SanteVisioni. Giordano Bruno e i fantasmi nel Castello

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ph. Mark Smith via Flickr

Giordano Bruno è stato un martire del libero pensiero che ha bramato ardentemente la conoscenza della Natura anche con la pratica della magia, intesa come la scienza che ne scardina i segreti e li utilizza per addomesticarla, fino alla dimostrazione del dominio dell’uomo sugli elementi.

Figlio dall’alfiere Giovanni e di Fraulissa Savolina, nacque nel 1548 “per quanto ho inteso dalli miei” e visse a Nola, alle pendici del monte Cicala, nella contrada di San Giovanni del Cesco.

Nel suo De Immenso egli ricordò con tenerezza la sua casa e ne descrisse l’ambiente intorno: l’“amenissimo monte Cicala” con

le rovine del castello dell’XII secolo, gli ulivi, la vista del Vesuvio.

Nel De analogia spirituum del De magia naturali raccontò della sua singolare esperienza con i fantasmi.

Gli “spiriti di terra e di acqua (…) possono mostrarsi a piacimento”: “a questo tipo di spiriti appartengono quelli che stanno nei pressi di Nola in un luogo solitario vicino al tempio di Porto, e anche sotto una certa rupe ai piedi del monte di Cicada (Cicala), che fu un tempo cimitero degli appestati; io stesso e molti altri ne abbiamo fatto esperienza; passando di là di notte, sono stato assalito da molte pietre che grandinavano con gran violenza in fitta quantità a piccola distanza dalla testa e da altre parti del corpo, inseguendomi fastidiosamente per uno spazio non breve, e tuttavia senza causare alcuna lesione del corpo, né a me né a tutti quelli che possono portare testimonianza dello stesso fenomeno”. (Trad. di A. Montano).

Gli spiriti bruniani si manifestavano alle pendici del monte Cicala e nella contrada Porto, nei pressi della scomparsa chiesa di Santa Maria del Porto (“tempio di Porto”) dove nel 1600 fu edificata, per santificare ed esorcizzare il luogo, la chiesetta di Santa Maria del Soccorso, chiamata da tutti a Cappella o Spirito (la Cappella del fantasma).

Oggi, i fantasmi bruniani, pare si siano trasferiti tra le rovine del Castello, sulla cima del monte Cicala.