Maggio è il mese per antonomasia degli Oscar del Cinema italiano, nessuno slittamento per i David di Donatello giunti alla 66° edizione, la seconda dell’epoca Covid.
Doppio set per questa edizione con gli ospiti e i candidati divisi per ragioni di sicurezza sanitaria, tra: il Teatro 5, intitolato a Fabrizio Frizzi, il noto presentatore scomparso prematuramente, e il prestigioso Teatro Costanzi, alias Teatro dell’Opera di Roma. A presentare questa edizione in presenza parziale rispetto all’edizione dello scorso anno che si svolgeva completamente da remoto, ancora lui, Carlo Conti.
Partiamo con il dire che nonostante le difficoltà dovute dalla crisi sanitaria in atto, quest’anno, nonostante esercenti e Cinema abbiano vissuta una stagione di sofferenza, con le sale vuote per le chiusure decise dal Governo. “Nonostante tutto l’industria cinematografica quest’anno ha prodotto di più rispetto all’anno precedente ” è quanto ha affermato Piera Detassis, nel corso della cerimonia. “E’ una grossa soddisfazione per il nostro cinema, un miracolo essere riusciti a fare questa edizione del David in presenza” sottolinea il presidente della Fondazione dell’Accademia del Cinema italiano, Piera Detassis che ha fortemente perseguito l’obiettivo raggiunto ieri sera, grazie anche al direttivo del David, al Mic, e a tutte le associazioni di categoria: Anec, Anac, Agis, Fice nonché allo sforzo della RAI, per aver reso possibile questa emozionante e commovente edizione, sperando sia l’ultima stagione vissuta tra chiusure e parziali aperture.
Di seguito i premiati di questa edizione del David che il presidente Piera Detassis ha definito un’edizione molto competitiva vista l’elevata qualità dei prodotti in gara.
Miglior Attrice non protagonista Matilda De Angelis, alla sua seconda candidatura, per il film prodotto da Matteo Rovere, diretto da Sydney Sibilla “L’incredibile storia dell’isola delle rose”.
Miglior scenografia si aggiudica il premio la squadra capitanata da Ludovica Ferrario e Alessandra Mura; a ritirare il premio è la Ferrario in collegamento dal Teatro dell’Opera di Roma.
Miglior regista esordiente Pietro Castellitto che si aggiudica il premio su due candidature per il suo film I Predatori, prodotto da Domenico Procacci e la Fandango.
Miglior costumista Massimo Cantini Parrini per i costumi del film, Miss Marx, anche lui ritira il premio dal Teatro dell’Opera di Roma.
Primo omaggio al compianto M° Ennio Morricone, che Carlo Conti ricorda a meno di un anno dalla scomparsa. Dal Teatro dell’Opera di Roma l’Orchestra di Roma Sinfonietta, la stessa che il Maestro diresse quando era in vita, condotta dal figlio Andrea Morricone eseguendo il tema d’amore dal film Nuovo Cinema Paradiso.
A Monica Bellucci (in collegamento da Sophia) è andato il riconoscimento del premio speciale con n la motivazione di una “Carriera stellare che parte dalla nostra commedia e si lascia valorizzare da grandi autori come Coppola e Tornatore, fino alla devozione per il cinema francese, una carriera internazionale, cosmopolita ma profondamente italiana”.
Carlo Conti presenta lo spot con la voce narrante proprio di Monica Bellucci, organizzato dalle associazioni di categoria, per invitare il pubblico a tornare nelle sale.
Miglior attore non protagonista, Fabrizio Bentivoglio per la sua interpretazione nel film L’incredibile Storia dell’isola delle rose; Fabrizio Bentivoglio giunge così a 3 David di Donatello su ben 13 candidature.
Migliore montatore Esmeralda Calabria per il lavoro svolto nel film Favolacce, diretto da Fabio e Damiano D’Innocenzo.
Per la miglior sceneggiatura il riconoscimento va al compianto Mattia Torre, anche lui prematuramente scomparso dopo una lunga malattia, per il film Figli. E’ un momento di grande commozione, a ritirare il riconoscimento sono la moglie e la figlia di Torre, Emma Torre che si complimenta con il suo papà, per loro standing ovation, invocata da Carlo Conti
Miglior attrice protagonista, premio assegnato alla Signora del Cinema italiano: Sophia Loren, giunta al suo settimo David di Donatello su ben sette candidature. Anche per la Loren standing ovation.
