Kroce, pseudonimo di Kevin Croce, è un cantautore che ha sempre avuto una grande qualità, quella di sognare e di saper trasformare i suoi sogni in realtà. Da qui nasce Pagliaccio, che è il suo primo singolo uscito il 19 di novembre.
Chi è Kroce?
Kroce è il risultato di una delle tante passioni che ho deciso di portare avanti. Sono sempre stato un sognatore, uno che pensa in grande, posso fare qualunque cosa, basta volerlo, evito di pormi limiti, è già abbastanza brava la vita a farlo ed io ho deciso di diventare bravo a realizzare i miei sogni, di mettercela tutta in tutto, non faccio solo musica. Ho una palestra, insegno autodifesa, con mio padre organizziamo eventi musicali e scambi culturali, diciamo che porto avanti anche l’attività di famiglia e quando capita ho anche una vita social. Kroce altro non è che una parte di me, quella grazie alla quale posso esprimermi artisticamente e posso, magari un domani, raggiungere più persone possibile.
È uscito il tuo primo singolo intitolato “Pagliaccio”, come è nato il brano?
Il brano è nato mentre nel mio piccolo studio mentre lavoravamo a tutt’altro, avevamo quattro brani in lavorazione, con mio padre ed Avin, il mio produttore. Avin in mi fa sentire ad un certo punto una progressione di quattro accordi in loop. Ho zittito tutti, iniziato ad ascoltare il suono delle parole che mi vorticava in testa ed ho scritto le prime frasi. Da lì una mezz’ora di tensione in cui cercavano di capire cosa mi stesse passando per la testa e mi registravano mentre farfugliavo cose al microfono Dopo di che il silenzio. Ho detto stop, senza dare troppe spiegazioni, sono corso a chiudermi in camera ed ho dato un senso a tutto ciò che avevo scarabocchiato nelle note del cellulare. Quella notte avevamo deciso quale sarebbe stato il primo singolo.
Che cosa vuoi trasmettere?
Vai oltre le apparenze, scava se vuoi e puoi nella vita degli altri, altrimenti non giudicare, non sai nulla degli altri delle loro vite e di come scelgono di viverle…
Che cosa significa fare musica oggi?
Credo sia molto soggettivo, dire “faccio musica” può voler dire tutto e nulla. Voglio esprimermi, farmi conoscere, penso di essere nel giusto e voglio che più gente possibile sappia che ho un punto di vista e possa ascoltarlo e magari prenderlo in considerazione. Nella mia vita ho superato tante cose grazie alla musica, mi ha guidato, fatto ragionare, dato spunti, mi ha insegnato, o per lo meno l’ho saputa ascoltare… mi piacerebbe fare lo stesso per qualcun altro.
Progetti per il futuro?
Tantissimi, sono uno a cui piace sognare in grande… tenetevi pronti, non posso dire molto, ma è solo l’inizio.