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La sua pittura surreale richiama al ricordo di grandi nomi della storia dell’arte
La pittura surreale di Vincenzo Pinto richiama il ricordo di grandi nomi della storia dell’arte, da Giorgio de Chirico a Magritte. I soggetti sembrano essere carpiti da scenari intimi, che trovano loro ragion d’essere nella fantasia dell’artista. Amplessi mai consumati, sentimenti evocati, parole appena sussurrate, questo il sottobosco emotivo dal quale scaturisce la luce espressiva del nostro artista. Pinto lavora con un tratto sicuro, ponendo particolare attenzione alla luminosità del colore e alla forza evocativa ed espressiva del riflesso. Passa con agio da composizioni dove le sfumature muovono leggere il paesaggio naturale, riproducendone con realismo i cromatismi, ad altre in cui tutto è esemplarmente idealizzato. Questi lavori rivelano non solo una grande perizia nella definizione del tratto, ma soprattutto la capacità di cogliere l’essenza di una riflessione etica e di tradurla in paradigma visivo tramite un linguaggio simbolico. Nasce a Torre del Greco (Napoli) nel 1975. Il disegno e l’arte lo accompagnano sin da bambino, diventando la vera e propria espressione delle sue emozioni e dei suoi sentimenti. Nel 2010 tele, colori e pennelli diventano lo strumento per mostrare agli altri le sfumature del suo “Io”. L’inizio del percorso artistico lo coinvolge sempre di più, il contatto con i fruitori lo emoziona, lo stimola e lo accompagna nel suo cammino artistico che lo vede esporre in importanti gallerie ed eventi d’arte. Espone alla Royal Opera Arcade Gallery di Londra, al Museo Europeo di Arte Moderna di Barcellona, partecipa al grande evento “L’isola che c’è” a Palermo, durante il quale viene intervistato da Red Ronnie nel Roxy bar TV. Selezionato da Vittorio Sgarbi, per la mostra “Panorama d’Italia” presso il teatro Politeama di Palermo, gli viene dedicata la copertina della nota rivista Effetto Arte diretta da Paolo Levi. Secondo classificato alla Prima Biennale del Mediterraneo (Palermo). Vittorio Sgarbi scrive per lui un testo critico e seleziona due dei suoi lavori destinati alla storicizzazione e all’archiviazione nella sua collezione privata. Partecipa alla Biennale delle Nazioni di Venezia, dove il critico Marco Rebuzzi, seleziona le sue opere per una mostra presso il Museo Gonzaga di Mantova, da lui diretto. Ancora tanti eventi e tanti riconoscimenti per Vincenzo Pinto che continua a regalare emozioni al pubblico e a raggiungere traguardi sempre più importanti.