“The Lockdown people”, la quarantena d’autore di Luisa Carcavale

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Luisa Carcavale non si è fermata a Eboli. La fotografa campana, che vanta prestigiose collaborazioni con magazine patinati e ha immortalato nei suoi scatti d’autore cantanti e registi del calibro di Fiorella Mannoia, Emma Marrone, Elisa, Mahmood e Luca Guadagnino, lancia un nuovo progetto di immagini personali. Ritratti di gente comune in situazioni quotidiane nella collezione “The Lockdown people”, realizzati durante la quarantena e l’isolamento forzato causati dal Covid-19. Un giro del mondo ideale, dall’India all’Islanda, passando per il Messico e gli Stati Uniti. Fino alla Francia e all’Italia con la Milano in trincea colpita dalla pandemia, la Roma deserta esaltata nella sua grande bellezza, il fascino misterioso di Napoli, ma anche Pisa e i luoghi nascosti che appartengono al suo vissuto e si trasformano in preziosi “dettagli dell’anima”. Finestre affacciate sul cortile, giardini, colorati paesaggi di periferia, quartieri sconosciuti ai più. Oltre 40 dittici incorniciati dall’emotività dell’artista in un’iniziativa che continuerà sino a quando il Coronavirus sarà solo un brutto ricordo. Nelle foto architetti, artigiani, scrittori, musicisti e lavoratori del mondo della cultura nostrana e internazionale, costretti alla clausura imposta dall’emergenza sanitaria. La vita si ferma e viene raccontata visivamente: la natura e il cielo fuori mentre i minuti e i secondi scorrono cristallizzati dentro una stanza. “Nelle persone che hanno deciso di farsi fotografare ho riscontrato una fortissima voglia di collaborazione. Non mi era mai accaduto di percepire quanto il tempo sospeso potesse renderle così aperte al confronto e alla condivisione. Ho posto a tutte la stessa domanda: cosa ti manca di più? – spiega Carcavale – Questo nuovo punto di vista mi ha dato la possibilità di scoprire gli aspetti comuni di ciascuno, anche in chi culturalmente e fisicamente è molto lontano. Lavorare in una condizione del genere è stato molto impegnativo e faticoso per ogni scatto. Tante le ore di preparazione, ma il risultato sono opere che, se non si sapesse che sono state scattate a distanza, sarebbero esattamente quelle che avrei realizzato se fossi stata lì con loro”. La passione per la pittura a olio, l’illustrazione e l’arte visiva riemergono nei quadri fotografici della vincitrice del premio per la miglior regia, sezione videoclip, alla Festa del Cinema di Roma nel 2018. Sorvolando con gli occhi i confini geografici, l’esplorazione dell’impatto emotivo dettato dall’urgenza pandemica si fa concettuale, lasciando spazio all’estetica di un linguaggio che sfrutta strumenti tecnologici e metodi  insoliti. Senza recarsi sul posto, Luisa Carcavale ha prodotto coppie di scatti verticali, mettendo a confronto l’immagine della persona ritratta con l’intimità dello spazio in cui abita o si muove. In una narrazione ottica realista, ha chiesto tramite e-mail ad ogni soggetto coinvolto di filmare la propria dimora, selezionando un frame per lo scatto e guidando i protagonisti sul set cinematografico domestico in videochiamata. Luisa coltiva ancora i suoi sogni e, negli anni, ha esposto in diverse città europee, tra cui Londra e Biel. L’ultimo lavoro “Hotel Obsession Series”, nato nel 2017, è un progetto aperto già ospitato al “Prague Photo Festival” due anni fa e nel 2019 ha vinto una pubblicazione sul celebre “Creative Quarterly Journal of Art and Design” di New York. Orgoglio italiano all’estero.