Le connessioni universali nell’arte senza tempo di Andrea Russo

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La luce che si diffonde ed irradia gli spazi e gli oggetti a noi circostanti fa risaltare due presenze antitetiche e suggestive: il sole e la luna, nello specifico la luminosità splendente ed irradiante del primo e l’aurea argentea, poetica e fascinosa della seconda. Andrea Russo, artista emergente, cerca di comprendere l’universo pensando alla luce, all’energia, alla frequenza e alla vibrazione (ricordando Nikola Tesla) e a collocarlo al centro delle sue opere in un modo che si connetta al ‘tutto’. Trovare un ponte tra immanenza e trascendenza, Entanglement si direbbe in fisica quantistica, è il fine ultimo delle sue opere, la ricerca di quell’ ‘equilibrio vettoriale’ che ha alle spalle una storia di studio e ricerca tramandata nel corso dei secoli.

Comprendere lo scheletro sottostante, la struttura ed il respiro dell’universo affascina profondamente l’artista tanto da diventare ispirazione e successivamente arrangiamento artistico, collocandosi come cuore pulsante delle sue opere, da cui tutto si muove, si amplifica, si espande con un movimento a spirale tipico della forza creativa dell’universo e percorso tracciato da seguire per ritrovare se stessi ed orientarsi nel mondo circostante. La forma ciclica assunta dal flusso di energia su qualsiasi scala d’esistenza, rimanda agli studi di Arthur Young e alla sua ‘energia toroidale’ a cui Andrea Russo fa fede e riconosce come primum momentum del suo input creativo.

I colori, freddi, brillanti richiamano lo spazio ed i toni della terra, le opere presentano al centro un prisma simbolo di inizio di ciò che ogni cosa è vita, schema della genesi in cui tutto c’è e da cui tutto parte. Nella sua rappresentazione pittorica i vari elementi sono legati in continuità, interconnessi a significare che siamo ‘parte di un tutto e tutto è uno’ in un rapporto di relazione essenzialistico; un unicum imprescindibile dagli altri, che si apre ad uno scenario di vita naturale ed universale di cui noi siamo straordinari tasselli.

“La mia arte è senza tempo, non si limita al presente, ma racchiude al suo interno contemporaneamente il passato ed il futuro, va oltre i confini dello spazio e del tempo, unisce immanente e trascendente per arrivare lì dove tutto è uno e viene rappresentato attraverso un ricercato equilibrio.”

Approcciarsi alle opere di Andrea Russo è un viaggio metafisico che catapulta il pubblico in una dimensione interstellare vasta ed illimitata, senza barriere di confine o di immaginazione. La chiave è saper leggere senza affidarsi ad uno strumento critico preciso ma lasciarsi trasportare da primordiali sensazioni distaccate dalla concretezza. Spazio e tempo ruotano in un vortice senza recinzioni in cui il soggetto può collocarsi all’interno e lasciarsi abbracciare o restare intorno e farsi trascinare da una forza centripeta. Un’esperienza a tutto tondo che fa rivalutare i propri dogmi ed allargare se non cambiare la propria prospettiva.

L’artista mette a disposizione della sua arte la simbologia del pensiero, elementi che si fanno custodi dell’equilibrio universale, che siano le mani dell’uomo o le rocce rinvenibili in natura. Ciascuna al suo interno nasconde il fulcro della vita, la sostanza di cui siamo fatti, come un diamante, prezioso punto di partenza e di arrivo, di luce ed ombra, che trattiene al suo interno l’originale bellezza e l’intensità dell’essere universale.