Un cinema che offre uno sguardo a 360 gradi sul meridione, d’Italia e del mondo, nella tredicesima edizione di “Verso Sud”, Festival del Cinema Mediterraneo, in corso fino al 29 agosto presso l’Arena Alberto Neri di Reggio Calabria, parte della storica rassegna Catonateatro. Promossa da Polis Cultura con la direzione artistica di Luciano Pensabene e quella organizzativa di Lillo Chilà, la manifestazione è partita il 22 luglio scorso con l’opera prima “L’Afide e la Formica”, girata dal lametino Mario Vitale nella sua città. Uno sguardo sugli italiani di nuova generazione, figli di genitori immigrati, che faticano a trovare una propria identità in una società che stenta a riconoscerli. Il film, prodotto dalla catanzarese Indaco Film con Rai Cinema, ha usufruito del sostengo della Fondazione Calabria Film Commission, durante la presidenza di Giuseppe Citrigno, ed è stato presentato al pubblico dagli attori calabresi Cristina Parku (protagonista con Beppe Fiorello) e Alessio Praticò. Due giovani artisti rappresentanti di una regione che nell’edizione di quest’anno vanta una forte presenza nella rassegna anche con il pluripremiato “Una femmina” di Francesco Costabile (proposto il 16 agosto scorso), “A Chiara” di Jonas Carpignano (23 agosto) e l’acclamato “Freaks Out” di Gabriele Mainetti, con una parte importante della trama ambientata in Sila, che chiuderà la rassegna il 29 agosto. Ancora grandi storie nei luoghi del Sud con “L’Arminuta” di Giuseppe Bonito (24 luglio), “Il bambino nascosto” di Roberto Andò (27 luglio), “Qui rido io” di Mario Martone (1 agosto) e “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo, in programma il 27. Opere che, secondo la tematica portante della manifestazione, narrano un Sud lontano dagli stereotipi, rappresentandone difficoltà e bellezza; ma anche storie di riscatto di giovani che si ribellano al degrado dell’hinterland calabrese. Lo sottolinea il direttore artistico dell’evento Luciano Pensabene: ”Tredici anni fa siamo partiti assieme allo storico patron Nicola Petrolino (scomparso nel 2019) con l’intento di svecchiare una narrazione del Sud che andava sempre in un’unica direzione, tanto in tv che nei media. “Verso Sud” nasce non a caso in un territorio con grandi lacune nella proposta culturale, con l’obiettivo di valorizzarlo per poi espandersi verso un altro Sud, quello del mondo, con problemi comuni. Quindi, da Reggio Calabria a Buenos Aires”. Coerente col fil rouge della rassegna lo sguardo sulla filmografia mediorientale, con “Un eroe” dell’iraniano Asghar Farhadi (proposto il 4 agosto), “Noi due” dell’israeliano Nir Bergman (11 agosto) e, ancora dall’Iran, “Figli del Sole” di Majid Majidi, che sarà proiettato il 25. A Petrolino, docente e critico cinematografico, è dedicato l’omonimo premio assegnato quest’anno a Donatella Finocchiaro, protagonista del film di Goran Paskaljevic “Nonostante la nebbia”, proposto il 29 luglio scorso. Il giorno dopo l’attrice catanese ha aperto la trentasettesima edizione di Catonateatro con “La Lupa”, suo debutto alla regia, realizzato per il centenario della morte di Verga. La pièce ha inaugurato un programma che anche quest’anno ha portato grandi produzioni nell’estrema periferia nord di Reggio Calabria, tra cui il “Concerto napoletano” di Lina Sastri, “Grease” diretto da Saverio Marconi, il tour “Io in blues” di Irene Grandi e la “Carmen” di Bizet con l’Orchestra Filarmonica della Calabria. E, inoltre, i one man show di Sergio Rubini (“Ristrutturazione”) e Drusilla Foer (“Eleganzissima Estate”, sold out il 12 agosto scorso). “Dalla sua prima edizione, “Catonateatro” ha ospitato spettacoli e personalità di spicco, tra cui Strehler e De Simone e nomi del calibro di Carosone, Proietti e la Fracci – ha ricordato Pensabene – diventando una manifestazione di livello nazionale, presente anche nel periodo del Covid, con pochi spettacoli e una platea dimezzata. Quest’anno la stagione calca il solco di quelle precedenti, tra musical, lirica, one man show e concerti. Un cartellone variegato che incontra tutti i gusti del pubblico”.
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