David speciale ad un’altra icona del nostro cinema, Sandra Milo, che riceve il premio alla carriera.
Kim Rossi Stuart consegna il premio al miglior direttore della fotografia, Matteo Cocco per il film Volevo nascondermi.
E’ il momento di un secondo omaggio al M°Morricone, sempre dal Teatro dell’Opera di Roma, sulle note del capolavoro di Sergio Leone, C’era una volta in America.
Miglior attore protagonista, Elio Germano, giunto alla sua settima candidatura, e al quarto David di Donatello vinto per il ruolo di Ligabue nel film Volevo Nascondermi, diretto da Giorgio Diritti.
Per la miglior canzone originale il premio è assegnato a Luca Medici per il film Tolo Tolo.
Pier Francesco Favino consegna il premio per la categoria miglior Documentario, al docu- film Mi chiamo Francesco Totti del regista Alex Infascelli.
Altro David Speciale assegnato questa volta ad un altro grande attore, Diego Abatantuono che appare sul palco con il suo inconfondibile aplomb.
Per la categoria di miglior acconciatore, il premio va ad Aldo Signoretti per le acconciature di Volevo nascondermi, Signoretti giunge così al suo sesto David su otto candidature.
Per la categoria miglior regia che il premio consegnato al regista Giorgio Diritti per Volevo nascondermi, giunto così alla sua seconda candidatura.
Vittoria Puccini consegna il riconoscimento per una categoria di grande importanza per il cinema, quella del miglior suono, ad aggiudicarsi il David è il film di Giorgio Diritti “Volevo nascondermi”.
Altro momento toccante è il tributo di Enrico Brignano che rende un sentito omaggio al grande attore romano Gigi Proietti, con un premio tutto speciale ed una standing ovation all’icona romana, mentre dal palco del Teatro 5 campeggia un’ammiccante immagine dell’attore scomparso recentemente.
E Carlo Conti ricorda i tanti nomi di artisti italiani, del cinema e non, che purtroppo ci hanno lasciato in quest’anno particolare.
Benedetta Porcaroli consegna il David come miglior truccatore a Luigi Ciminelli per il film Hammamet di Gianni Amelio.
Per la miglior sceneggiatura non originale invece il David va a Marco Pettenello e a Gianni di Gregorio per il film Lontano Lontano, diretto da Gianni di Gregorio.
Per la categoria di miglior compositore il premio è assegnato a Gatto Ciliega contro il grande freddo- Downtown Boys per la pellicola Miss Marx, mentre il premio dello spettatore va al film Tolo Tolo, di Checco Zalone.
Per il David Giovani, che vede il voto di seimila giovani delle scuole superiori, il premio è assegnato alla pellicola 18 regali di Francesco Amato e prodotto da Andrea Occhipinti, mentre per il miglior cortometraggio il premio va ad Anne di Domenico Croce e Stefano Malchiodi.
Ancora una volta sale sul palco del Teatro 5, Pietro Castellitto, questa volta per premiare i migliori effetti visivi, che vanno a Stefano Leoni e Isabella Rocca per L’incredibile storia dell’Isola delle rose.
La miglior produzione è assegnata a Miss Marx di Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per la Vivo Film insieme a RAI Cinema- Joseph Rouschop e Valerie Bournonville per Tarantula Belgique, elogiando gli sforzi di piccole e grandi produzioni che mantengono vivo il Cinema italiano.
Carlo Conti poi ci tiene a ricordare tutti quelli che svolgono le mansioni più disparate sul set, dai runners a chi porta i cavi, attrezzisti e tutti quelli che rendono possibile la realizzazione di un’opera cinematografica, che solitamente appaiono nei crediti tra i titoli di coda di un film.
Per il miglior film straniero il premio è assegnato a 1917 di Sam Mendes.
Il riconoscimento per il miglior film invece lo ottiene Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti, prodotto da Palomar di Carlo degli Esposti. A premiare il film è Piera De Tassis.
E sulle note del M° Morricone in chiusura di premiazione, tratte dal film The Mission si conclude la 66^ edizione dei David di Donatello, con l’augurio del presidente dell’Accademia del Cinema italiano è quello di tornare il prossimo anno, tutti in presenza.