Ad Alice nella Città il viaggio nell’Inferno dantesco in 3D

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In occasione della Festa del Cinema di Roma, all’interno del Festival Alice nella Città si è svolta la presentazione del cortometraggio in realtà virtuale “La Divina Commedia VR: l’Inferno, un viaggio immersivo” a cura dell’industria digitale creativa ETT, negli spazi Casa Alice (Alice nella città) presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.

L’evento, moderato da Raffaella Salamina Direttore de Il Giornale OFF, si è rivelato un grande successo dall’importante rilevanza culturale, oltre che di spettacolo e sperimentazione multimediale. Il cortometraggio, della durata di circa sette minuti, prodotto da ETT, industria digitale creativa, accompagnato dalla voce di Francesco Pannofino, permette allo spettatore di entrare nei panni del Poeta e di varcare le soglie dell’Inferno per intraprendere il suo celebre viaggio. Un cammino verso le arcane porte dell’Inferno, soglia che conduce ad una dannata disperazione, nel gelido buio di una notte senza fine per i poveri penitenti.

Entrando, grazie al VR 3D e all’integrazione di computer grafica con riprese cinematografiche in Realtà Virtuale, è possibile vivere un’esperienza coinvolgente ed immersiva.

Il progetto è stato sviluppato con l’obiettivo di rendere una delle più grandi opere della letteratura universale accessibile e fruibile attraverso l’innovazione tecnologica con nuove ed inedite formule narrative.

Il progetto è stato realizzato con la regia e la sceneggiatura di Federico Basso, mentre Alessandro Parrello ha curato la regia e la sceneggiatura delle riprese live. Inoltre, con le musiche originali di Marco Morini, è stata posta particolare attenzione al sound design per arricchire l’esperienza dello spettatore a 360° gradi.
West 46th Films ha seguito le riprese live tra location e studio, in stretta coerenza tecnico-artistica rispetto all’universo poetico delineato nella componente in computer grafica.

ETT  si è occupata interamente della produzione in Computer-Generated Imagery (CGI) Animation, con un lungo lavoro di ideazione, progettazione e realizzazione di modelli animati in 3D, partendo da uno storyboard profondamente legato ai versi e alle immagini della Divina Commedia dantesca.

Alla presentazione, oltre al regista sono intervenuti: Adele Magnelli, ideatrice e responsabile del progetto; Alessandro Cavallaro, supervisore scientifico della sceneggiatura e Pier Paolo Mocci, editore MAP Magazine il quale ha ribadito l’importanza di un’operazione cinematografica di questo peso culturale. Un’opera che può divenire utile strumento didattico per le giovani generazioni.

Alle domande poste dal direttore Raffaella Salamina, Basso ha dichiarato: “Credo che quello del VR sia un nuovo linguaggio che vada esplorato. Per questo corto non ci siamo ispirati ad altri film precedenti, perché in generale tendo sempre a non guardare lavori di altri che potrebbero influenzare il mio sguardo e anche per il fatto che sulla Divina Commedia non vi sono molte opere cinematografiche. Come riferimenti visivi siamo stati molto rigorosi da un punto di vista scientifico, quindi le mitiche illustrazioni di Gustave Dorè sono state un modello per capire come veniva ipotizzato l’Inferno, ma quelle che ci hanno condotto alla creazione delle immagini sono state le foto di Salgado ritraenti le miniere della Serra Pelada, in cui si respira un’atmosfera plumbea con queste masse di corpi che dà un impatto devastante a chi le guarda. Ovviamente anche i calchi di Pompei sono stati di forte aiuto, immagini che mostrano la paura che si ha di fronte alla morte, con anche delle sfumature di accettazione verso questa.” Infine, Basso ha descritto l’Inferno da lui ricreato come un luogo fermo, freddo, una grotta privo di amore in cui si alternano scene calde con un forte rosso proveniente dal buio e scene glaciali, come l’ultima, quella del lago ghiacciato in cui è confinato Lucifero, proprio come descritta nella Commedia da Dante stesso.