Ex modella, conduttrice televisiva trentina, Adriana Volpe è al timone del programma mattutino Ogni mattina su Tv8-Sky. Si racconta a Off spiegando come è cambiata la sua vita trasferendosi da Roma a Milano.
Si discute tanto su come i bambini e gli adolescenti dovrebbero rapportarsi con i social; da mamma come si regola in tal senso?
I social sono parte integrante della nostra quotidianità, anche se non volessimo utilizzarli dobbiamo conoscerli. Mia figlia Gisele che ha 10 anni , come la maggior parte dei bambini della sua età ha una grande dimestichezza con la tecnologia, quindi cerco di accompagnarla nella scoperta dei social spiegandole le insidie e vigilando da mamma!
In questo periodo di pandemia come è cambiato il rapporto con sua figlia?
Vivendo a Milano, che attualmente è, ed è stata per moltissimo in zona rossa, le privazioni più pesanti sono state la chiusura dei centri sportivi e l’impossibilità di creare occasioni di socialità: sono saltate le feste di compleanno, i pomeriggi con gli amici a casa e tutto questo ci ha portato a reinventare il tempo insieme. Il lato positivo è che il nostro rapporto si è rafforzato ancora di più, siamo riuscite a bastarci e ad interagire sempre con grande creatività.
Il passaggio da Rai2 a TV8 ha determinato – con più spazio a disposizione e una maggiore libertà espressiva – una crescita professionale riscontrata da molti… Come ha vissuto questo nuovo corso lavorativo e come pensa possa influire sulle scelte future?
Il progetto del Morning Show “Ogni Mattina” su TV8-Sky è stata l’occasione di misurarmi con una vera e propria maratona televisiva quotidiana per nove mesi, perchè fino a Pasqua sono andata in onda per quattro ore in diretta al giorno. Ora mi aspetta l’ultimo trimestre ed arriverò al traguardo di un anno intero di diretta e con più di 250 puntate condotte. E’ stato per me come un Master con una squadra di grandi professionisti, ora ho gli strumenti per spiccare il volo.
Sempre per lavoro ha dovuto cambiare città: da Roma a Milano. Impressioni sul capoluogo lombardo?
Milano è sempre stata il cuore pulsante dell’economia italiana, una città europea, all’avanguardia, pronta al cambiamento. Oggi è una città incatenata, impossibilitata a vivere alla sua velocità ed è come se avesse il freno a mano tirato, ma trova sempre il modo di reinventarsi, di guardare al futuro investendo su infrastrutture e che lavora tanto sottotraccia, confermando le sue grandi potenzialità. Ad esempio penso alla costruzione della nuova linea di metropolitana o alla Milano-Cortina (Olimpiadi 2026). Sono convinta che come è riuscita a rinascere con l’Expo, finita la pandemia, sarà la prima città a ripartire, trainando l’economia del paese.
Se dovesse condividere uno spazio televisivo con una collega chi sceglierebbe?
Non avrei dubbi, Alessia Marcuzzi. Siamo amiche e qualche mese fa, quando sono stata ospite a “Le Iene” ci siamo divertite a presentare qualche spazio della puntata insieme. Lei è un concentrato di allegria ed è una grande professionista e se dovessi condividere uno spazio con una collega, sarebbe uno spazio esilarante …Very Girl Power.
Mai pensato di recitare a teatro?
Recitare a teatro sarebbe una esperienza affascinante, ma anche molto distante dal mio lavoro abituale. Da personaggio televisivo, se dovessi scegliere nel mondo della recitazione, mi sentirei più vicina alla realtà delle fiction.
Quanto sono importanti i social per restare in contatto con chi segue il suo lavoro?
I social possono rappresentare un valore aggiunto, soprattutto per chi come me lavora nel mondo dello spettacolo. Ho un profilo Instagram che seguo personalmente (adrianavolpereal) ed è per me l’occasione di comunicare in via diretta e senza filtri con il pubblico, mostrando anche aspetti personali e della vita di tutti i giorni. Per me è un punto di contatto e di confronto con i followers; uno scambio che mi arricchisce ogni volta e che mi fa sentire ancora di più il loro calore.
Da tempo è impegnata in difesa delle donne e per la loro valorizzazione: ritiene siano stati fatti passi avanti e, nel suo ambito lavorativo, pensa siano sufficientemente considerate e impiegate come meriterebbero?
Credo che ad oggi, l’attenzione sulla figura della donna nel mondo del lavoro e dello spettacolo sia maggiore rispetto al passato, anche se la strada per giungere alla parità è ancora lunga. Nel mio programma ho voluto dar voce non solo alle donne, ma a quelle persone che sono state ostacolate nella loro vita o nel loro lavoro perché considerate diverse o fuori dal comune. Ho voluto raccontare le loro storie perché credo che la diversità sia sempre sinonimo di ricchezza e vorrei una società più inclusiva!
La prima persona che abbraccerà dopo la pandemia?
Mia nonna, la mitica Nonna Maria, che ha 100 anni, una donna forte ed un vero esempio per me.