Sampling World, campionare le vibrazioni delle città

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Potrebbe sembrare strano da dire ma, in fin dei conti, ciò che rende un viaggio speciale è il suo ricordo. Sì, perché se ci pensiamo esso rappresenta l’infinita risorsa di ossigeno che alimenta mente, memoria ed emozioni. E mentre il tempo prova ad offuscare ogni parte di quell’avventura, ecco entrare in gioco il magnifico piano del ricordo. Rimangono solo gli aneddoti, le canzoni di gruppo, un paio di balli imparati alla rinfusa e magari anche qualche album fotografico.

Ecco, ora che il quadro è chiaro proviamo a immaginare l’esistenza di un contenitore che raccolga insieme tutto questo. Per risolvere il rompicapo è necessario spostarsi in Via Carlo Allioni a Torino, tana d’accampamento dei ragazzi di RKH. A marzo 2019 infatti, Jack Sapienza e Andrea Dipa, fondatori dello studio, hanno presentato al pubblico il progetto “Sampling World”, un video-documentario a puntate che ha visto i due affrontare il tema del campionamento di suoni e immagini in gran parte dell’Italia e non solo.

Il primo, Jack Sapienza, è un produttore musicale classe ’89, mentre il secondo, Andrea Dipa, è un regista e direttore della fotografia di appena ventiquattro anni. Attraverso le loro competenze, i ragazzi di RKH hanno saputo cogliere a pieno le vibrazioni delle città campionate e le hanno catturate in undici episodi che vantano inoltre alcune preziose interviste a personaggi come Tormento, Negrita, Canova, Don Joe e tanti altri.

“Il progetto nasce dall’esigenza personale di fare un upgrade a livello creativo – esordiscono Sapienza e Dipa – la stessa sperimentazione sarebbe stata per forza di cose impossibile tra le mura di uno studio. Aggiungiamoci poi che ogni scusa è buona per viaggiare, ma principalmente abbiamo voluto investire su qualcosa che meritasse una narrazione autentica. Non ci preme particolarmente il lato economico o la commerciabilità del prodotto, tutto quello che buttiamo fuori rappresenta una parte di noi che ha senso se contestualizzata in un determinato periodo. Basti pensare al caso Welles e RKO, il cui film è stato valorizzato dalla critica solo 10 anni dopo la sua pubblicazione. Ora, senza scomodare i grandi, tutto questo è per dire che ogni cosa ha il suo tempo e i grandi numeri non sono sempre sinonimo di qualità”.

“Sampling World”, un video-documentario a puntate che ha visto i due affrontare il tema del campionamento di suoni e immagini in gran parte dell’Italia e non solo.

Un lavoro davvero dispendioso a livello economico e organizzativo, ma sempre con il pallino della qualità in testa. Perché tra tanti che primeggiano assecondando il trend del momento, ce ne sono altrettanti fermamente convinti della validità delle proprie idee. Tutto ciò si rispecchia poi nei tratti caratteristici del duo torinese, si passa dalla malinconia delle produzioni di Jack Sapienza alla ricercatezza fotografica di Andrea Dipa.

“Le città sono come le persone – proseguono loro – riusciamo a catturarne solamente i tratti di un istante. Immagini e suoni diversi dipendono da momenti diversi, riproponiamo dei campionamenti basati su qualcosa che è fugace e per questo sono determinanti le circostanze. Per fare un esempio, in una produzione di Jack è stata inserita, assieme alla parte percussiva della batteria, la voce di una ragazza cinese che chiedeva se volessimo aggiungere dello zenzero al centrifugato. È una cosa che ci ha fatto sorridere ed è rimasta, anche a testimonianza che è più importante la filosofia della strumentale piuttosto che la strumentale stessa. Per fare arte bisogna avere metodo ed essere riconoscibili e noi, dalla nostra, crediamo di avere sviluppato un’identità precisa con un prodotto di nicchia”.

Ma adesso, dopo 11 episodi, altrettante interviste e quella che sembra essere l’imminente chiusura del paese, quale futuro sarà riservato a “Sampling”? I due a riguardo non hanno dubbi e specificano che: “L’idea è quella di proseguire il progetto, magari con dei video all’estero. A proposito di questo, avevamo in programma un viaggio in Svezia ma con il protrarsi di questa situazione è momentaneamente saltato tutto. Allontanarsi dai confini nazionali è una grande opportunità per conoscere culture e persone diverse, potremmo definirlo come un piccolo studio antropologico moderno. Tornando ai video, al momento non possiamo fare altro che attendere. Il modus operandi, comunque, rimarrà lo stesso di sempre”. Talento, perseveranza e dedizione sono i tre grandi ingredienti che compongono il minestrone di produzione firmate RKH. Jack Sapienza e Andrea Dipa sono stati più forti di tutto e solo la pandemia è riuscita a fermarli perché sennò, è il caso di dirlo, avrebbero conquistato il mondo. O al massimo l’avrebbero campionato.