Evocare gli spiriti dei morti era una pratica molto diffusa già in epoca pre-cristiana e anche nella Bibbia ci sono moltissimi riferimenti alla necromanzia o negromanzia: Lattazio e Isidoro di Siviglia fanno derivare la parola dal greco nekròs, morto, e da manteia, divinazione; nel corso del XII secolo Giovanni da Salisbury, vescovo di Chartres, morto nel 1180, fa derivare il termine dal latino niger, nero, ponendo così davanti ai morti l’evocazione di demoni, ossia la “magia nera”.
Sant’Agostino aveva scritto una lista, derivata dalla cultura romana, in cui condannava diversi tipi di divinazione, tra cui la necromanzia, perché altro non erano che una volontà di appropriarsi dei segreti di Dio, occulta dei.
Dopo l’anno Mille è stato concesso agli spiriti di far visita ai loro parenti per chiedere messe in suffragio e offerte.
Nel corso dei secoli la necromanzia continuò a praticarsi. Ma verso la metà del 1800 si affermò un nuovo tipo di comunicazione tra esseri umani e spiriti, molto diverso dalla divinazione: lo spiritismo.
Una forma simile allo spiritismo poteva essere la “canalizzazione” ma con la differenza che non servivano rituali e possessioni mediatiche, come per i medium spiritisti; i prescelti venivano ispirati da profeti, maestri ascesi, angeli custodi, extraterrestri, che gli davano insegnamenti e messaggi.
Un ruolo fondamentale per la nascita di quello che verrà poi chiamato Spiritismo, lo hanno avuto le sorelle Fox: nel 1848 Kate e Margharet Fox entrarono in contatto con uno spirito nella loro casa di Hydesville, nello stato di New York, precisamente la notte del 31 marzo; lo spirito sollevò il tavolo e quando gli chiesero di battere dei colpi lo fece, e nei giorni successivi utilizzarono i battiti come forma di comunicazione, per rispondere si o no e per indicare le lettere dell’alfabeto. Chiamarono lo spirito Mr Splitfoot (signor Piede-biforcuto, per indicare il diavolo) ma successivamente lo stesso dichiarò di essere Charles B. Rosma, ucciso in quella casa. Le sorelle Fox divennero presto medium famose, e praticarono sedute attraverso tavoli rotanti alla presenza di molte persone.
La notizia arrivò a Parigi e affascinò Hippolyte Leon Danizard Rivail, un docente di fisica, chimica, astronomia, anatomia ed esperto di ipnotismo, sonnambulismo e magnetismo, che voleva spiegare i fenomeni occulti.
Nel 1855 si recò da Madame de Plainemaison, medium che organizzava sedute spiritiche a casa sua; Hippolyte entrò in contatto con un spirito di nome Zefire, il quale gli diede la missione di portavoce degli spiriti e gli rivelò che un tempo avevano vissuto insieme tra i Galli e il suo nome era Allan Kardec.
Kardec da vita al movimento spiritista e tutta l’elite parigina vuole partecipare alle sue sedute. Scrisse molti libri, il più famoso è Il Libro Degli Spiriti, pubblicato per la prima volta nel 1857; nel 1858 fondò una rivista dove pubblicava i messaggi che personaggi di ogni secolo, insieme a testimonianze di sconosciuti, gli davano durante le sedute; costituì la società di Studi Spiritisti.
Tra le varie le manifestazioni spiritiche c’era il fenomeno che gli spiritisti chiamarono “ectoplasma”: questa strana sostanza bianco latte e maleodorante era di natura solida o vaporosa e trasudava dal corpo dei medium – dalla bocca, dal naso, dagli occhi, dall’ombelico, ad esempio- e poteva prendere la forma di volti, busti, arti o interi corpi delle persone defunte.
Molti intellettuali furono affascinati da questo movimento: nel 1887 Arthur Conan Doyle, autore di Sherlock Holmes, organizzava sedute spiritiche a casa sua; Theophile Gautier scriveva racconti sullo spiritismo; l’astronomo Camille Flammarion parlava con lo spirito di Galileo Galilei.
Ma il più celebre dei seguaci dello Spiritismo è Victor Hugo, uno dei più grandi scrittori della storia.
Hugo, durante il suo esilio volontario nell’isola di Jersey, in Normandia, per le sue idee politiche, organizza sedute spiritiche con la famiglia e alcuni amici.
L’intento era quello di mettersi in comunicazione con Leopoldine, la figlia, annegata nella Senna dieci anni prima.
Durante le sedute il tavolo si mosse più volte ed i presenti sentirono la voce di Leopoldine
Le sedute diventarono un’ossessione per tutta la famiglia: Hugo trascriveva i messaggi, il figlio Charles era il medium, la figlia Adele era l’ispiratrice degli spiriti.
Ben presto a casa Hugo iniziarono a manifestarsi anche altri spiriti tra i quali Platone, Dante, Isaia, Aristotele, Eschilo, Lord Byron, Luigi XVI, Maometto, Galileo, Gesù, Moliere, Annibale.
Il fatto che un intellettuale come Victor Hugo si dedichi allo spiritismo fu molto importante per l’opinione pubblica, e anche nella rivista di Kardec scrissero molti articoli a riguardo.
Dopo la morte di Allan Kardec – il 31 marzo 1869- vennero alla luce numerose mistificazioni sui fenomeni spiritici: Margaret Fox confessò il suo inganno; Eusapia Palladino, nota medium italiana, fu smascherata durante una seduta; e così altri.
Si soprì che lo stesso Kardec lavorò come direttore dello Chateau D’Enfer -oggi Teatro Marigny- dove un noto illusionista, molto prima dell’avvento dello Spiritismo, evocava gli spiriti tra fantasmagorie ed esperimenti divertenti di fisica, e con molta probabilità era a conoscenza dei suoi trucchi. Ancora oggi lo Spiritismo conta moltissimi seguaci e alcuni sostengono che sia, dopo l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam, la quarta religione rivelata
Articolo piacevole, però vorrei far notare che i fenomeni medianici sono spontanei, almeno quelli veri. Ragion per cui gente come la Palladino si trovava a doverli produrre e quindi a volte o spesso barava. Circa poi Kardec, siamo nella tipica mercificazione di fenomeni sempre non riproducibili a volontà. Era una moda vera e propria, e allora la cialtroneria entrava alla grande, oltre all’illusione. La stessa cosa succedeva nei tempi antichi, ove i cialtroni erano numerosissimi. Ma erano numerosissimi perché qualcosa di vero accadeva di sicuro. In definitiva esistono tanti imbroglioni in questo campo, proprio perché esistono dei fenomeni veri, non perché non esistono fenomeni veri. E così era ed è per gli oracoli e la preveggenza.
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