quella attraverso l’incontro con persone che erano nella sua vita».  

Si è sentita accolta dal personaggio? 

«È stato un onore, una scoperta, una gioia “incontrare” una donna immensa e penso, per il poco che l’ho “conosciuta”, di avere molte cose in comune con lei». 

Masina non brillava per la sua bellezza quanto per il talento. Si vede più brava che bella?

«Non direi che non era bella, Masina non rientrava nei canoni estetici che avevano imposto per quel periodo storico. Un diktat di quella corrente che non smette di essere di moda e che si chiama Patriarcato. Per quanto mi riguarda, non posso dire se sono brava, spetta agli altri, io ci metto l’impegno. Se mi sento bella? Sì, mi piaccio».

L’attrice Camilla Filippi_credits Courtesy of Press Office

Anche lei è sposata con un regista, Stefano Lodovichi. Non era meglio separare vita privata e professione?

«Perché dovrebbe essere meglio? Il nostro amore si basa anche sulla stima artistica e, onestamente, niente ci piace di più che creare insieme». 

In “Giulietta degli spiriti”, la protagonista vive una crisi matrimoniale con il marito Giorgio e decide di affidarsi ad una seduta spiritica. Crede nell’esoterismo e nell’aldilà? 

«Credo assolutamente nelle azioni che compiamo quotidianamente e nell’energia che mettiamo nel cosmo».

Per HaperCollins ha pubblicato il libro “La sorella sbagliata”. I parenti non si scelgono, ma si può imparare a comprenderli e ad amarli? Lei ci è riuscita?

«In generale, tendo a comprendere l’altro. Sono fatta anche di debolezze, se non guardassi a quelle degli altri con amore non amerei me stessa». 

L’attrice Camilla Filippi_credits Courtesy of Press Office

A teatro, diretta da Susy Laude, ha portato in scena “Non esistono piccole donne”. Quando si è sentita, o l’hanno fatta sentire, piccola? 

«Viviamo un’epoca in cui tendono sempre a schiacciarci. Non nego che, talvolta, ci siano riusciti, ma non ho mai abbassato la testa e ho sempre provato pena per l’ignoranza di chi ci ha provato». 

Tornerà a breve sul palco con nuovi  progetti teatrali? 

«Debutto il 21 febbraio all’Off Off Theatre di Roma, per adesso mi concentro su quello». 

Se non avesse scelto il percorso attoriale, cosa avrebbe fatto? 

«Da giovane avrei risposto l’architetto, ora le dico che mi sarei divisa tra lo scrivere e un’azienda agricola». 

E, oggi, un eventuale piano B per il futuro ce l’ha? 

«Più che un piano B, ho tanti piani A».