Il cinema italiano piange Lando Buzzanca, aveva 87 anni

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Il merlo maschio della commedia sexy italiana si è spento oggi a Roma all’età di 87 anni. Era ricoverato presso il Policlinico Gemelli di Roma. Dal 2021, Lando Buzzanca aveva subito infatti le conseguenze di una malattia invalidante, che ne aveva compromesso ormai da tempo le facoltà mentali e cognitive, fino alla scomparsa avvenuta oggi.

Nato a Palermo in una famiglia di attori, compì i suoi studi nella città natale e a diciassette anni si trasferì a Roma, dove rimase per gran parte della sua vita. Protagonista della commedia sexy all’italiana degli anni ’60 e’70, fu in un primo periodo fortemente osteggiato dalla critica ottenendo poi un grande successo di pubblico e la notorietà internazionale, con “Il merlo maschio” del 1971 diretta da Pasquale Festa Campanile. Se pur negli anni seguenti fu attore al fianco di famose attrici come Claudia Cardinale, Catherine Spaak, Barbara Bouchet, Senta Berger e Joan Collins, non si adattò alla moda della commedia sexy all’italiana, rifiutandosi di comparire in pellicole quali quelle che resero famosi attori come Alvaro Vitali, Edwige Fenech, Gloria Guida e Gianfranco D’Angelo. Preferì invece lavorare in radio, dove per qualche anno fu protagonista di “Gran varietà”.

Buzzanca prese la scena anche in teatro ed in tv, tornando nel 2005 a lavorare per la televisione con la fiction “Mio figlio”, nel ruolo del padre di un ragazzo omosessuale, ottenendo uno straordinario successo di pubblico, tanto che cinque anni più tardi venne prodotto un sequel, “Io e mio figlio – Nuove storie per il commissario Vivaldi”, andato in onda nel 2010, anno in cui Buzzanca comparve poi anche nelle miniserie “Lo scandalo della Banca Romana” e “Capri 3”. Nel 2007 recitò nel lungometraggio cinematografico “I Vicerè” di Roberto Faenza, per il quale fu candidato al David di Donatello per il miglior attore protagonista e vinse il Globo d’oro come migliore attore. Nel 2016 tornò con la partecipazione al noto programma “Ballando con le stelle” nelle vesti di ballerino.

Nel 2017 comparve nuovamente nel film “Chi salverà le rose?” di Cesare Furesi, al fianco di Carlo Delle Piane. Poi nel 2021 si ammalò e sulla sua situazione di salute ci furono una serie di voci con accuse e smentite da parte di familiari e persone a lui vicine, fino al decesso giunto oggi nell’Hospice del Gemelli Medical Center – GMC società benefit dell’Università Cattolica dove era ricoverato da circa due settimane.

Il suo carisma, la sua ironia e la sua dirompente sicilianità gli hanno aperto le porte come attore di teatro, televisione e cinema e lo hanno consacrato ad artista poliedrico del mondo dello spettacolo. Il cinema oggi dà l’addio ad un attore che ha lasciato il suo ricordo intramontabile nella storia del cinema italiano.