Calcio, ecco l’ultima rinuncia: l’inviolabilità dello spogliatoio

0
fointe AdnKronos

Addio calcio romantico, niente sarà più come prima (anche in Italia). Dopo aver rinunciato alle radioline che, per un’epoca, ci avevano tenuto compagnia raccontandoci partite, gol e giocate, sublimando la nostra immaginazione; dopo essere stati costretti ad accantonare l’idea della numerazione delle maglie dall’1 all’11 per i titolari accettando di vedere attaccanti con la numero 2 o portieri con la 10; dopo aver visto le stesse maglie diventare capi di moda e design con i colori della tradizione soppiantati da improbabili giochi cromatici; ecco l’ultima rinuncia che dovremo accogliere senza alcuna esitazione: l’inviolabilità dello spogliatoio.

Dopo aver rivoluzionato la fruizione del calcio inglese (Manchester City e Tottenham), la docuserie targata Amazon Prime Video sbarca in Italia e contrattualizza la Juventus allenata – per ora – da Andrea Pirlo e trascinata dal fenomeno Cristiano Ronaldo. Una scelta inevitabile in un momento di esplosione di contenuti sulle piattaforme, con la sezione documentari sportivi e sul calcio particolarmente graditi e richiesti, con Netflix che ne annovera moltissimi di qualità (uno su tutti “Maradona in Messico”) e con i calciatori divenuti sempre più personaggi dello showbiz (i campioni già affermati) o come giovanissime promesse destinate ad affermarsi di lì a breve.

Le telecamere di Amazon Prime hanno già filmato in gran segreto la prima parte della stagione e ora ne danno notizia, in un momento chiave del campionato in cui la Juventus può tornare in lotta per lo scudetto e superare il turno di Champions League. Nicole Morganti, Head of Amazon Originals Italia ha commentato: «Siamo entusiasti di iniziare questo viaggio in Italia con un club prestigioso come Juventus e di offrire al pubblico internazionale (240 paesi al mondo dove il servizio è attivo, ndr) uno sguardo straordinario e senza precedenti su una delle squadre più appassionanti al mondo.

“All or Nothing” è divenuto un franchise riconoscibile per l’eccellente qualità produttiva e per la capacità di offrire accesso esclusivo al dietro le quinte, e questa nuova serie italiana seguirà le orme dei suoi fortunati predecessori. Non vediamo l’ora che i clienti Prime di tutto il mondo possano vivere da vicino le sfide quotidiane che questa straordinaria squadra di campioni dovrà affrontare in quella che sarà una stagione memorabile».

Una stagione memorabile legata al ritorno di Coppa contro il Porto la prossima settimana, il rush finale di campionato ancora aperto nonostante la schiacciasassi Inter, e la finale di Coppa Italia a maggio contro l’Atalanta che – come dicono a Torino – è ancora da vincere, specie contro questa Dea che ha fatto vedere probabilmente il più bel calcio d’Europa (al netto di come andrà a finire il doppio turno contro i galattici del Real Madrid).

I puristi del pallone dovranno farsene una ragione: quel che di solito resta chiuso a chiave dentro lo spogliatoio diventerà di pubblico dominio e chissà quanto inciderà sull’opinione pubblica e l’andamento della squadra. Non ci saranno più segreti: come un enorme Truman Show i bianconeri non verranno lasciati più soli, né in campo, né in allenamento, né tantomeno a casa, visto che le storie private sono ciò che un tifoso vorrebbe conoscere forse di più di ogni altra cosa.

Una decisione che la Juventus ha preso senza pensarci troppo: non è dato sapere a quanto ammonti l’accordo economico, di certo (o quasi) sappiamo a quanto ammonta il mancato incasso al botteghino per via degli stadi chiusi. In un campionato e mezzo, più la Champions League, probabilmente la società di calcio della famiglia Agnelli ha dovuto rinunciare a qualcosa come 5 milioni di euro a partita in Coppa Campioni e circa la metà nelle gare di campionato (in media). Ovvero una cifra tra i 100 e i 150 milioni di euro, indotto escluso, ovvero ristorazione e merchandising all’Allianz Stadium nel giorno della partita.

Aspettiamoci di veder volare stracci e parastinchi in caso di sconfitte, di assistere a discorsi memorabili alla Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”, e di curiosare tra i momenti di vita familiare di queste star del calcio che, forse, avranno sempre meno a che fare con quel gioco romantico e bellissimo che ci ha fatto un po’ tutti innamorare. Facile pensare che, dopo la Juventus, le squadre con maggior seguito di tifosi (Inter, Milan, Roma e Napoli) accetteranno di buon grado di essere riprese h24 rinunciando ad ogni segreto in cambio di parecchi denari. Una nuova era cinecalcistica è appena iniziata.