Addio a Catherine Spaak, la diva de Il Sorpasso

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Ph. Il Giornale.it

È morta, a 77 anni, Catherine Spaak. Il decesso a Roma in una clinica in via Carlo Poerio. Aveva compiuto da poco 77 anni. Nel 2020 era stata colpita da una emorragia cerebrale.

Attrice, scrittrice, cantante, ballerina, conduttrice televisiva, protagonista del cinema italiano negli anni Settanta, bellezza raffinata, grande personalità. Negli anni Sessanta Catherine Spaak è una attrice tra le preferite della Commedia all’Italiana. Icona di un cinema italaino autoriale in  La Noia di Damiano Damiani in cui appare ricoperta di banconote. Nel 1962, ha affiancato il grande Vittorio Gassman in Il Sorpasso di Dino Risi, nel ruolo di Lilly, figlia adolescente con il delizioso completino a strisce che entra nella storia del costume, l’attrice è immortalata in costume nel poster del film: “Venivo dalla Francia, noi giovani eravamo più trasgressivi, all’epoca”.

Nello stesso anno, 1962, ha girato La voglia matta di Luciano Salce, accando a Ugo Tognazzi, sul cui set conosce Fabrizio Capucci, che sposerà nel 1963. Nel 1964 è tra i volti femminili de L’armata Brancaleone di Mario Monicelli. C’erano solo tre donne sul set, eravamo in difficoltà, racconterà. “Ero timida e sul set i colleghi si divertivano a insultarmi. Poi Vittorio si è scusato”.  Con Marcello Mastroianni, “Educato, gentile, si lavorava benissimo con lui”, così lo ricordava sul set de L’uomo dai cinque palloni di Marco Ferreri, del 1963. 

Dopo le esperienze nel cinema e nella musica era passata alla tv. Dal 1985 al 1988 conduce le prime tre edizioni di Forum con il giudice Santi Licheri, all’interno di Buona Domenica. Ma la consacrazioen arrivò  con Harem, trasmissione che condusse su Rai3 per oltre 15 edizioni.

Nella sua ultima intervista televisiva, nell’agosto 2020, Catherine Spaak aveva rivelato a Storie Italiane di essere sopravvissuta a un’emorragia cerebrale: «Non provo nessuna vergogna a parlarne. Tante persone che hanno problemi di salute tendono a nasconderlo. Sei mesi fa ho avuto un’emorragia cerebrale e, successivamente, delle crisi epilettiche dovute alla cicatrice».