Virgil-Henry Mathet:”Dopo Armani e Almodovar ora scelgo l’Italia”

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L’umiltà e la determinazione di rimettersi in gioco a 50 anni, dopo 25 anni di carriera da fotomodello per le più grandi maison della moda, ultima la campagna per re Giorgio Armani. Lui si chiama Virgil-Henry Mathet è parigino, bello e affascinante come pochi altri. Tre anni fa un maestro del cinema lo chiama per il debutto sul grande schermo, vuole una faccia nuova ed ecco, accanto ad Antonio Banderas, il bel tenebroso Mathet in Dolor y Gloria. Il maestro è Pedro Almodóvar e la matricola Virgil-Henry ricomincia da capo, studiando recitazione e ritrovandosi nel giro di poco tempo in una serie Netflix Toy Boy e in un thriller che vedremo prossimamente, Defectum. Ma la notizia che ci rende orgogliosi è che questo fotomodello e attore internazionale ha scelto l’Italia come luogo per vivere e per lavorare. Attualmente è tra i protagonisti della soap di Canale 5 Il segreto in onda ogni domenica pomeriggio prima del salotto di Barbara D’Urso, una sorta di Paradiso delle Signore dove il nostro interpreta Jean Pierre, il misterioso amante della marchesa Isabel De Los Visos. Vive tra le montagne del Veneto, parla un ottimo italiano, gira in moto e fa strage di cuori. Si allena, legge, studia, ed è pronto per lavorare per il cinema italiano. Ora però riavvolgiamo il nastro e cerchiamo di conoscerlo meglio.

Virgil-Henry, intanto ci racconti perché ha scelto l’Italia?
Io sono nato a Parigi e ci ho vissuto fino ai miei 25 anni, ma non sono né nazionalista né snob come la maggior parte dei miei concittadini. Spinto dall’amore e dalla voglia di trovare il luogo naturale della mia anima, mi sono trasferito a Madrid facendo da lì la spola con Milano per quanto riguarda la moda. Solo che Milano è molto simile a Parigi e ho scelto una città facilmente raggiungibile ma lontana da quella frenesia. Vivo da due anni a Valdagno, nel vicentino. Mi trovo meravigliosamente bene. Qui è tutto a misura d’uomo, sono vicino a tutto e al tempo stesso lontano. Faccio vita di paese e poi mi ritiro tra le montagne, faccio escursioni e giri in moto. A volte mi viene a trovare mia figlia, attualmente l’unica donna della mia vita.

Non è fidanzato?

No, sono fidanzato con la mia inquietudine, con questa voglia di ripartire e di rimettermi in discussione. Come modello e fotomodello ho raggiunto il massimo: quando arrivi ad essere scelto come testimonial da Giorgio Armani capisci che hai raggiunto l’apice dopo 25 anni di carriera e ti devi dare altri obiettivi. In questo momento ho scelto di stare da solo: sono imprevedibile, inaffidabile, penso solo al lavoro, a mia figlia, a leggere e a stare tra le persone del mio paese. È un momento di riflessione, mi sto rigenerando e in Italia sto benissimo.

Non capita a tutti di debuttare al cinema diretti da Almodóvar, che esperienza è stata?

Meravigliosa. Hai a che fare con la storia del cinema ed è stato un corso accelerato. Pedro può impiegare un giorno per una scena, cerca la perfezione. A contatto con lui, con i suoi collaboratori e con i suoi attori cresci moltissimo. Antonio Banderas con me è stato molto carino, ha usato parole di stima e mi ha messo a mio agio nelle scene che avevamo insieme. Un grandissimo professionista e un uomo speciale.

La serialità Tv è invece tutt’altra cosa.

Assolutamente, ma è utile anche quella. Una serie come “Il Segreto” significa fare attentamente un mestiere per confezionare un lavoro e portare a casa anche 3 o 4 scene al giorno. Tempi completamente diversi. Non vuol dire minore qualità ma mettersi a disposizione di un’industria di cui fai parte. Cinema e Tv sono arte e industria insieme e bisogna cimentarsi con entrambi per avere un bagaglio ampio da cui poi andare ad attingere.

L’esperienza da fotomodello quanto è stata importante per intraprendere ora la carriera di attore?

Fondamentale, così come tutti gli altri lavori che ho fatto da giovane a contatto con il pubblico, dal fiorista al sommelier. Ogni lavoro ti permette di recitare perché devi interagire con persone e le devi intrattenere. Fare il fotomodello è recitare con la sola mimica facciale, quindi sì, nelle centinaia di campagne pubblicitarie che ho fatto ho interpretato uomini di tutti i tipi, anche se solo immaginari e vissuti il tempo di uno scatto.

Ora su cosa sta lavorando?

Sto leggendo dei copioni, girerò una serie a Madrid in estate e sto cercando di farmi conoscere da registi e produttori italiani. Mi piacerebbe incrementare il lavoro in Italia, qui c’è un perfetto bilanciamento tra cinema d’autore, commedie, serie tv. L’Italia produce molto e vorrei far parte di qualche vostro film, sono tornato anche al mio peso ideale e tonico.

Aveva preso qualche chilo?

Ho trascorso la pandemia in Italia e la gente del paese sapendo che ero solo mi portava formaggio, vino, dolci fatti in casa, tutto il meglio della produzione enogastronomica del Veneto. Ho preso 10 chili ma negli ultimi mesi con una nutrizionista e con tre ore di palestra a casa al giorno li ho tolti. Mi sembrava brutto non accettare i regali dei miei compaesani. Poi se ad un francese metti davanti formaggi e vini… Ma ora sono tornato in splendida forma.

*Curatore dell’inserto LunedìFilm -Quotidiano del Sud