Con Massimiliano Galliani liberi di attraversare un foglio disegnato

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Addio a Massimiliano Galliani. L’artista si è spento a Reggio Emilia dopo una lunga malattia. Noi di OFF lo salutiamo pubblicando la recensione della sua ultima mostra a cura di Vera Agosti, di cui riportiamo un ricordo dell’artista scomparso. (Redazione).

Ho incontrato Massimiliano Galliani quando purtroppo la malattia l’aveva già colpito: dapprima ne era uscito vincitore, con le cicatrici del dolore subito; in seguito il male si era rifatto strada in maniera subdola e sottile e poi sempre più prepotente.
 
L’arte era il grande rifugio di Massimiliano. Artista fino alla fine, dalla punta dei piedi ai capelli, la sua preoccupazione era di poter lavorare e riuscire a creare, così dava sfogo e libero cuore a ciò che stava vivendo. A differenza di tanti maestri, Massimiliano, pur essendo talentuoso, era umile e discreto, un uomo buono e gentile.
 
La malattia gli aveva dato la forza di abbandonare certe remore giovanili, per cui, per differenziarsi dalla poetica del padre Omar Galliani  noto maestro a livello internazionale, aveva accantonato la pittura e il disegno, per poi riabbracciarli, perché la vita è breve e bisogna fare quello che più ci piace.
 
Il mio testo “Un nuovo Massimiliano Galliani”, scritto anni fa per la sua personale a mia cura a Roma, gli era piaciuto immensamente e sono fiera di aver conosciuto quel “nuovo Massimiliano”, così come sono orgogliosa di avere aperto la sua ultima personale “Attraverso” alla Salamon Fine Art di Milano, subito dopo il lockdown, e di aver pubblicato la sua splendida monografia, “Attraverso l’arte” per la Prearo Editore, summa delle sue opere scelte. Questa sarà la nostra Bibbia, con un percorso affascinante che va dalla commistione tra pittura e multimedia (LSDT-Le strade del tempo, il craquelé de La Gioconda di Leonardo) ai ritratti al nero e i fiumi d’oro (Vita) fino alla raffinata purezza del disegno. Massimiliano raffigurava un mondo perfetto, lindo e senza macchia. Sono sicura che ora si trovi lì.
 

 

Dopo le vicissitudini legate al Coronavirus, da lunedì 18 maggio ha potuto riprendere la mostra Attraverso di Massimiliano Galliani, curata da Vera Agosti. L’esposizione è alla Salamon Fine Art di Milano, galleria che si è da sempre contraddistinta per valorizzare l’arte su carta.

Fino al 10 di giugno saranno esposte le opere del giovane Galliani, che sono appunto disegni a matita su foglio. Osservandoli comprendiamo il perché il nome della mostra sia Attraverso, coi soggetti rappresentati che oltrepassano sempre qualcosa, che sia questo una lieve cortina o un foglio di carta, da cui in modo teatrale sbucano uccelli come se si affacciassero da dietro le quinte di un palcoscenico. I volatili sono molto utilizzati dall’autore, ma non mancano anche i protagonisti umani, come il suggestivo uomo che s’intravede dietro a un velo. I suoi lineamenti sono sfumati e accennati, mentre con la mano sinistra infrange il drappo, portandosi verso lo spettatore.

In occasione della personale di Galliani è stato anche presentato il volume illustrato Massimiliano Galliani. Attraverso l’Arte, pubblicato da Prearo Editore, dove sono presenti testi di Alberto Zanchetta, Deianira Amico, Alberto Mattia Martini e della stessa Vera Agosti, la quale sulla mostra afferma: “Gli animali, descritti nei minimi dettagli dall’artista, cercano di bucare il foglio disegnato, con particolari stratagemmi tecnici, suggerendo l’idea del movimento, come se volessero scappare dalla pagina bianca e diventare vivi, da cui il tema dell’attraverso, che dà il titolo alla mostra. L’arte come creazione e liberazione.”

Un abbattimento della barriera che porta alla libertà, ecco il vero senso di questa esposizione, riproposta dopo avere vissuto un periodo di “prigionia” dovuto al virus… ma adesso siamo pronti per rinascere, noi, come l’Arte!