“Django Vecchio” doppio film amatoriale

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Quello del cinema amatoriale è un mondo che può riservare non poche sorprese, dove si possono trovare artisti che lavorano con libertà e passione. È il caso questo di Piero Galli, regista e direttore del Festival Intercomunale di Cinema Amatoriale di Brescia (noto ai più come F.I.C.A.), che il 21 luglio ha proiettato presso l’associazione Hug di Milano la sua ultima opera, la commedia western Django Vecchio. Il titolo è un riferimento al western del 1966 Django con Franco Nero.

Siamo in un piccolo paese del West, nell’aprile 1865: Django Vecchio (Walter Lombardi), pistolero talmente spietato che si dice sia il figlio del Diavolo, arriva seminando morte ovunque vada, specialmente nel saloon. Intanto, la popolazione attende la propria fine dopo l’annuncio di un disastro imminente. Tuttavia, c’è chi non si arrende e tenta di fermare il crudele fuorilegge.

Piero Galli ha spiegato che si tratta di “un doppio film”, in quanto a un certo punto si interrompe la narrazione iniziale e comincia quella di un secondo film, intitolato Django Vecchio contro Sartana Vecchio, ispirato al classico degli spaghetti western Django sfida Sartana. Per rendere il tutto più credibile, prima del Covid Galli ha fatto in tempo a recarsi in Spagna per realizzare diverse riprese nei luoghi dove furono girati i western originali, com’era uso comune fare negli anni ’60 e ’70. Il risultato è una parodia piena di scene surreali e battute politicamente scorrette.