Hand in Hand, Fendi omaggia gli artigiani italiani

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Da Calopezzati a Palazzo della Civiltà Italiana di Roma, 5 giorni sospesi tra sogno e realtà. La Fabbrica Tessile Bossio, storica realtà di artigiani che lavorano filati e tessuti è stata scelta dal marchio leader italiano Fendi per rappresentare la calabria e i suoi artigiani nell’ambito del progetto denominato Hand in Hand.

Un enorme entusiasmo e un grande arricchimento che nasce dal confronto con l’eccellenza delle realtà artigianali italiane e con un pubblico appassionato e competente. Con il progetto “Hand in Hand”, Fendi celebra la qualità e la varietà della maestria artigiana italiana. La Maison italiana ha invitato 20 atelier, a rappresentanza di 20 regioni, a reinterpretare la sua borsa icona Baguette, creata nel 1997 da Silvia Venturini Fendi.

Un progetto inedito che la stilista desidera ampliare sul piano internazionale per omaggiare i migliori artigiani di tutto il mondo. Lo scorso 27 ottobre nella capitale si è tenuta la cerimonia di presentazione ufficiale del progetto.

La Fabbrica Tessile Bossio, oggi guidata da Vincenzo Bossio, è stata chiamata per rappresentare l’artigianato calabrese con il tessuto di ginestra progettato dal maestro Pasquale Filippelli. Il sapiente lavoro fatto dalle mani esperte dei maestri tessitori ha portato alla creazione di un prodotto che riproduce motivi della tradizione locale, con tinture a base vegetale, ma soprattutto mostra tutta la bravura nel tessere la fibra di ginestra. Una antica tradizione ricordata solo dai vecchi maestri, una tecnica che oggi grazie a questo progetto ritrova dignità. Ed è grazie proprio agli artigiani e alla loro volontà di perpetrare quanto appreso in anni di lavoro che tali tecniche non vengono dimenticate, ma anzi tramandate.  Di recente la Fabbrica tessile Bossio sta affrontando una nuova sfida ovvero di riportare alla luce tecniche produttive degli anni 70 utilizzando macchinari antichi che permettono, però, la realizzazione di speciali tipi di tessuti (cimosati) molto ricercati da una clientela raffinata. Un concetto di produzione lenta ma artigianale, l’utilizzo di telai a navetta necessità di veri tessitori che sentono al tatto le differenze di battitura. Su prenotazione, si potrà visitare la mostra allestita all’interno del Palazzo della Civiltà Italiana, fino al 28 novembre.