“Quanto conta l’apparenza” Tatuaggi il nuovo singolo di Andrea Annecchini

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Ph Mario Ugozzoli

Andrea Annecchini è un giovane cantautore che è appena uscito con il suo brano Tatuaggi, mette in luce quanto nella società contemporanea sia più importante l’apparenza a discapito della reale sostanza.

Come  nasce la tua passione per la musica?

La musica è sempre stata una constante nella mia vita, già dai sei anni ascoltavo le melodie di quel periodo, facilitato dal fatto che i miei genitori per hobby organizzavano cantando eventi e manifestazioni. Un giorno mentre mio padre era dedito a provare come di consueto alcune canzoni, lui sentì che canticchiavo la melodia che stava provando, credo si trattasse di una canzone di Modugno, avrò avuto massimo otto anni o forse meno, mi chiamò e mi diede un microfono. Da quel momento non smisi più.

È uscita la tua canzone “Tatuaggi”

Cercavo una sonorità fresca, ritmicamente allegra e spontanea. Questo brano è nato proprio nella spontaneità di ricercare questo mood. Nel guardarmi intorno e vedere un mondo di colori, tatuaggi e persone alla continua ricerca di cambiare aspetto.

Quali messaggi vuoi trasmettere con questo brano?

Trovo tanta inspirazione nel guardare come le persone si affannino nel cercare un aspetto diverso e stravagante in questo tempo dove è più importante apparire che essere. Abbiamo la necessità di andare oltre le apparenze. Molte volte le immagini che vediamo non riflettono il loro vero contenuto, così anche nelle persone. Cerchiamo di sintetizzare e giudicare la vita di una persona semplicemente guardando il suo aspetto esteriore, in questo caso un tatuaggio. Sì, io ho subito in passato questi pregiudizi, ma facile che questo accada nella vita di un artista, ma non per questo ho scritto questo brano, l’ho scritto perché i ragazzi non cadano nello stesso errore, che la nuova società inizi a cambiare e a diventare più etica, meno ferma a dogmi e pregiudizi sterili di una mente povera e un’anima che non ha voglia di arricchire le sue esperienze. Siamo qui per arricchirci e molto abbiamo da imparare da chi la vita ci pone davanti, qualsiasi sia il suo colore e la sua forma. Andiamo oltre la forma, è fondamentale per poter conoscere noi stessi.

Quanto conta l’apparenza al giorno d’oggi?

Questi valori sono eterni, l’essere più che apparire sono la base di una vita di ricerca, di una vita costruttiva, evolutiva e di valore. Ma la vera domanda è: “Chi realmente conosce il vero contenuto di se stesso?” Abbiamo perso la bussola, abbiamo perso la voglia e la pazienza di ritrovarci, di studiarci difronte un mondo che elogia e gratifica spesso la forma, ma non la sostanza.

Progetti per il futuro?

Sicuramente nei prossimi mesi la costruzione di un nuovo album, di tanti altri contenuti che ho da esprimere e rendere pubblici. Prima partirò per l’America latina con questo album Apri gli occhi. Questo appena ci sarà possibile spostarsi, infatti sto ricantando i brani nella lingua spagnola e mi entusiasma molto solo al pensiero, perché il viaggiare è sempre stata una prerogativa della mia vita e un desiderio che finalmente potrò realizzare. La vittoria dei Sanremo Music Awards mi vedrà partecipare con la mia musica nel mese di novembre a Cuba, ma prima la presenterò anche a settembre al Festival della Moda di Venezia.