Un artista digitale che contamina nuove tecnologie e suggestioni surrealiste e metafisiche
Lino Di Lernia emerge come un talentuoso artista poliedrico, inizialmente radicato nella fotografia ma successivamente abbracciato con passione il ruolo di digital artist. Il suo lavoro si impone per la capacità di trasmettere mistero e sogno attraverso dimensioni oniriche di grande impatto. La presenza pervasiva dell’elemento femminile nelle sue opere contribuisce a completare scenari misteriosi, arricchiti da una vibrante tavolozza cromatica che cattura l’attenzione dello spettatore. Di Lernia dimostra una maestria nell’utilizzo del colore, creando atmosfere accattivanti e suggestive. Il suo universo parallelo si configura come una profonda esplorazione di concetti simbolici espressivi, con richiami suggestivi che coinvolgono lo spettatore in un’esperienza visiva e concettuale unica. La capacità di narrare il mistero attraverso la sua arte evidenzia la sensibilità artistica di Di Lernia, trasformando concetti astratti in opere che parlano direttamente all’animo.
In definitiva, Lino Di Lernia si distingue come un creativo di grande talento, capace di tradurre il suo mondo interiore in opere visive che vanno al di là della mera rappresentazione, offrendo al pubblico una lettura profonda e coinvolgente dei suoi concetti simbolici espressivi. Di Lernia è un imprenditore che ha coltivato fin dall’adolescenza la passione per la fotografia e l’arte, due passioni simili che si fondono nei suoi lavori grazie ad una continua contaminazione fra scatti fotografici ed influenze delle avanguardie artistiche del ‘900. Le sue opere, impregnate di mistero e fascino, trovano nel surrealismo lo strumento per esplorare i confini della realtà e della fantasia, creando mondi onirici che sfidano la logica e invitano lo spettatore a immergersi in un universo parallelo di riflessione. Al centro di queste visioni surreali si trova quasi sempre la figura femminile, potente e seducente, rappresentata attraverso figure enigmatiche e suggestive che incarnano una vasta gamma di emozioni, simbolismi ed iconografie da scoprire durante la fruizione delle sue opere.
Alcuni dei suoi lavori più significativi sono stati recensiti, apprezzati e selezionati da importanti critici d’arte come Vittorio Sgarbi e Angelo Crespi. Questo il pensiero di Vittorio Sgarbi in merito alla sua recente produzione: «Per quanto le opere di Di Lernia possano essere considerate espressione dei nostri tempi, manifestano una evidente nostalgia per le correnti storiche dalle quali l’artista milanese non può prescindere pur nell’ideazione di un personalissimo linguaggio espressivo. È interessante notare che Di Lernia sia anzitutto un artista eclettico, affascinato dalla pittura tradizionale, dalla fotografia e dal mondo virtuale. Le immagini, catturate dallo scatto, come dal pennello, vengono manipolate digitalmente al fine di creare suggestivi effetti iperrealistici, che sfumano subito in visioni surrealiste alla Magritte o Delvaux e, persino, in drammi dechirichiani e cinematografici. Le rade figure che animano le opere sono isolate nella loro quotidianità o vestite di un’aura magica e diafana: compaiono reiterate, in processioni ossessive, o monolitiche nella loro austerità. Le ambientazioni sono siderali, evocative, labirintiche e geometriche. Le architetture essenziali, quasi incomplete, generano una vibrante luminosità e definiscono le prospettive del paesaggio, accentuandone il mistero, la desolazione, il silenzio e l’immobilità. Il cielo è nudo e glaciale o animato dalla luna e dalla cupezza delle nubi. Un’allucinazione simbolica che trascende la presenza in solenne incanto».