New York, 1958. Le luci si accendono: “Carosello Carosone”

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Photo Credit_Andrea Pirrello

Raiuno trasmette il film tv “Carosello Carosone” in prima serata giovedì 18 Marzo. New York, 1958. Le luci si accendono sul palco del Carnegie Hall, dove il Sestetto è pronto a esibirsi. Un sogno che si avvera per Renato Carosone che arriva in America dopo una lunga tournée di grandissimo successo in giro per il mondo. Si parte da lì per ripercorrere a ritroso la vita e l’ascesa ai vertici delle classifiche internazionali di uno dei maggiori autori e interpreti della musica italiana. A vestire i panni dell’indimenticabile artista che, con la sua musica ha fatto cantare e ballare milioni di persone in tutto il mondo e che ancora oggi rappresenta l’eccellenza dell’arte italiana è il giovane Eduardo Scarpetta che il pubblico di Raiuno ha conosciuto con la fiction “L’amica geniale”. Al suo fianco ci sono Vincenzo Nemolato che interpreta il ruolo di Gegè Di Giacomo, il batterista-fantasista sempre al fianco di Carosone, e Ludovica Martino giovane attrice che interpreta Lita Levidi, la ballerina che Carosone conobbe ad Asmara e che diventò suo moglie. Il film tv è una produzione Groenlandia in collaborazione con Rai Fiction, prodotto da Matteo Rovere e Sydney Sibilia. Scritto da Giordano Meacci e Francesca Serafini, tratto dal libro Carosonissimo scritto da Federico Vacalebre, edito da Arcana Editore.

Il regista, Lucio Pellegrini ha dichiarato durante la conferenza stampa del film tv: ”La musica, la leggerezza e l’ironia di Carosone diventano la colonna sonora di un Paese che sta rinascendo dalle ceneri di una guerra sanguinosa. Dal primo giorno di riprese, ho sentito una perfetta assonanza tra il periodo drammatico che stiamo vivendo, questi lunghi mesi di pandemia, e gli anni dolorosi della storia che stavo raccontando. Mi sembrava una bellissima sfida proporre oggi un’idea di rinascita basata sull’arte, il talento e il valore delle proprie radici”.

Le musiche sono curate dal maestro Stefano Bollani, che durante la presentazione del film in conferenza stampa ha dichiarato:” Ero un bambino quando Renato Carosone è entrato nella mia vita illuminandola. Gli scrissi una lettera che spedii insieme a una cassettina dove avevo registrato le sue canzoni suonate e cantate da me, piccolo pianista in erba. Era il 1983 e la sua risposta, del tutto inaspettata, mi ha aperto un mondo nuovo: “Qualsiasi cosa tu voglia fare nel campo della musica, studia il Blues che è alla base di tutto”. E così ho fatto e mi ci sono immerso. Questo mio incontro spirituale ed epistolare con Carosone è stata una vera e propria folgorazione. Con le musiche che ho creato per questo film, ho voluto rendere omaggio a quel suo mondo a me tanto caro, a quel fermento culturale della sua Napoli degli anni ‘50, con quei colori e quei profumi che, in qualche modo, mi porto addosso da sempre. La creazione della colonna sonora che accompagna e puntella Carosello Carosone è stata per me un viaggio dove l’improvvisazione nasce da ricordi di un mondo che sento di conoscere bene attraverso i racconti musicali unici di Carosone. Ma se nella creazione della colonna sonora ci siamo concessi la possibilità di reinterpretare un mondo e delle atmosfere, all’interno del racconto siamo volutamente restati fedeli alle partiture, perché i brani di Carosone, i suoi arrangiamenti sono per me e per tutti dei piccoli gioielli intoccabili. Non serve aggiungere nulla, vanno suonati”.